Happy b-day!

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Liam è completamente guarito, sorride, salta, corre dappertutto: è tornato ad essere quello di prima.
Oggi è il suo compleanno, compie cinque anni, cinque meravigliosi anni.
Sto preparando la colazione, Marcus mi tiene abbracciata da dietro, ha il mento sulla mia spalla, «Dio, ti scoperei qui», sorrido «Ti prometto che troveremo del tempo per noi e lo faremo per tutto il giorno ma adesso non è il momento, nostro figlio si sveglia tra poco ed è il suo compleanno..», mi lascia baci umidi sul collo facendomi perdere il filo logico della discussione «Sei proprio uno stronzo..»-«Ti sei innamorata di me per questo, hai reso la mia stronzaggine un mio pregio», mi volto verso di lui e lo bacio appassionatamente, un bacio pieno di desiderio, voglioso «Mammina!» eccolo.
Mi scosto da lui, «Mi sa che lui è più stronzo di me», mi metto a ridere, andiamo da Liam, gli cantiamo tanti auguri come ogni anno, ci abbraccia forte.
«Siamo orgogliosi di te piccola peste»-«Grazie», sorrido, facciamo colazione insieme «Sai che quando io e tua madre ci siamo conosciuti avevamo la tua stessa età?», annuisco sorridendo, «È vero, e tu somigli molto a tuo padre a quel l'età..», sorride dolcemente, «Mamma, secondo te i miei compagni di classe verranno alla festa?», guardo Marcus «Campione ci saranno tutti perché avrai L intrattenitore migliore del secolo: tuo zio», mi metto a ridere, mio fratello è un vero pazzo.
Gli diamo il suo regalo, «Non ci posso credere! È una PlayStation!» già, io e Marcus abbiamo litigato quel giorno.
|| FLASHBACK:
Siamo al centro commerciale, dobbiamo prendere il regalo a Liam per i suoi cinque anni.
«Prendiamo questa», lo guardo «Marcus, è troppo piccolo per una ps4»-«Elle, crescerà. E poi ci sa già giocare, ci sono io, si svaga un po' tutto qui»-«Non se ne parla, prendiamo una bicicletta»-«Mia madre ne ha già comprata una», sbuffo, «È che cazzo Elle sei sempre la solita! Che ti cambia!»-«Adesso è colpa mia!! Prendi quello che vuoi tanto fai sempre di testa tua», prende davvero la PlayStation.
Non gli rivolgo la parola per tutta la giornata.||
I suoi occhi brillano, ci abbraccia forte.
Andiamo di sotto, l'ho già vestito «Amore adesso va con zio Rafael io e papà dobbiamo preparare la tua festa di compleanno», mi da un bacio sulla guancia, Rafael lo porta con se.
Noi iniziamo a preparare, il nostro giardino è enorme, Marcus ha gonfiato i palloncini.
Il tema sono: gli avengers, Liam ne va matto.
«"sei così stronzo che puoi aggregarti al gruppo degli avengers come stronzoman"» virgoletta con voce stridula Marcus dietro di me, mi metto a ridere, glielo dissi una volta al liceo..
Lo bacio appassionatamente, «Sei il mio stronzoman, il mio supereroe preferito»-«Ne sei sicura?»-«Al 100%», mi bacia appassionatamente, le nostre lingue si sfiorano, «Abbiamo finito di addobbare il giardino? È tutto pronto?»-«Si»-«Quanto manca?»-«Quattro ore...»-«Perfetto», mi prende in braccio e mi porta dentro, andiamo in camera da letto, gli tolgo la maglietta, mi bacia sul collo, sul ventre, fino a giungere alla mia intimità, la sua lingua è calda, sprofondo con la testa sul cuscino e affondo una mano tra i suoi ricci, mi mordo le labbra, smette prima che io raggiunga l'apice del piacere.
«Stronzo. Adesso rimettiti all'opera perché rischio di impazzire», si mette a ridere, si posiziona su di me, toglie il reggiseno, e finalmente si spinge contro di me, «Ah.. Dio..» sospiro, «Cazzo quanto mi sei mancata piccola», sorrido e torno a baciarlo con passione, siamo da soli in casa, posso fare ciò che voglio.
Urlo dal piacere, gli graffio le spalle, «Marcus... Marcus!» urlo il suo nome, «Elle...Lasciati andare per me», «Ah!», inarco la schiena gemendo, respiro velocemente, e poi vengo.
Lo sento dentro di me, rotolo dall'altra parte del letto, «Oddio», sospiriamo entrambi «Forse non ti ho mai detto e dimostrato quanto io ti ami davvero...sei stata la mia cura, mi hai fatto scoprire il bello di vivere.. se il mio bene e non posso farne a meno», mi mordo le labbra e lo bacio appassionatamente, mi stendo di fianco, Poggio il gomito sul cuscino e con la mano reggo la testa, lui ha la testa sul suo braccio, «L'altro giorno, sono entrato in bagno e l'ho trovato li, stava facendo pipì all'impiedi...» dice, sorrido «Io invece l'ho visto mentre spruzzava il tuo profumo addosso.. è un mini te in tutto e per tutto e io non potrei esserne più felice... sei parte di me in ogni senso.. ti amo così tanto», mi accarezza la guancia.
Vado a fare una doccia, indosso: un paio di jeans a vita alta con la gamba larga, una maglia bianca sopra, delle Adidas, creo delle onde ai capelli, «Sei bellissima», sorrido e gli do un bacio.
Loi indossa: una paio di pantaloni neri, una maglia nera, una camicia di jeans e un paio di all star alte, il suo profumo mi invade le narici..
Rafael mi riporta Liam già lavato e vestito, «Grazie fratellone», mi da un bacio sulla guancia e va di sotto.
Il mio bellissimo bambino. I suoi compagni di classe sono tutti presenti, abbiamo chiarito la questione durante una riunione realizzata appositamente da Amanda.
Vederlo felice non ha prezzo, ha una luce così forte che sembra un Angelo.
Prendo un bicchiere di cola, chiacchiero con qualche mamma «È un bambino per bene, anche Lee ha avuto problemi l'anno scorso... ma da lei la situazione è diversa per le caratteristiche facciali, gli occhietti a mandorla, i capelli neri, la pelle più gialla»-«Oh Lily, Lee è un bambino adorabile, Liam gli vuole bene», sorride dolcemente, «Tesoro c'è tuo padre»-«Lily con permesso», vado dentro «Ciao Elle»-«Ti sei degnato di venire»-«Non per il bambino ma mi serve una firma»-«Io non firmo niente»-«Tua madre e io stiamo divorziando ho bisogno della tua firma per avere il permesso di vederti»-«Mi tratti male. Odi mio marito, quando ero incinta mi hai ripudiata, tratti male il bambino e poi piombi qui nel bel mezzo della festa di compleanno di mio figlio, e pretendi che io ti firmi un documento che ti permetta di starmi vicino?», non risponde, quindi è un si «Mi dispiace per te, sei piombato qui troppo tardi papà», mi volto, sto per uscire quando la sua frase mi spiazza «Sto morendo», mi volto nuovamente «Cosa?»-«Ho un tumore.. Elle la possibilità che io muoia è alta, ho bisogno di te bambina mia», sento gli occhi lucidi, «Se è una delle tue balle giuro che...»-«Non lo è piccola, è malato davvero», sospiro e firmo quei documenti, se ne va.
Sarà anche malato ma è un vero bastardo.
Marcus mi abbraccia forte, torniamo fuori, mio fratello è tra i bambini e fa il pagliaccio, tutti i bambini ridono come matti, «Guarda lo pagherei questo spettacolo» dice Marcus, mi metto a ridere; «Chi vuole la torta?» chiedo con il vassoio in mano, «Io!» urlano in coro, la sistemo sul tavolo,  «Buon compleanno principino della mamma», sorride dolcemente, accendo la candelina, «Esprimi un desiderio», chiude gli occhi e annuisce poi soffia, applaudiamo tutti, merita di sentirsi importante perché lo è.
«Mammina! Mammina! Possiamo fare un bagno in piscina?»-«Campione ma non hanno i costumi»-«Papà, ho detto a tutti di portarlo», mi metto a ridere, «D'accordo amore mio, ogni tuo desiderio è un ordine per noi», trotterella felice, vado a cambiarlo.
Ci sono tanti bambini nella nostra piscina, questa festa di compleanno è perfetta, proprio come l'avevo organizzata, proprio come se la merita.
Apre i regali, i suoi occhi continuano a brillare, «È figlio unico?» chiede la mamma di Ashley «Si»-«Ashley ha due sorelle più grandi», annuisco sorridendo; «Non avete intenzione di averne altri?»-«Io e mio marito siamo ancora giovani, abbiamo 25 anni, credo ci sia ancora abbastanza tempo per decidere se avere altri figli o no»-«Già, Ashley è arrivata senza che ce lo aspettassimo io avo già 40 anni suonati» dice ridendo, sorrido cordialmente, saluto la bambina «Grazie per essere venuta Ashley», mi saluta con la manina,  man mano vanno via tutti, rimane Lee, «Lee è ora di tornare a casa» lo chiama sua madre, lui corre verso di noi con Liam, «Signora Dobrev è la festa di compleanno più bella di sempre»-«Grazie Lee», è così tenero con i suoi occhietti a mandorla..
Abbraccia il suo amichetto e va via.
Rimettiamo tutto in ordine, mio fratello entra a casa inzuppato, mi metto a ridere «Non ridere perché quello lì non è un bambino è un demonio! Mi ha gettato un secchio di acqua gelata addosso!»-«Tu hai detto che la mamma ha delle belle tette!» sbarro gli occhi «Rafael!», Marcus Si mette a ridere, «Stavo parlando con il padre di un certo Kevin»-«Parlavi di mia moglie con il padre di un amichetto di Liam?», annuisce, «Papà scusami ma dovevo difendere ciò che è mio, la mamma è mia», ohh..
Lo abbraccio forte «Sei il mio cuore», mi abbraccia forte, si siede sulle mie ginocchia, «Mamma, papà ti ha mai toccato il sedere?», Marcus si volta di scatto, sorrido «Vuoi vendicarti anche di me?»-«Lo sto già facendo papino», mi metto a ridere, poggia la testa sul mio seno e si rannicchia tra le mie braccia, e io lo tengo stretto perché so che non durerà per sempre.
Lo porto di sopra, gli rimbocco le coperte, stringe forte il suo orsetto di peluche, spengo la lampada e lascio la porta socchiusa.
Vado a fare una doccia, indosso una maglietta di Marcus, mi arriva sulle ginocchia, vado di sotto.
«Amore mio..» sorrido, «Ti vedo strana»-«Sono solo stanca», mi da un bacio, mio fratello si è addormentato sull'amaca in giardino, lo copro e torno dentro..
«Marc Io vado a dormire»-«Ti raggiungo tra poco piccola», vado a mettermi sotto le coperte, sono nervosissima, mio padre cavolo, rischia di morire.
Marcus arriva poco dopo, mi abbraccia da dietro, «Dimmi a cosa pensi»
«A mio padre», sospiro
«Andrà tutto bene Elle, è un tipo tosto lo sai bene», dice sempre la cosa giusta, sono così tanto tesa cavolo.
«Marcus...»-«Dimmi»-«Lo rifacciamo?», mi guarda «Dico davvero, ho bisogno di rilassarmi», si mette sopra di me, «Okay piccola», sospiro e lo bacio appassionatamente, mi sfila la maglia, gli abbasso i boxer, lo sento dentro di me e sospiro, lui è la mia cura, la mia forza.
Gli strattono i capelli, mi metto sopra di lui, gli accarezzo il volto, «I tuoi... occhi... mi fanno innamorare sempre di più.. ah..» ansimo, mi bacia appassionatamente, poggia la fronte sul mio seno e io muovo i fianchi su di lui, mi accarezza la schiena, «Ah... sto per..»-«Lo so», mi bacia appassionatamente, torna su di me, si spinge per l'ultima volta e veniamo entrambi.
Non ne ho mai abbastanza, mi tiene stretta a se «Come va?»-«Va molto meglio.. grazie..», mi accoccolo tra le sue braccia e riesco ad addormentarmi.

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