Cuore o Mente?

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2018

[Diana POV]

Fingevo di essere sicura di me, come se la vista di Jimin a petto nudo non mi facesse ne caldo ne freddo.

Invece sentivo molto caldo.

Più volte avevo ammesso in silenzio, e non, la sua bellezza straordinaria, ma in quel momento mi guardava tra le ciocche scure scompigliate, sdraiato sul nostro divano. Sembrava un modello che posava per una copertina di una rivista, gli occhi intensi ed accattivanti. Lo obbligai a voltarsi per iniziare il massaggio, ma soprattutto per nasconderlo ai miei occhi troppo curiosi. Mi bagnai le mani con l'olio essenziale e toccai la sua pelle fresca e setosa. Sentii ogni fibra, ogni muscoli, ogni tendine della sua schiena e provai una strana sensazione. Lo vidi stringere i pugni, quando passai le dita sulle spalle ed incolpai il dolore per la sua tensione. Mi morsi più volte il labbro nel tentativo di frenare tutte quelle emozioni, insolite ed incomprensibili, che mi stavano portando alla follia. Lo aiutai a girarsi verso di me ed evitai il suo sguardo insistente, mentre mi concentravo sul suo viso. Non capivo perché mi sentissi così in difficoltà, non mi era mai capitato. Sentivo la presenza dei

suoi occhi su di me, ma avevo paura di quel contatto visivo. Temevo di fraintendere, di provare sensazioni nuove nei confronti del mio migliore amico; era tutto così insolito. Le mie orecchie si scaldarono in un attimo e pregai perché non si notasse.

- Ho bisogno di fare una doccia. - disse, rompendo finalmente quel silenzio assurdo.

- Ce la fai da solo? - chiesi con un tono ingenuo, poi mi resi conto di ciò che avevo detto.

- Vorresti aiutarmi? - rise lui, mentre passava una mano tra i capelli folti.

Il mio cuore perse un battito.

Anzi, più di uno.

- Certo, voglio vederti nudo. Se avessi voluto, ti avrei già visto come mamma ti ha fatto. - lo provocai per nascondere la mia agitazione interiore.

- Davvero? Quindi ti volteresti dall'altra parte, se mi trovassi nudo per casa? -

- Non saresti il primo uomo nudo che vedo, non mi scandalizzerei. - avevo mentito senza ritegno. Solo aver visto la sua sagoma attraverso il vetro della doccia, mi aveva mandato in panne il cervello.

- Mi stai facendo venire voglia di spogliarmi, solo per vedere la tua reazione. - disse con un sorriso beffardo stampato sul volto.

- Non avresti mai il coraggio di farlo. - affermai solo per farlo desistere dal suo eventuale intento, perché non sapevo davvero come mi sarei comportata.

- Hai sempre la battuta pronta, eh. - sorrise divertito e poi mi scompigliò i capelli, come se fossi una bambina che faceva i capricci. - Comunque, forse mi servirà una mano per asciugarmi i capelli. -

Si lasciò aiutare per alzarsi e poi si diresse verso il bagno, scrocchiandosi il collo. Percorsi le linee schiena tonica, mentre si allontanava, e non potei fare a meno di fissare più in basso: quei pantaloni della tuta, dai quali spuntava l'elastico nero dei boxer, risaltavano fin troppo bene il suo sedere.

Ok, devo riprendermi. Mi ammonii con un piccolo schiaffo sulla guancia.

Attesi seduta sullo sgabello della cucina con una gamba che dondolava pigra nel vuoto. Mi sembrava di essere tornata ai tempi della mia infatuazione per Jin, quando ogni piccolo gesto mi faceva battere il cuore all' impazzata. L'unica differenza era che non mi aspettavo queste reazioni involontarie con Jimin, in tutti quegli anni mi ero sempre sentita tranquilla e serena in sua presenza. Inoltre qualche notte prima avevo fatto un sogno strano che si ripeteva sempre uguale: vedevo noi due, la sera del mio compleanno, che ci baciavamo appassionatamente contro la parete della cucina. Più precisamente io stavo divorando le sue labbra e sentivo il contatto della sua bocca come se fosse stato reale. Era incredibile il fatto che non mi infastidisse per niente quel bacio, piuttosto mi piaceva. Però era tutto confuso ed appannato a tratti, la sua voce che mi chiedeva di smettere e mi svegliavo di soprassalto ogni volta.

꧁La Città di Smeraldo꧂ p.jm. {CONCLUSA}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora