MARCUS

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Oggi sono 21.
Sono più le cazzate che le cose corrette che ho fatto in questi anni.
Mi vesto, sistemo i ricci ribelli ed esco di casa.
«Fra' rasa tutto ti prego non riesco più a sistemarli», per fortuna fa come dico.
Ho appena rasato i capelli e sembro più pazzo del solito.
Quando torno a casa trovo Elle che mi aspetta, sorrido «Buon compleanno schizzato del mio cuore!», mi corre incontro, la bacio appassionatamente, «Aspetta aspetta guarda, l'ho comprato per te», fa una giravolta davanti a me mostrandomi il suo nuovo completo intimo, abbinato come sempre.
È di pizzo rosso, le mutandine sono molto scollate, la prendo per i fianchi e la bacio «Sei bellissima»-«Mi hai fatto salire l'autostima del 1%» dice ridendo «Te la faccio salire del 15%», sorride sulle mie labbra.
La porto in camera mia, è il miglior regalo che potessi mai avere, nonostante tutto e tutti lei è con me adesso..
Inarca la schiena, è al limite, ma io non lo sono ancora quindi aspetta.
«Piccola... resisti non è ancora il momento..»-«Lo faccio solo perché è il tuo compleanno.. ah..», sorrido e la bacio appassionatamente, le nostre lingue si sfiorano, mi graffia le spalle e sento queste leggermente pizzicare..
Ho sempre saputo anche quando negava che in realtà era cotta di me.
E io la prendevo in giro.
È vero quando si dice che chi disprezza compra.
«Elle lasciati andare» le sussurro all'orecchio, lei lo fa.
Avevo così voglia di lei che non mi sono nemmeno messo un cazzo dì preservativo; ma non è la prima volta che succede quindi tranquillo.
Mi stendo di fianco a lei, «Stai benissimo con i capelli rasati.. i tuoi occhi spiccano di più», sorrido «Elle ricordi quando parlavano via messaggi e io ti dissi che mi piaceva una ragazza?»-«Intendi dire quando hai giocato con me e non volevi dirmi il nome di quella?»-«Esattamente. Beh "quella" eri tu.. lo sei sempre stata», sorride dolcemente e mi bacia.
«Ti amo Marcus»-«Anch'io», si accoccola tra le mie braccia mentre continuiamo a parlare; «Se un giorno avremo un bambino spero che abbia i tuoi stessi occhi neri.. il tuo naso perfetto.. magari i tuoi ricci..», deglutisco «Elle. Io... ecco non voglio figli..»-«Me lo avevi già detto scusami io..»-«Tranquilla», la sento sospirare.
Mi chiedo se ne sia valsa la pena, ha rinunciato ai suoi genitori per me che non le darò mai ciò che lei vuole davvero: una famiglia.
Non voglio bambini, non so badare a me stesso, sarei un padre pessimo.
«Marcus tu mi ami?»-«Certo perché me lo chiedi?»-«Per esserne sicura», sorrido e le do un bacio.
Ci rivestiamo, torniamo di sotto.
Festeggio con mia madre e la mia splendida ragazza.
Spengo la mia 21° candelina.
Elle si siede sulle mie gambe, la bacio appassionatamente, non riesco a fare a meno delle sue labbra carnose.
Mamma scatta un sacco di foto..
«Una foto con la nuora» mi metto a ridere e scatto loro una foto.
Elle dorme con me stasera.
Si spoglia in camera da letto, le porgo la mia felpa con il logo della Nasa, la indossa sorridendo e mi guarda «Perfetta» si morde le labbra e mi bacia mettendosi sulle punte, le mordo il labbro inferiore «Grazie Elle»-«Non ho fatto niente»-«Bugiarda. Tu mi hai letteralmente salvato la vita», mi abbraccia forte.
Si addormenta tra le mie braccia e di conseguenza io la stringo forte a me per tutta la notte senza mai staccarmi un attimo.

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