Non so nemmeno io perché accidenti le ho chiesto di restare a guardare la tv. Sul momento, quando le ho proposto di venire da me, pensavo di farla bere e poi farmi raccontare qualcosa di lei. Non so come siamo finiti con me che le raccontavo il mio segreto, quello di cui nemmeno Connor è a conoscenza perché ho paura che mi possa giudicare.
Eppure a lei l'ho detto.
A una ragazza che conosco a malapena, che mi fa arrabbiare la metà del tempo e mi stupisce per il suo atteggiamento nel tempo restante.
E anche adesso, sembra interessata a ciò che ho detto, non tanto per usare questo contro di me, quanto per me stesso, come se volesse capirmi.Forse sono solo arrugginito. E' tanto che a nessuna frega niente di sapere come sto davvero, che non riesco a capire perché a lei sembra interessare.
E probabilmente tutto questo è successo perché in qualche modo, in quella merda che ormai mi sembra diventata la mia vita, chiusa in questo circolo vizioso di favori e tornaconti, lei mi sembra l'unica persona reale, vera.
Una boccata di ossigeno che sta iniziando a sembrarmi necessaria come l'aria, senza un vero perché.
Sono ancora curioso, non mi ha raccontato tutta la storia, ormai queste cose le fiuto, ma per adesso me lo farò bastare. Però voglio che resti ancora un po'.Aspetto con ansia la sua risposta, ma quando alla fine decide di restare, non posso reprimere un sorriso.
Le propongo di sedersi accanto a me sul divano, e aspettare di smaltire l'alcool, dato che potrebbe perdere la patente se la fermassero adesso e sembra che l'auto sia necessaria, per venire a lavorare. Scusa stiracchiata, ma incredibilmente accetta, dopo avermi guardato per un tempo piuttosto lungo e mi chiedo cosa stesse pensando.
Beh l'importante è che lei resterà ancora un po'.Per i primi dieci minuti guardiamo la tv, poi mi arrischio a chiederle un parere su ciò che stiamo guardando e con una naturalezza che mi stupisce, finiamo a parlare di serie tv, di cosa ci piace fare durante il fine settimana e mi racconta dei suoi mercoledì con le amiche, sacri, a quanto pare.
Mentre le racconto del master preso all'estero, sento che si appoggia a me e quando mi volto a guardarla, noto che si è addormentata. Un'occhiata all'orologio e mi accorgo che in effetti si è fatto tardi. Indeciso se svegliarla o lasciarla dormire qui, decido di non spostarmi, ma coprire entrambi con un plaid e quando sono certo che sia sprofondata nel mondo dei sogni, la attiro verso di me, in modo da essere entrambi sulla penisola del divano, grande quanto un letto. Almeno staremo comodi.
Sospira beata, nel sonno, allungando le gambe e sistemandosi meglio addosso a me ed io la guardo. Le labbra piene e rosee, leggermente socchiuse, le lunghe ciglia scure, un ricciolo che le ricade sulla guancia. Senza pensarci troppo lo sposto, per paura che le dia fastidio, poi le accarezzo la guancia, facendola sorridere nel sonno.
E' una cosa così inaspettata, così bella, che prima di fermarmi poso le labbra sulle sue.E' questione di un attimo, una scossa mi attraversa e mi ritraggo da lei, scioccato dai miei stessi gesti. Ma cosa sto facendo?
Non è che solo perché è stata gentile con me, quando non ne aveva motivo peraltro, questo significhi che a lei importa di me. E a me ovviamente non importa di lei. Ma mi piace averla intorno, durante il giorno e non vorrei che si svegliasse e desse le dimissioni solo perché in un momento di debolezza l'ho baciata.Mi concentro sulla tv, finché anche i miei occhi non si chiudono e mi addormento ascoltando il respiro regolare di Olivia, al mio fianco.
Quando mi sveglio sono da solo sul divano, con il cielo che inizia a schiarire. Mi guardo attorno ma non ci sono rumori che mi facciano pensare che lei sia ancora qui. Ricordo di aver sognato che lei mi baciava una guancia, mormorando un grazie e poi si alzava, ma credo di aver lavorato di immaginazione, dopo che l'ho baciata, stanotte.
Mi sento strano, ma dato che fuori c'è già luce, tanto vale alzarmi e magari andare a correre.
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Love/Hate Isaac Morris (Amo Odiarti)
ChickLitOlivia trova il lavoro dei suoi sogni, dopo tanto cercare, ma il primo giorno scopre che invece dovrà fare da babysitter al figlio del capo. Bello, alto, sempre sorridente e.. stronzo. Non sembra esserci margine per andare d'accordo, almeno per Oliv...