Il tempo passa

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Un anno dopo...

Quante cose sono successe, mi sono laureata in psicologia, Liam ha un anno adesso, la sua prima parola è stata "mamma" ricordo ancora le lacrime che cadevano lungo il mio viso, è un bambino splendido, ha una chioma riccia e nera, due occhi che sembrano due gemme ambrate, e un sorriso perfetto.
Sono completamente innamorata di mio figlio.
Ho un mio studio dove esercito la mia facoltà, aiuto la gente, la ascolto..
Nell'ultimo anno ho visto Marcus solo nel giorno del compleanno di Liam, quando aveva la febbre, e per il compleanno di Erik.
Non siamo mai tornati insieme, non abbiamo mai avuto nessun tipo di contatto fisico, lui ha frequentato altre e io.. sto insieme a Jacob da un anno appunto.
È dolce, comprensivo, romantico: si occupa di Liam, anche se a lui non piace molto, quando lo vede inizia a piangere, tale padre tale figlio.
«Elle, a cosa pensi?»-«Penso che dovremmo organizzare una festa qui a casa Jac»-«Si perché no»-«Conoscerai i miei amici»-«Si. Lo dirai anche a Marcus?»-«Lui non ha bisogno di essere invitato, se sa che c'è una festa, ci va e basta», annuisce sorridendo, gli do un bacio e vado su dal mio ometto, «Buongiorno Liam, vieni qui piccolino», sorride già di primo mattino, è il mio sole.
«Ma-ma..» balbetta e il mio cuore scoppia di gioia ogni volta.
Gli faccio il bagno, lo vesto.
Gli metto: un paio di jeans chiari, la felpina dell'adidas e le scarpine, muove i suoi primi passi.
Oggi Marcus viene a prenderlo, lo porta al parco e poi da Amanda.
Quando arriviamo di sotto Jacob, si accovaccia davanti a lui «Ciao piccolo!», lui incurva il labbro inferiore e inizia a piangere, tende le braccia, lo stringo forte a me «No amore mio... la mamma è qui», gli sto facendo del male, non si vuole abituare alla presenza di una figura maschile che non sia il suo papà.
Tutto per colpa mia.
Suonano il campanello, Jacob va ad aprire la porta, vedo Marcus entrare, ha rasato di nuovo i capelli, e per ironia della sorte indossa la stessa felpa di Liam.. un sorriso mi nasce spontaneo.
Esco con lui, sistemo il bambino nel seggiolino «Te lo riporto stasera?»-«Puoi lasciarlo da tua mamma se ti va... c'è una festa qui stasera»-«Capisco.. allora divertiti», non verrà?
Se ne va.
Torno dentro, Jacob mi bacia.
Passo la mattinata ad organizzare questa festa.
Fel💕= ma stasera a che ora?
IO= verso le dieci
Fel💕= perfetto
Il rumore del mare ci fa da colonna sonora, me ne sto fuori, seduta sul muretto a guardare la gente divertirsi a casa "mia".
Non è venuto davvero, mi dispiace così tanto. Accettalo Elle: avrai sempre bisogno di quel pazzoide.
Sento dei passi, mi volto e lo vedo, sorrido, indossa una maglia nera, dei jeans strappati e delle scarpe da ginnastica, ha le mani in tasca.
«Come mai tutta sola?»-«Non sono da sola, ci sono i miei pensieri a tenermi compagnia», fa mezzo sorrisetto, uno di quelli che ti fanno perdere la testa.
«Tesoro, vieni dentro?» chiede Jacob uscendo da una delle enormi porte finestra, che tempismo.
Scendo dal muretto e lo seguo, mi porta di sopra, mi bacia appassionatamente, «Hey hey, fermo che vuoi fare?»-«Stiamo insieme da un anno», lo guardo e sospiro.
Mi toglie il vestito e si mette su di me, le immagini di me e Marcus in questa camera scorrono limpide nella mia mente, così come le litigate, gli abbracci, i baci rubati, la lotta con i cuscini...
Stacco le sue labbra dalle mie, mi alzo, «Jacob io.. non posso farlo, mi dispiace», recupero il mio vestito, lo indosso in fretta, mi guarda «Lo ami ancora?»-«Come?»-«Marcus dico, lo ami ancora?», annuisco sicura, «Non ci posso credere. Dopo tutto quello che ti ha fatto!»-«Era arrabbiato. Io l'ho tradito!», si alza da letto, «Bene», esce dalla camera sbuffando, non lo vedo tra la folla «Julie hey, hai visto Jacob?»-«Credo sia in veranda, era al quanto arrabbiato», in veranda? Oh mio... Marcus!
Corro fuori e come immaginavo lo sta picchiando, «Jacob ma che fai! Fermati! Smettila!» urlo piangendo, «Jacob lo ucciderai!»-«È ciò che voglio»-«No, no, no. Basta, basta.. ti prego..», Marcus si mette su di lui, gli tira un pugno in faccia e poi si alza asciugandosi il naso con il dorso della mano, mi avvicino a lui «Stai bene?»-«Sono stato meglio a dire il vero»-«Mi dispiace», gli prendo il viso tra le mani, ha il volto gonfio.. ancora una volta per colpa mia.
Inizio a piangere, «Oh vieni qui» mi stringe forte a se e mi poggia un bacio in mezzo ai capelli, sospiro quando sento il suo solito profumo.
«Non me ne importa un cazzo di quello che tu hai fatto in questo anno, io ti sono stato fedele perché ti amo», aspetta cosa? Alzo lo sguardo verso di lui, «Mi stai dicendo che non sei stato con nessuna?»-«È quello che ho detto piccola», sorrido, «Marcus io non ho mai fatto l'amore con Jacob, perché ho sempre pensato a te. Ci ha provato poco fa ma l'ho allontanato perché io ti amo.», sorride dolcemente; torniamo dentro, andiamo di sopra, prendo il kit del pronto soccorso  e gli disinfetto il viso.
«Adesso posso farlo» dice, mette le mani sui miei fianchi e mi bacia appassionatamente; «Tornate da me», sorrido e torno a baciarlo.
Finita la festa, torniamo a casa nostra.
Ci mettiamo sul divano, «Liam soffre la tua assenza.. odiava Jacob, non faceva altro che piangere..»-«Da domani riderà come un matto il mio campione», sorrido, mi accoccolo tra le sue braccia, gli Poggio un bacio sul petto e poi mi addormento.

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