Capitolo 41

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E' stata una conversazione difficile per certi versi e facile per altri. Le ho raccontato a grandi linee cosa è successo ma lei non mi ha detto se Isaac ha visto o meno il filmato che spero di avergli fatto avere ieri sera, così i miei dubbi sono rimasti tali.

Mi ha spiegato che è a Londra, di solito resta tutto il mese di Febbraio per partecipare alla Fashion Week e alla mostra di Christian Dior all'Albert Hall, quando le ho detto che ho chiarito con Alan e che vorrei parlare di persona con lei. Purtroppo non posso allontanarmi da qui, il suo ex è stato piuttosto chiaro su questo punto. Dove sia mi ha anche fatto capire perché invece delle nove, mi ha chiamato alle dieci.

Siamo d'accordo di sentirci di nuovo tra un paio di giorni, nel frattempo lei cercherà di mettersi in contatto con Isaac. Mi ha stupito molto il fatto che lei sembri fidarsi delle mie parole, ma mi ha gelato subito, dicendomi che era sposata con Alan, sa cosa aspettarsi da lui.

Venerdì scorre lentamente, mentre penso a cosa fare dei miei giorni in azienda, quando Alan mi fa chiamare.

Non ho con me il registratore, ma visto quanto mi fido di quest'uomo, attivo quello dello smartphone, sperando funzioni a dovere.

"Olivia hai già cercato di contattare Isaac per caso?" esordisce senza nemmeno provare ad essere cortese, come invece ha fatto finora.

"Non posso contattarlo, mi sembra di averle già detto che mi ha bloccato" ribadisco. Da quando tutta questa storia è successa non sono più riuscita a dargli del tu come mi aveva chiesto all'inizio. Non riesco a pensare di dare confidenza ad un tipo del genere.

"Ho parlato con il tuo ex e mi ha raccontato di averti raccontato tutto. Domenica."

Ecco perché mi ha voluto parlare. Decido di attaccare, invece di negare. "Vuole sapere se sapevo già che cosa aveva fatto, quando sono venuta qui lunedì? Sì, lo sapevo. O almeno lo sospettavo. Il mio ex non ha la fama di essere proprio.. limpido, diciamo."

"Ora mi invierai copia del video, poi lo cancellerai dal telefono, Olivia." Non è minaccioso nel tono, ma la tensione che emana è palpabile.

"Cosa le fa credere che lo farò?" In questo momento mi sento meglio all'idea di aver copiato tutto e averne lasciato copia a Niki, dato che immagino non mi lascerà andare senza prima essersi assicurato di aver fatto tutto. Cazzo, devo spegnere la registrazione!

"Vuoi che succeda di peggio? Tipo mio figlio che riceve registrazioni in cui tu, gemente tra le braccia di quel russo, racconti di come hai fatto credere a mio figlio di essere innamorata di lui?"

"Impossibile. Non è mai successo" ribatto stringendo gli occhi.
"Ma qualcuno di bravo, potrebbe farlo accadere. Voglio dire, con la tecnologia di adesso, sarebbe sciocco non sfruttare tutte le possibilità che ho, non trovi?" Arriverebbe davvero a questo? Certo che sì, stupida che non sono altro.

"Ha così paura che suo figlio scopra che lo ha raggirato?" dico sperando di distrarlo quanto basta per spegnere la registrazione che sto facendo e quando si alza, per camminare fino al bancone dove sono posati gli alcolici, approfitto e mando la registrazione a Niki, prima di cancellarla.

"Sono in grado di gestirlo, Olivia. Vedi, mio figlio abbaia ma non morde. Infatti quando ha scoperto il tuo tradimento, ha preferito scoparsi un'altra e farti del male che tornare a casa e affrontarti, non è così?"

La fitta di dolore arriva precisa, sa dove colpire. "Ma io non l'ho tradito. E lui verrà a saperlo. Lo capirà comunque, che è stato raggirato da lei."

"Forse hai ragione. Ma qualcosa mi dice che tu non lo vorrai più dopo che si è infilato in chissà quante altre donne nel frattempo. Sbaglio?" chiede con un sorriso sardonico sul volto, mentre io non riesco a reprimere una smorfia disgustata per il pugno metaforico che mi ha preso allo stomaco all'idea.

Love/Hate Isaac Morris (Amo Odiarti)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora