3.Hey Bellezza

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"Prego entra pure."

Taehyung spinge leggermente la porta, seguendo il ragazzo di fronte a lui nervoso.

"Hyung, sei tu?"

Sente la voce di Yoongi provenire da un'altra stanza, facendo un piccolo sorriso a Seokjin che gli sta prendendo il cappotto.

"Sì Yoonie, ho portato un ospite per cena."

Taehyung sente il rumore di leggeri passi sul pavimento e, pochi secondi dopo, Min Yoongi fa la sua entrata nel piccolo salone dell'appartamento.

Il minore non può fare a meno di pensare che sia adorabile: indossa dei pantaloncini corti, lasciando scoperte le sottili quanto perfette gambe, una maglia a righe troppo grande per lui ed un berretto al contrario.

"Oh sei tu."

Il castano si riscuote dai suoi pensieri non appena realizza che stia effettivamente parlando con lui. Pensa ad una risposta figa e perfetta da dare, ma tutto ciò che esce dalle sue labbra non è per nulla rassicurante. Diamine, che diamine di problema lo affligge ultimamente? Dov'è finito il fottuto carisma di Kim Taehyung?

"Hey bellezza."

Vorrebbe tirarsi un pugno da solo in questo momento, ma la minchiata appena sparata non sembra colpire troppo Yoongi che, semplicemente, gli da le spalle tornando in camera sua.

"Chiamami quando è pronto hyung."

Sente una leggera risata imbarazzata provenire dal ragazzo al suo fianco, che lo prende per un braccio trascinandolo verso la piccola cucina.

"Scusalo, è che non gli piace molto la gente. In più la tua uscita avrebbe probabilmente allontanato chiunque."

Il grigio arrossisce inverosimilmente: chi è questo comune mortale per dire che la sua catch phrase non è buona? Lo sa anche lui, ma questo non vuol dire che gli altri abbiano il permesso di farglielo presente.

"Hyung, ci conosciamo da poche ore e già non ti sopporto."

Il biondo scoppia a ridere allegro, seriamente: quanta energia ha questo ragazzo? Forse dovrebbe trovare qualche bel ragazzo da scoparsi o da cui farsi scopare.

"È impossibile non amare la mia bellissima faccia. Ora sta' zitto e aiutami a cucinare."

...

Taehyung sta praticamente fissando Seokjin mentre cucina, intrigato dai movimenti veloci e da tutte le spezie che sta usando. Che poi, in realtà, non gliene potrebbe fregare di meno, ma sta semplicemente provando a dimenticare tutte le figure di merda fatte con Yoongi nei pochi secondi che hanno passato insieme.

E quando Seokjin si volta verso di lui con un piccolo sorriso allegro, il ragazzo non sa come, ma si sente immediatamente rilassato, come se il sorriso del più alto avesse un'abilità speciale. Tipo un calmante.

"Puoi andare di là a chiamare Yoongi? Mi servirebbe il vostro aiuto per apparecchiare la tavola."

Taehyung si blocca impaurito, sinceramente? È sicuro che stare da solo in una stanza con Yoongi lo porterebbe solamente ad un maggiore numero di figuracce.

Non può fare nulla per rifiutarsi però, quindi, come se si trattasse di una condanna a morte, annuisce preoccupato, voltandosi verso il salone alla ricerca della stanza del minore.

Quando trova una porta con sopra un piccolo cartello, non può fare a meno di ridacchiare leggendo le parole scritte con il pennarello; adesso è sicuro che si tratti della stanza di Yoongi.

-Se volete entrare: non fatelo;
-Se volete parlarmi: non fatelo;
-Se volete rompere il cazzo: non fatelo;
Ps: Potete solo in caso di incendio o se Seokjin-hyung sta morendo.

Bussa nonostante le parole, chiedendosi se sia effettivamente una buona idea non rispettarle. Non vorrebbe di certo dirlo ad alta voce, soprattutto perchè Yoongi è alto tipo un metro e venti, ma quel suo sguardo senza emozioni gli fa un po' paura.

Sente dei movimenti veloci all'interno della stanza, prima che la porta venga lentamente aperta e si ritrovi davanti Yoongi. Taehyung può dire che il ragazzo sia infastidito dalla sua presenza, di certo a darlo a vedere non è la sua espressione (sempre neutrale), ma il tono di voce decisamente aspro.

"Che vuoi?"

"Seokjin ha detto che dobbiamo apparecchiare la tavola."

Il nero annuisce, chiudendosi la porta alle spalle e non lasciando la possibilità a Taehyung di sbirciare all'interno. È parecchio deluso dalla cosa, sperava di poter usare qualche strategia patetica tipo avvicinarsi a lui con qualche passioni comune (trovare questa stupida passione comune, anche inventata eh, gli sarebbe stato decisamente più facile se avesse potuto guardare cosa ci fosse all'interno della sua stanza).

Segue il maggiore con un piccolo broncio sulle labbra, broncio che viene ovviamente ignorato con la massima facilità dal più basso. Il grigio si chiede se il nero sia qualche sorta di strano esperimento robotico e che, di conseguenza, non possa provare empatia: non ha ancora notato nemmeno una volta la disperazione sul suo viso? O peggio, l'ha notata ma se ne è sbattuto il cazzo?

Decisamente più probabile la seconda opzione.

Pochi secondi dopo i due ragazzi entrano in cucina e, non appena il nero si avvicina al ragazzo più grande, Taehyung nota qualcosa che, deve ammettere, gli dà leggermente fastidio. Il modo in cui quei due sono così vicini l'un l'altro; gli ricorda un po' il suo rapporto con Jungkook e Jimin, e sarebbe intenerito dalla cosa se solo non fosse che lui vorrebbe toccare Yoongi, e non osservare qualcun'altro farlo. Diamine, sono passate due settimane e si sente già in completa e totale astinenza. Ma per il bene della scommessa e del suo orgoglio il piccolo Taehyung dovrà farsi forza ancora un altro po'.

"Yoongi, ti ho detto mille volte di non stare chiuso in quella stanza. Guarda come sei bianco, dovresti stare di più al sole."

Il minore alza semplicemente gli occhi al cielo, prendendo la tovaglia per la tavola da un cassetto e voltandosi verso il suo coinquilino.

"Hyung, stavo studiando."

Il biondo abbandona il coltello sul bancone, voltandosi anche lui verso il minore e arruffandogli i capelli.

"Lo so Yoon, ma così fai preoccupare il tuo hyung. Hai ancora solo diciannove anni, devo prendermi cura di te."

Il modo in cui quel gesto sembra così tanto familiare tra i due infastidisce ulteriormente Taehyung, che sposta lo sguardo dalla scenetta familiare, afferrando velocemente dei bicchieri da posare sul tavolo.

Gummy Bear -TaegiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora