Epifania

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2018

[Diana POV]

Arianna urlò di felicità, prima di abbracciarmi forte.

But I still want you~

Quell'ultima frase sospirata rimase sospesa nella mia mente: lui mi aveva detto di essere stato innamorato di me. Eppure il suono lontano di quel ti amo, sussurrato nel delirio etilico, per un momento mi destabilizzò. Ricollegai ogni minimo ricordo, che avevo sorvolato in nome della nostra amicizia, e tutto diventò più chiaro sotto quella nuova e potente luce.

Mi riscossi dai miei pensieri ed esulati insieme alla mia amica sorridente. Stavo per scrivere a tutti della mia guarigione, in preda all'euforia, quando mi fermai.

- Pietro non dovrà saperlo. - sentenziai, il mio dito fermo a pochi millimetri dallo schermo del mio cellulare.

- Per quale motivo? -

- Ti ho detto del mio migliore amico, no? Così starà più tranquillo.

- Contenta tu. - rispose lei poco convinta.

Frequentavo Pietro da tre mesi, un ragazzo italiano poco più grande di me. Lo avevo conosciuto per caso in metropolitana e avevamo iniziato ad uscire insieme. Mi ero subito accorta della sua gelosia, quindi non volevo farlo preoccupare per una sciocchezza.

Saltellavo come una cavalletta e chiamai Taehyung senza rifletterci su: volevo dei chiarimenti sulla canzone. Lo salutai con fin troppo entusiasmo, tanto che mi chiese fossi ubriaca. Mi complimentai per le canzoni stupende e lui mi ringraziò timidamente. Poi andai dritta al punto della mia chiamata, volevo sapere se The Truth Untold fosse ispirata alla storia della Città di Smeraldo.

- Wow, la conosci? È stato Jimin a proporre l'idea a Namjoon. -

In quel momento capii meglio il significato del testo: lui aveva celato i suoi sentimenti dietro ad una maschera per moltissimo tempo. Provai un'immensa tristezza, ero seriamente dispiaciuta per lui, perchè potevo solo immaginare quanto avesse sofferto in tutti quegli anni.

- Si, l'ho letta molti anni fa. Lui come sta? - Non avevo sue notizie da diversi giorni.

- Sempre lo stesso. Ogni sera porta a letto una ragazza diversa, non riesco a capire come faccia. Una volta non si comportava così. -

- Si, lo so. Non lo riconosco, è sempre stato così timido e dolce. - dissi con spontaneità.

- Aspetta un momento. Come fai a dirlo se non lo ricordi? -

Tae risultò più sveglio del previsto, mi aveva beccata subito, così decisi di svelare il mio segreto solo a lui.

- I miei ricordi sono tornati poco fa proprio grazie alla canzone, ma ti prego di non dirlo a nessuno per ora. -

- Oh mio Dio. Jimin ne sarebbe felicissimo, sei sicura che non posso dirglielo? -

- Si, per favore. Lo farò io di persona. -

In realtà non sapevo come comportami, ma decisi di temporeggiare un po'. Arianna, seduta accanto a me, mi fissava, mentre parlavo in coreano come se fosse aramaico antico.

- Con chi stai parlando? - mi chiese con lo sguardo curioso.

Tappai il microfono del cellulare con un mano, per dirle che si trattava di un amico di Seoul. Ma i suoi occhi si accesero come lampadine.

- È figo? - domandò a bruciapelo.

- Bé, sì. Non è male. - rimasi sul vago, anche se Tae non poteva definirsi solo "non male".

꧁La Città di Smeraldo꧂ p.jm. {CONCLUSA}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora