Tre mesi dopo...
La sveglia suona, sono le sei del mattino.
Mi vesto, proprio quando mia moglie è incinta di nove mesi, mio suocero mi offre un lavoro con lui in Cina.
Mi odia, c'è poco da fare, ma giuro su Dio che sarò ad odiare lui se mio figlio nascerà in mia assenza.
Faccio una strage.
Non è una minaccia ma una promessa.
Le poggio un bacio sulla fronte senza svegliarla ed esco di casa.
Dopo non so quante ore arriviamo, «Fa una doccia, riposati e ci vediamo per l'ora di cena», annuisco sospirando e vado nella mia stanza, faccio come dice, schiaccio un pisolino e mi risveglio alle 20:00, giusto in tempo.
C'è il fuso orario non posso nemmeno chiamare Elle, che palle.
Prendo il caricatore portatile e vado al ristorante, mi fa cenno con la mano, mi siedo di fronte a lui.
«Togli quegli aggeggi dal tavolo in caso non te ne fossi accorto siamo in un albergo a cinque stelle» sbraita indicando il mio telefono, lo rimetto nella tasca del giubbotto di pelle.
«Quale è la tua paura più grande?» chiede, ma scherziamo «Il buio signore. L'oscurità mi fa paura da quando avevo circa cinque anni»-«E perché ti spaventa?»-«Beh quello che vi ho presentato come mio padre in realtà non lo è, è entrato nella mia vita quando avevo sette anni... il marito di mia madre era un uomo violento, picchiava me e mamma.. tremavo solo a sentire i suoi passi pesanti lungo le scale.. mio nonno mi aveva regalato un orsacchiotto di peluche, lo stringevo a me la notte, mi aiutava a superare le mie paura per quanto banale possa sembrare..», faccio una pausa perché le immagini scorrono limpide nella mia mente...
Prendo fiato e ricomincio «Una notte tornò ubriaco, venne in camera mia.. e prese Teddy.. inizio a tirare e lo spezzò, "un pezzo di stoffa imbottito non può proteggerti da chi è più forte di te" disse e io scoppiai a piangere, mi aveva appena distrutto un ricordo di mio nonno», odio quell'uomo.
«Rilassati Marcus, non ti farò del male», smetto di tremare, «Signor Evans, mi è passato l'appetito, torno in camera: con permesso», annuisce freddo.
Vado a fare una doccia fredda, mi metto sul letto e penso a quella notte.
|| FLASHBACK
Come ogni sera mamma mi prepara per la notte.
«Mammina che cosa hai fatto sul viso?»-«Oh non è niente amore mio, il gattino della signora Cooper mi ha graffiato mentre pulivo la sua lettiera», la abbraccio forte, mi rimbocca le coperte sistemando Teddy tra di esse, mi poggia un bacio sulla fronte e spegne la lampada.
Sobbalzo quando sento la porta aprirsi, è papà, ha bevuto di nuovo... ha gli occhi rossi e puzza di menta e tabacco come i barboni giù al parco..
Sposta le mie coperte «Marcus dammi quell'orso»-«Non posso è un regalo di nonno Liam e lui non c'è più..», me lo strappa dalle mani «Non sei una femminuccia devi combattere cazzo! Un pezzo di stoffa imbottito non può proteggerti da chi è più forte di te!», inizio a piangere, tira le estremità e ciò che rimane di Teddy è solo del cotone sul mio tappeto a forma di macchina..
Chiude la porta a chiave.
Ha rotto la mia lampada, sono al buio, da solo, senza mamma, Teddy.||
Stringo il cuscino con forza, sento gli occhi lucidi ma caccio via le lacrime.
Chiudo gli occhi.
Mi ritrovo davanti alla mia vecchia casa di Chicago; entro e vedo quel verme con la sua cintura in mano, la stessa che usava per picchiarmi «Non farlo ti prego! Io aspetto un bambino!», sbarro gli occhi, riconoscerei la sua voce tra un milione, «Brutto bastardo! Toglile le mani di dosso!», mi scaglio contro di lui e lo picchio, lo picchio con tutta la forza che ho.
Ma è troppo tardi: Elle ha perso il bambino...
Apro gli occhi di scatto, ho la fronte sudata, oh no, ho appena fatto un incubo e non è un buon segno.
Ho bisogno di tornare a casa il più presto possibile.
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BATTITI
Romance{COMPLETATO} «Mi piaci» «Non sei lucido»-«Non lo sono mai stato.. eccetto adesso»... ----- Cosa succede quando una fiamma del passato si riaccende in te? È proprio questo quello che accadrà alla giovane Elle Evans, mentre vive la sua vita da adoles...