Pericolo Costante

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2016

{Jimin POV}

Il tour in Giappone procedette senza problemi, per fortuna. La presenza costante di Diana, mi inebriava come una droga. Mi controllava sempre da capo a piedi fino agli ultimi attimi prima di salire sul palco. Poi mi augurava buona fortuna con uno splendido sorriso a trentadue denti e mi diceva " Divertiti.", seguito da un bacio affettuoso. Quel bacio mi caricava come una batteria e riuscivo a dare il meglio di me sul palco. Ero sempre stato instancabile, ma si poteva notare la differenza durante le esibizioni. Come immaginavo, i miei compagni lo notarono e mi torturarono di domande fino allo sfinimento. Alla fine mostrai loro il piccolo tatuaggio per farli tacere e risposero con un Oh meravigliato all'unisono.

- Secondo me prima o poi vi fidanzerete. - Disse Hoseok.

Magari. Pensai dentro di me.

Arrivò la vigilia del mio compleanno il giorno dopo l'ultimo concerto di Tokyo. Sentivo tutti i muscoli indolenziti, così decisi di fare un po' stretching dietro le quinte dello stadio mentre la mia mente vagava in pensieri poco pudici.

- Wow, sei davvero così snodato? - Quella frase mi fece sobbalzare perché la voce apparteneva proprio all'oggetto dei miei pensieri.

- Se faccio una cosa del genere, mi devono rialzare con una gru. - Commentò Diana, mentre tenevo le gambe divaricate quasi a formare un angolo piatto.

- Perché sei un'imbranata. - la schernii.

- Ah, si? Vediamo fin dove arrivi, sapientone. - si abbandonò sulla mia schiena con tutto il corpo e mi costrinse a toccar terra con la fronte.

- Non sento nulla. - la provocai con la voce soffocata.

Diana finì sdraiata a terra con un'espressione sorpresa. Massacrai i suoi fianchi provocandole le lacrime tra una risata e l'altra e mi implorò di smettere. Allentai la presa per un momento e lei prese il sopravvento. Con una mossa fulminea, probabilmente insegnatele da Jungkook, mi portò sul pavimento. Mi cinse i fianchi con le ginocchia ed mi bloccò i polsi accanto al viso. Si vedeva lontano un miglio che si stava divertendo come una matta a sottomettermi.

- Posso unirmi anch'io? - Taehyung era apparso sulla porta. La scena che gli si presentava doveva risultare molto ambigua, non potevo dargli torto.

- Certo, due è meglio di uno. - rispose Diana volutamente maliziosa.

- Ok, arrivo. - disse l'altro gettandosi su di noi.

Persi il senso dell'orientamento in quel miscuglio di corpi e poco dopo avvertii braccia e gambe di altre persone. Spinti dalla confusione erano accorsi i cinque compagni mancanti e quella "rissa" si concluse prima che potesse diventare ingestibile. Guardavo Diana, piegata in due dal ridere, e pensai a quanto mi rendesse felice la sua risata. Volevo vederla sempre così: sorridente e serena.

- Comunque devo ammettere che Taehyung ha un bel culo. - esclamò Diana, lasciando tutti a bocca aperta. - Non fatevi strane idee, l'ho toccato per sbaglio. - aggiunse subito dopo per niente imbarazzata.

- Grazie cara, me ne vanterò più spesso allora. - ammiccò Tae.

Yoongi tirò fuori la lingua come per vomitare e Jin si sentì punto sul vivo: nessuno poteva battere il sedere del Wordwide handsome. Mi piaceva che la mia migliore amica fosse diventata parte integrante del gruppo, ma da una parte ero un po' geloso. Continuavo a ripetermi che loro si comportavano come se la conoscessero da una vita senza malizia, ma era più forte di me.

Quella sera cenai con Diana nella mia camera dell'hotel. La prima cosa che notai fu il suo abbigliamento: il pizzo nero del reggiseno faceva capolino tra la scollatura della sua maglia a forma di kimono. Il tutto era reso ancora più accattivante dalla lunga catena della collana che terminava proprio al centro del seno. Aveva raccolto i capelli in una coda lenta come per mostrare bene la sua mercanzia ed io non potei fare finta di niente. Durante la cena i miei occhi cadevano continuamente sul ciondolo che ondeggiava provocatorio ad ogni suo movimento, stava funzionando quasi da amuleto per l'ipnosi.

꧁La Città di Smeraldo꧂ p.jm. {CONCLUSA}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora