MARCUS

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Sono in soggiorno, sistemo alcuni documenti, è passata una settimana da quando abbiamo saputo che Elle è in dolce attesa, siamo felici, non lo abbiamo ancora detto agli amici e alla famiglia, vogliamo aspettare un po'...
Lo sa soltanto Liam, in questi giorni è diverso, fa più capricci, è più permaloso..
«Liam ti ho detto di no!» urla Elle dal piano di sopra, «Mamma io voglio farlo!» urla più forte, così non va bene, li raggiungo.
«Che succede?»-«Io voglio dipingere il muro con gli acquarelli e lei mi dice di no!»-«Innanzitutto abbassa i toni, poi se la mamma ti dice che non si fa tu non lo fai, e non puoi scrivere sui muri»-«Lei è cattiva!»-«Amore mio non dire così, sai che ti voglio bene.. Liam guardami, non puoi scrivere sui muri, li pasticceresti, i colori non vanno più via e rovineresti la tua cameretta...», è accovacciata davanti a lui, poggia le mani sulle sue spalle, «Vieni qui amore mio» aggiunge «No! Non voglio abbracciarti! Tu sei cattiva quando non aspettavi un bambino eri più dolce eri la mamma più brava del mondo ora non lo sei più!», oh no, è geloso del bambino, e non è ancora nato.
«Liam, l'amore che provo per te non cambierà mai.. tu sei il mio ometto, colui che mi ha fatta diventare mamma per la prima volta, il mio eroe, il mio tutto.. la mamma ti ama tanto non credere il contrario», fa per abbracciarlo e lui le tira un calcio prendendola nel basso ventre, sbarro gli occhi e lo tiro indietro, Elle si siede a gambe incrociate sul pavimento e poggia una mano sul ventre..
«Liam ma che ti salta in mente! Non puoi alzare le mani a tua madre! Sai che avresti potuto fare del male al bambino?!», mi guarda «Io non lo voglio. Voglio restare figlio unico per sempre e non l'ho fatto per sbaglio gli ho tirato un calcio di proposito!», mi guarda con aria di sfida, ma guarda un po'.. «Voglio che quello lì esca dalla mamma e non torni mai più!», gli tiro un ceffone in piena faccia, Elle sobbalza, Liam abbassa lo sguardo e incurva il labbro inferiore mentre inizia a piangere, ha la guancia rossa.. che cazzo ho fatto? Non l'ho mai picchiato in cinque anni..
Elle prova a confrontarlo e lui la rifiuta, è proprio testardo.
«Vattene! Ha ragione il nonno: sei una puttana!» urla, ed ecco che il secondo ceffone parte in automatico, so che Elle ci rimane male ma non dice niente, «E non rispondere! Sei in punizione, uscirai da questa camera solo per mangiare! Niente PlayStation e tv!» urlo mentre scollego tutti i cavi, lui piange, ma non chiede scusa nemmeno per sbaglio.. è decisamente mio figlio.
Ma io non voglio che lui diventi come me, lui dev'essere un uomo migliore in tutto, e io mi impegnerò affinché accada.
Va a mettersi sul letto in posizione fetale, gli spengo la luce e chiudo la porta.
Tiro un forte sospiro, Poggio la PlayStation sul letto e mi siedo ai piedi di esso, scoppio a piangere, «Marcus hey...», si inginocchia tra le mie gambe, mi accarezza le guance e poggia una fila di baci su quella sinistra, «Elle, sono un mostro. Io non volevo picchiarlo..»-«Lo so amore mio, sono certa che sia così, ma a volte fanno da lezione, un giorno ti sarà grato per l'uomo che lo hai reso. Adesso non sentirti in colpa, sei il papà migliore del mondo, lui ti vuole bene ed è normale che adesso sia arrabbiato, la sua vita cambierà del tutto tra qualche mese.. vuole attirare la nostra attenzione solo su di lui, dobbiamo solo tenere il pugno più fermo e tornerà quello di prima, ne sono certa, quindi asciugati le lacrime, domani è un nuovo giorno..»-«Sei la mia forza» dico, sorride e mi bacia appassionatamente, «Adesso vado a mettermi in tenuta da notte perché con questi jeans rischio di scoppiare», mi metto a ridere, vado a fare una doccia, indosso un paio di boxer neri, percorro il corridoio e mi fermo in camera di Liam, mi siedo ai piedi del letto e lo guardo dormire, Poggio i gomiti sulle mie ginocchia e metto le mani a piramide, mi dispiace così tanto...
Non so nemmeno dove io abbia trovato il coraggio di colpirlo per ben due volte, gli cade Teddy dal letto, glielo rimetto vicino e lui apre gli occhi «Papà...»-«Scusa.. puoi chiedere scusa alla mamma da parte mia? Sono troppo stanco adesso»-«Sarà fatto campione, e non pensare mai che l'arrivo di un altro bambino possa cambiare ciò che io e mamma proviamo per te perché è impossibile», sorride dolcemente, lo abbraccio forte, mi da un bacio sulla guancia e io gliene Poggio una sulla fronte.
Lascio la porta socchiusa e torno in camera da letto, Elle sta spalmando la crema sulle mani, mi guarda sorridendo «Liam ti chiede scusa, voleva farlo di presenza ma ora era troppo stanco», sorride «Avete chiarito?»-«Da uomo a uomo», annuisce sorridendo, «Te l'avevo detto...», la bacio appassionatamente, «Profumi di cocco»-«Lo so.. sembro troppo dolce per essere Elle Evans-Dobrev», mi metto a ridere e le do un bacio, la stringo forte a me.
Ci addormentiamo entrambi.

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