La festa

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Un mese dopo...

Liam è cresciuto tantissimo, mangia ancora il mio latte, somiglia sempre di più a Marcus e si: hanno gli stessi occhi, e io ne sono così felice.
La mia vita è cambiata tantissimo, come aveva suggerito Marcus ho ripreso gli studi, ho già dato alcuni esami.
Di giorno mi occupo di mio figlio e la notte studio, si è stancante ma so che ne varrà la pena.
Sono molto più magra, «Piccola Hey mangia qualcosa», scuoto la testa mentre continuo a scrivere.
Lui cerca lavoro, mio padre non vuole portarlo con se, inoltre sta cercando di riprendere i rapporti con Robert.
Sono stanchissima, chiudo i libri e mi stendo, mi addormento subito.
Riapro gli occhi quando sento Liam piangere, «Elle tranquilla vado io dal bambino tu riposa un po'», annuisco sospirando «Grazie..», mi riaddormento.
La mattina quando la sveglia suona, mi alzo, vado nella cameretta di Liam «Buongiorno amore mio», gli do da mangiare lo cambio e lo metto sul letto vicino a Marcus.
Faccio una doccia, mi vesto ed esco per andare all'università.
Mi imbatto in qualcuno, alzo lo sguardo «Scusami non ti ho vista arrivare»-«Sta tranquillo, non è successo niente»-«Comunque sono Jacob»-«Elle e sono in ritardo per il mio esame»-«Oh scusami», mi lascia passare.
Faccio l'esame, mi va bene anche questo.
Avverto subito mio marito, mi sento chiamare «Elle!» mi volto e vedo il ragazzo di poco fa, capelli castani, occhi verdi, alto «Dimmi»-«Ti va di andare a bere qualcosa insieme?», mi acciglio, ci sta provando con me?
«Tranquilla non ci sto provando con te, è solo che visti i tuoi risultati mi servirebbe un po' di recupero»-«Oh non avresti potuto provarci a prescindere: sono sposata e ho un figlio» dico sollevando la mano con l'anello, mi guarda quasi stupito «Oh..»-«Già. Comunque si qualche volta posso aiutarti»-«Grazie mille», ci scambiamo i numeri di telefono, lo saluto e torno a casa da mio figlio e mio marito.
Lo bacio e prendo Liam in braccio, «Ma ciao amore.», da quando Liam è nato io e Marcus non abbiamo mai fatto l'amore, siamo stati troppo indaffarati.
«Hey c'è una festa a casa di Julie, ti va di andarci?», lo guardo, muoio dalla voglia di farlo.
«Devo chiamare mia nonna»-«Già fatto lo terrà fino a domani per l'ora di pranzo», mi mordo le labbra e lo bacio appassionatamente, «Sei fantastico», sorride soddisfatto.
Non mi sento più le braccia, inizio a preparare le sue cose, «È pronto?» annuisco confermando, gli do un bacio sulla fronte «Mi mancherai fagottino, mamma torna a prenderti presto vedrai», mi guarda con quegli occhioni neri e sorride dolcemente, è così bello.
«Fa attenzione e ricordati che..»-«Il seggiolino deve stare rivolto verso i sedili posteriori, la cintura sotto e il sedile leggermente avanti così se gli cade il ciuccio è più semplice recuperarlo»-«Esattamente, ti amo»-«Anch'io», sorrido e lo bacio.
Mente lui porta il bimbo da nonna Anna, io faccio una doccia e mi cambio.
Indosso: una maglia rossa, una salopette di jeans con dei risvoltini alle caviglie, un paio di scarpe da ginnastica bianche, creo delle onde sui capelli, mi trucco leggermente, aspetto Marcus.
«Possiamo andare», annuisco sorridendo.
In auto parliamo «Si è addormentato lungo il tragitto» dice, sorrido «Chissà come ci sentiremo alla festa..»-«Già», scendiamo dall'auto ed entriamo.
Tutto come lo ricordavo.
Musica a palla, gente ubriaca.
Prendiamo un drink e balliamo tra la folla.
Marcus mordicchia il lobo del mio orecchio mandandomi fuori di testa; poggia le mani sul mio fondoschiena e io mi struscio contro di lui, «Non hai idea di quello che mi stai facendo», mi mordo le labbra, «Un idea ce l'avrei» rispondo maliziosa, lo tiro per un braccio e lo trascino di sopra, entro nella camera dove dormivo solitamente quando restavo qui da Julie, chiudo la porta a chiave e lo spingo sul letto, tolgo le bretelle della salopette e la maglietta, mi siedo su di lui, «Che vuoi fare?»-«Dai che lo sai.. Liam è da mia nonna, noi siamo ad una festa con gente ubriaca e musica a palla..», mi struscio contro di lui, «Vuoi farlo?»-«Muoio dalla voglia di farlo..», gli afferro il viso tra le mani e lo bacio appassionatamente, le nostre lingue si sfiorano, abbasso la Zip dei suoi pantaloni, ci ritroviamo in intimo, guarda il mio seno e lascia dei baci bagnati vicino ai capezzoli, sto per morire..
Capovolge la situazione e si mette su di me, per fortuna ha sempre un preservativo a portata di mano, apro le gambe, quando lo sento gemo di piacere, «Dio..» sospiro, mi bacia ovunque, strizza la mia coscia e mi vengono i brividi come se fosse la prima volta, inarco la schiena, «Marcus... Marcus.. Oddio.. non ti fermare ti prego..», mi bacia appassionatamente, «Sto per... ah Oddio..»-«Non ancora Elle», inizio ad urlare, la musica è alta nessuno può sentire, e io ho bisogno di questo, mi metto su di lui, gli bacio il petto, ma adesso non resisto più davvero «Piccola puoi lasciarti andare...», annuisco mentre lo bacio, getto la testa all'indietro gemendo di piacere e poi, vengo.
Mi abbandono sul suo petto, respiro velocemente, «È stato fantastico piccola»-«A chi lo dici», sorride soddisfatto.
Ne avevo proprio bisogno, ho scaricato tutta la tensione nel momento in cui ho raggiunto l' orgasmo..
Ci rivestiamo, andiamo di sotto, c'è ancora un sacco di gente.
Restiamo a ballare per tutta la notte, torniamo a casa alle quattro del mattino, punto la sveglia per mezzogiorno, l'ora in cui andremo a riprendere Liam e "cado" in un sonno profondo.

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