La festa e un ritorno inaspettato

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Apro l'armadio disperata: che cazzo mi metto?!
No i pantaloni strappati no.
Ma ti fanno un bel personale e poi sono alla moda.
Giusto, e sopra?
Quella maglietta grigia scollata davanti
Si. E le scarpe?
Le solite Adidas vanno più che bene.
Perché non ci ho pensato? Grazie coscienza.
A volte temo di essere pazza..
Mi trucco e vado sotto «Bellissima la mia nipotina», gli do un bacio sulla guancia.
La casa è enorme, il buffet è pieno, la casa è strapiena di gente.
«Io sono in giro per la città con dei vecchi amici, chiama per qualsiasi cosa»-«Grazie mille Zio Anthony», mi da un bacio sulla fronte ed esce di casa.
«Non andavo ad una festa del gente da quando ne ho memoria» urla Dan sopra la musica, mi metto a ridere, mi fa piacere sapere e vedere che stia meglio dopo la rottura con la sua ragazza.
Vado al piano bar dove c'è un Balmain, cazzo mio zio ci sa fare.
«Che Ti prendi?» chiede «Un mojito per iniziare», sorride, «Tu invece?» chiede al ragazzo altissimo che ho di fianco, «Vodka doppia», un brivido mi percorre improvvisamente la spina dorsale, alzo lo sguardo e mi pietrifico, che cazzo faccio adesso? I suoi occhi neri mi scrutano facendomi sentire dannatamente a disagio, deglutisco indietreggiando e vado alla ricerca disperata di Julie, la trovo sul divano, «Possiamo parlare in privato?», annuisce sorridendo e mi segue al piano di sopra, «Dimmi»-«Da quanto Marcus è tornato in città?», si acciglia «Marcus chi?»-«Dobrev chi sennò»-«Pinguino?»-«Esattamente»-«Dev'essere tornato da poco, non lo abbiamo ancora incontrato.. perché hai quella faccia? Hai le guance rossissime»-«Ho bevuto.. niente di che», annuisce sospirando e torna di sotto.
Poggio le mani sul comò bianco sistemato nel corridoio, non mi è ancora passata ed è più che evidente.
Vedo un'ombra dallo specchio, alzo lo sguardo verso di esso per vedere meglio ed eccolo lì: bello e dannato com'è.
Sospiro all'istante, «Hey», ha una voce così rassicurante... frena un po' Elle: tu lo odi.
«Ciao»-«Come stai?»-«Posso fare finta di essere in chat con te come qualche anno fa, sapere cosa mi hai chiesto e non rispondere?»-«Touché», già.
Gli passo vicino e il profumo di menta mi accompagna di sotto.
Si è rasato i capelli, l'ultima volta che lo vidi aveva dei ricci nerissimi, sta benissimo anche così.
Respira, respira.
Vado a prendere il mio drink e mi metto fuori, guardo il mare, sento una presenza alle mie spalle, mi volto «Si può sapere che vuoi?»-«Voglio parlare»-«"essenzialmente, io e te non abbiamo un cazzo di cui parlare è per questo che Meghan e Grace mi stanno più simpatiche"» virgoletto ironica con le dita, mette le mani in tasca, «Però parlavamo lo stesso», alzo un sopracciglio, «L'ultima volta che ti ho vista avevi i capelli rossi, ti sta bene questo taglio di capelli con un colore più naturale»-«Lo so»-«Cos'è hai più autostima adesso?»-«Beh dopo aver conosciuto persone come te è il minimo che possa fare per me stessa»-«Preferisco questa versione di te»-«Sei strano»-«E ne vado fiero», faccio un ghigno, gli lascio il mio bicchiere in mano «Sta lontano da me Marcus, perché non sono la ragazzina di qualche anno fa» dico avvicinandomi al suo orecchio.
In realtà sono sempre quella degli altri anni solo che con lui non posso essere quella di sempre.
Deve raccogliere ciò che ha seminato, qualunque cosa sia.
Fel mi raggiunge «Chi era quello»-«Un vecchio conoscente»-«Hey io torno a casa, sorellina se vuoi venire con me bene altrimenti te la fai a piedi fino a casa», inarca le sopracciglia e urla «Sbruffone!» al fratello che senza curarsene molto se ne va lasciandola qui.
Sarà sempre così.
Da dietro di lei lo vedo poggiato con i gomiti sul bancone del piano bar, Fel segue la mia direzione con lo sguardo «Sicura che è solo un conoscente? Vuoi fargli una radiografia?» mi metto a ridere «Ma piantala..», si mette a ridere anche lei.
La festa finisce all'alba, quando tutti se ne vanno iniziamo a pulire noi della cerchia ristretta, quelli di sempre.
Mentre butto via le bottiglie, trovo un biglietto, è una scrittura confusionaria "ecco il mio numero, per un nuovo inizio
-Marcus", col cazzo che ti cerco brutto stronzo, devi bruciare all'inferno.
Mente la mia testa pensa a queste cose le mie mani hanno già piegato il foglietto e l'hanno riposto nella tasca posteriore dei miei pantaloni.
Ma chi vuoi prendere in giro? Sei cotta di lui da sempre, vuoi fartela passare proprio adesso?
Finito di ripulire tutto sono circa le cinque del mattino, «Minchia raga tra un po' mi addormento all'in piedi» dice Seb sbadigliando, io mi strofino gli occhi, tolgo le scarpe e mi stendo sul divano, Eric e Fel si mettono sull'altro divano, Seb torna a casa con Jess.
Mi addormento stanchissima.

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