La scelta

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Come ogni mattina mi alzo con zero voglia di andare a scuola, controvoglia  esco dal mio letto e mi dirigo in bagno dove inizio a rendermi presentabile.
Dio cosa darei per far sparire queste lentiggini..
Vado a vestirmi, opto per un maglione oversize bordeaux, un paio di pantaloni neri a vita alta e le Dr. Martens Bordeaux anche quelle.
Liscio i miei capelli corti, mi trucco e vado di sotto, la mia sorellina di due anni mi viene in contro sorridendo «Ciao Meredith»-«Tao-tao» sorrido, è così tenera.
«Elle! Oggi hai la verifica di letteratura inglese vedi di prenderci un bel voto»-«Buon giorno anche a te mamma», esco di casa sbattendo la porta alle mie spalle.
Passo il tesserino delle presenze, in classe trovo come sempre Felicity con il suo solito the in mano e un sorriso a trentadue denti (beata lei) «Buongiorno»-«Ciao», poggio le cose sul banco, ripasso un po' per questa benedetta verifica.
Dopo averla fatta, tiro un sospiro di sollievo, durante l'intervallo Fel mi racconta delle sue liti con il fratello gemello facendomi ridere, menomale che c'è lei.
A ultima  ora mi sopporto la predica della prof di biologia come sempre e poi finalmente a casa.
Voglio lasciare la scuola, ne sono più che convinta, mi dispiacerà solo non vedere le mie splendide amiche tutti i giorni..
«Com'è andata?»-«Bene»-«Sicura?»-«Ci ho preso una A mamma se è quello che vuoi sapere», sorride soddisfatta, vado in camera mia sbuffando, faccio i compiti.
Mi butto sul letto con il telefono:
Julie mia💕= Ho litigato con quel rincoglionito del mio ragazzo
IO= perché?
Julie mia💕= gli ho detto di allontanarsi per non dare troppo nell'occhio e se l'è presa a male..
IO=😂 tipico
Julie mia💕= già
Parlo al telefono con Fel, mi faccio due risate, quando riattacco entro su Instagram, guardo le varie storie ma mi annoio a morte.
«Elle! Vieni di sotto io e tuo padre dobbiamo parlarti», sbuffo e faccio come dice, mi siedo sul divano a braccia conserte, «Io e tua madre ci trasferiamo in Canada..», sbarro gli occhi e li guardo: no, no, no io non vado da nessuna parte!
«Dato che ormai hai 16 anni abbiamo deciso di lasciarti scegliere se venire con noi o restare qui»-«Resto qui»-«Va bene, okay tanto non sarai da sola.. nonna Anna abita qui vicino»-«Lo so papà, quando partite?»-«Domani»-«Quindi se io avessi accettato di lasciare la California, voi non mi avreste detto che tra 24h dovrei dire addio a tutte le mie cose e alle mie amiche? Ma siete normali?! Ho sedici anni non dovete prendermi in braccio come fate con Meredith dovete smetterla!» urlo, salgo in camera mia e scoppio a piangere.
Perché non mi capiscono? Io ho bisogno di sapere che qualcuno tenga a me.
Mi addormento singhiozzando.

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