Capitolo 35

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"Mir continua a dirmi che ti stancherai di me, e mi lascerai  a piangere come una povera stupida."

Stringe il tovagliolo di lino nel pugno, mentre mi ascolta raccontare di ieri sera. Ieri notte, anzi stamattina, l'ho svegliato quando ho terminato la serata, poi con voce impastata mi ha dato la buonanotte, una volta arrivata di sopra, tornando a letto.
Ho scalciato via le scarpe, mentre levavo la maglietta e il reggiseno, prima di sedermi sul letto e levare anche i pantaloni.
Gli ho tolto la maglietta che indossava, prima di mettermela e usarla come pigiama, accoccolandomi contro la sua schiena.

Stamattina ci siamo svegliati abbracciati, le gambe aggrovigliate alle coperte e la pigrizia della domenica mattina, fatta per oziare.
Ora stiamo pranzando, alla trattoria all'angolo della strada in cui si trova il suo palazzo e mi ha chiesto come si è comportato il mio ex ieri sera.

"Considerando che lui non sa un cazzo di com'è la nostra relazione, direi che possiamo ignorare la sua provocazione, non trovi, Liv?" La sua voce è ruvida, come se qualcosa lo disturbasse, ma ha tirato fuori lui l'argomento. Il mio cuore ha un sussulto a sentire Isaac parlare di relazione, ma credo di dissimulare il segreto piacere che mi scalda le guance in questo momento.

Annuisco, tornando al mio piatto di verdure grigliate, ma lui non sembra intenzionato a mollare l'argomento. "Ti ha detto altro? Ti ha toccato?"
Questa sua gelosia, la necessità di sapere che sono sua, che nessuno varca il suo territorio, non finisce di stupirmi.
"Non mi ha baciato nè abbracciato, contento?"

Un grugnito mentre mastica un pezzo della tagliata di manzo è tutto ciò che mi concede, ma non mi aspettavo molto di più. Però sono ancora un po' intontita per aver dormito poco, quindi sostenere una conversazione non è esattamente nelle mie facoltà.

"Cosa ti va di fare, oggi?" chiede poi, di punto in bianco.
"Non saprei, hai qualche idea?"

"Potremmo fare una passeggiata, oppure ti porto a fare una cosa che mi piace" dice con aria misteriosa.
"E sarebbe?"
"Non te lo dico, se accetti lo saprai. Un altro pezzetto di me che scopri, diciamo" con quell'aria maliziosa che mi fa temere per un momento che di riferisca a qualche pratica sessuale.

Non so se fosse stata una speranza o un timore, ad ogni modo non si tratta di qualcosa di sessuale. Isaac mi porta a tirare con l'arco in un centro sportivo.
Scopro che mi piace un sacco, fortunatamente ho una mira decente, così trascorriamo un'ora e mezza in tranquillità.

Mentre sorseggiamo delle bibite seduti al tavolino del bar del centro, mi guardo attorno. Non è uno di quei circoli per soli ricchi, ci sono un sacco di famiglie con bambini, impegnate in vari sport e mi soffermo a guardare un paio di ragazzini che si cimentano nel mini golf.

"Ci hai mai giocato?" chiede strappandomi al mio momentaneo isolamento.
"A cosa?"

"A mini golf" dice con un sorriso.
"No. Temo di essere negata. Probabilmente ci metterei una vita anche solo a mettere la pallina in buca in una tappa sul dritto" dico cercando di spiegarmi.

Scoppia a ridere, prima di tornare a guardarmi con aria di sfida. "Vediamo" dice prima di andare a pagare e lo osservo parlare con il ragazzo dietro il bancone, che si allontana per tornare poco dopo con una pallina e due piccole mazze.

Guardo Isaac come una condannata al patibolo, mentre spero ancora di convincerlo a non farmi fare una figuraccia.
Lui si limita a sorridere mentre torna da me e poi mi tende la mano. "Dai pelandrona, andiamo!"

Lo obbligo ad aspettare che la famigliosa davanti a noi completi un paio di buche prima di iniziare perché non voglio pubblico ad assistere a quanto sia impedita in questa cosa, poi mi lascio convincere a farmi spiegare da Isaac i fondamentali.
La prima buca va piuttosto bene, ci metto solo tre tentativi per metter dentro la pallina, ma via via che avanziamo, tra curve, avallamenti e ostacoli tutto diventa difficile, tanto che spero alla fine lui si stanchi di guardarmi mentre mi umilio, e mi porti via di qui. Ma ovviamente lui si sta divertendo troppo e più lui ride, più io mi innervosisco e faccio casino.

Love/Hate Isaac Morris (Amo Odiarti)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora