CLAIR

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La mia vita è completa, ho i figli più belli del mondo, il marito più buono e altrettanto bello, e forse per la prima volta dopo tempo, mi piaccio, non dico di amarmi, sarebbe un parolone, però mi apprezzo.
Sono le sei del mattino, vado a fare una doccia, ho delle occhiaie nere enormi, Cheryl è l'opposto di Liam, piange durante la notte, io e Marcus ci alziamo non so quante volte, è con noi da qualche giorno ma si fa sentire...
Nemmeno Liam e riesce a riposare bene, stanotte l'ho trovata in camera della piccola vicino alla culla.
Preparo il latte per Cheryl, sono quasi le sette, «Buongiorno Mammina», mi volto, si strofina gli occhi, lo prendo in braccio facendo attenzione alla ferita, «Tesoro mio, oggi niente scuola, torna a letto e riposa, accendi la tv e rilassati un po'»-«Grazie», mi abbraccia forte e torna in camera sua.
Vado dalla piccola è già sveglia, la prendo in braccio, mi siedo sulla poltrona e le do da mangiare, «Sei così bella piccolo scricciolo..», ha gli occhi grandi come i miei e scuri come quelli di suo padre.. i miei figli hanno gli occhi più belli del mondo.
«Piccola buongiorno», alzo lo sguardo verso di lui e sorrido, si avvicina e mi da un bacio, «Liam non si è ancora alzato?»-«Si, poco fa ma l'ho fatto tornare a letto... ha bisogno di riposare»-«Si decisamente», cambio la bambina «Guarda che patatina piccolina», mi metto a ridere, è sempre il solito, non cambierà mai.
Ho le braccia e la schiena distrutti, non ce la posso fare.
La do a Marcus, «Non piangere principessa, la mamma non se n'è mica andata.. su..»-«Oh Marcus, se suonano il campanello, è una mia cliente», annuisce sorridendo, dalla soffitta ho ricavato il mio studio, abbiamo fatto costruire una scala a chiocciola che porta di sopra.
Controllo Liam, Si è riaddormentato, sistemo le coperte, raccolgo i panni sporchi, vado a riempire la lavatrice, spolvero il mio studio.
Sento il campanello suonare.
Vado ad accogliere la mia cliente e la conduco di sopra.
Si siede sul divanetto, «Ciao Clair, quanti anni hai?»-«19»-«Come mai sei qui?»-«Ho bisogno di qualcuno che mi capisca senza giudicare.. se io dicessi a mia madre ciò che sto per dire a lei non mi crederebbe mai..», sta male e si vede, «Raccontami tutto senza timore, sono qui per aiutarti..», sfrega in continuazione le mani, «Ho perso la mia verginità un anno fa..», la guardo «E cosa è andato storto?», inizia a piangere, le porgo i fazzoletti, «Tesoro..»-«Scusi è solo che se ci penso.. Dio..»-«Raccontami»-«Avevo compiuto 18 anni da una settimana circa, una sera sono tornata a casa da una festa, mia madre non c'era... sono andata dritta in camera mia, mi sono spogliata, e a quel punto.. a quel punto il mio patrigno era dietro di me, mi sono coperta.. lui mi ha spinta sul letto.. e ha abusato di me per tutta la notte...», sbarro gli occhi, «È successo solo quella volta?»-«Abusa di me ogni notte da un anno..» singhiozza «Non riesco a trovare un ragazzo..la mia vita è un inferno..»-«Beh, troveremo una soluzione per quanto riguarda il tuo patrigno perché deve smetterla. Sul ragazzo, hai mai pensato ad uno scopa-amico so che può sembrare strano ma è il primo passo per accettarti, tu non hai niente che non vada Clair, sei solo vittima delle fantasie di un verme...», annuisce, «Prova a seguire il mio consiglio», mi abbraccia forte ed e se ne va.
Io chiamo i servizi sociali, denuncio l'accaduto e il resto non è più un mio problema.
Trovo Liam che gioca alla PlayStation, Cheryl dorme.
Passiamo la giornata in casa, tra una pappata e l'altra..
Essere mamma è tanto bello quanto faticoso.

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