[ATTENZIONE: ho di nuovo pubblicato due capitoli insieme, quindi prima di leggere questo assicuratevi di aver letto "Gelosia pt 2"!!!]
2019
[Jimin POV]
Il suono odioso della sveglia mi irritò come tutte le mattine, così allungai il braccio verso il comodino per farle tacere subito. Sospirai dopo aver posato il dorso della mano sui miei occhi, era sempre difficile alzarsi così presto quando la sera prima di "divertivamo." Diana era sdraiata su un fianco con le spalle rivolte verso di me, si allontanava sempre durante la notte rubandomi le coperte. Posai il mio petto contro la sua schiena nuda e la circondai con le braccia.
- Lasciami in pace. - borbottò, ma non si mosse di un millimetro.
- Ieri sera non dicevi così. - risposi sfiorando la punta del suo orecchio con le labbra.
La vidi increspare le sopracciglia con disappunto, ma non aggiunse altro. Poi aprì gli occhi ed inclinò la testa per guardami della penombra. Un rivolo di saliva segnava il suo angolo della bocca fino al mento, così ridacchiai.
- Stavi sognando me? - chiesi indicando le labbra.
- Non fare tanto lo sbruffone. Piuttosto vorrei sapere cosa stavi sognando tu. - sorrise, stringendo gli occhi pieni di sonno.
- Perchè? -
Mi allontanai per lasciarla sedere ed attesi la risposta mentre lei si stiracchiava le braccia. Raccolse una parte del piumone per coprirsi il seno e poi posò la schiena contro la testiera di legno.
- Dopo che...insomma...- cominciò in difficoltà.
Nonostante fosse passato un po' di tempo, ancora si imbarazzava. Erano passati quattro mesi dal nostro primo bacio ed avevamo deciso di considerarlo l'inizio della nostra relazione. Mi stupivo sempre della sua timidezza nel parlare della nostra intimità.
- Abbiamo fatto quello che dovevamo fare. - riprese qualche secondo dopo ed io ruotai gli occhi verso il soffitto.
- Si dice fare sesso, ok? - scherzai per farla arrossire, infatti le sue guance si colorarono di un adorabile rosso acceso.
- Grazie per la lezione. E comunque preferire dire fare l'amore. -
-Quello non era fare l'amore, fidati. - ribadii, perchè era stato abbastanza focoso ed intenso.
- Si, si. Fammi finire. Dopo un po' mentre cercavo di prendere sonno, te ne sei uscito con: "Diana, ricominciamo?" -
- Davvero? -
- L'ho capito dopo che stavi già dormendo. Perchè ti ho detto che era troppo tardi e tu mi ha risposto con un "ok" assonnato. Allora ti ho chiesto se stavi dormendo e tu: "Si, si. Sto dormendo." Poi non hai più parlato. Avrei voluto assecondarti per vedere cosa avresti fatto. - rise di gusto.
Non ricordavo assolutamente quella conversazione, ma potei immaginare perché l'avevo chiesto. Mi ero addormentato con il rumore dei nostri corpi che si muovevano l'uno contro l'altro ed i suoi gemiti di piacere.
- Si vede che mi piace quello che facciamo.- la baciai fugacemente. - Potrei ricominciare anche adesso. - dissi prima di morderle la linea della mandibola.
- Dai, smettila. - ridacchiò appena, ma non prese le distanze.
Le mie dita camminarono sulle coperte fino al suo petto e feci per calarle, sapevo che non avevamo tempo, ma adoravo tentarla.
- Rimandiamo a stasera. Ma vedi di non urlare troppo, altrimenti ti sente persino Jungkook al piano di sopra. -
Lei arricciò il naso e poi mi spinse lontano, mentre io ridevo divertito. Ci alzammo di fretta quando mi accorsi che stavamo tardando, dovemmo persino fare colazione in piedi.
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꧁La Città di Smeraldo꧂ p.jm. {CONCLUSA}
FanfictionDiana è una ragazza dalle origini italiane che ha vissuto a Busan, il suo migliore amico si chiamava Jimin e la abbandonò all'età di 15 anni per inseguire il suo sogno a Seoul. Tra varie peripezie, i due non hanno più notizie e si rincontreranno 6 a...