27.Dormi da me stanotte

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I quattro al tavolo stanno ridendo rumorosamente al racconto di Yoongi. Il ragazzo, infatti, ha appena finito di spiegare perchè da piccolo ha pensato che fosse una buona idea mettersi a litigare con un suo maestro che, apparentemente, non aveva ben capito come funzionasse la fotosintesi clorofilliana. Insomma, non era per nulla dettagliata, il nero si è sentito in dovere di spiegare ai suoi compagnetti di sei anni che la fotosintesi non è solamente "l'albero che respira".

È decisamente una metafora per nulla precisa, gli alberi non hanno polmoni in fin dei conti.

"E quel giorno mi hanno fatto avanzare delle classi."

Il signor Kim annuisce, ancora un leggero sorriso presente sul suo viso. Gli piace questo ragazzino.

"Quanti anni hai caro?"

Yoongi si volta immediatamente verso la madre di Taehyung, cercando di mantenere un sorriso sulle labbra. Sinceramente non gli piace molto la situazione, non può farci nulla, ma essere circondato da gente che non conosce bene gli fa sempre provare ansia. Soprattutto se queste sono più grandi di lui.

"Diciannove signora."

I due sgranano leggermente gli occhi, sinceramente non avevano fatto il conto. Certo, avevano appena saputo che il ragazzo aveva saltato delle classi, ma non si erano davvero resi conto di quanto fosse effettivamente piccolo per essere all'ultimo anno del college.

Il padre di Taehyung si riprende immediatamente, portando un po' di vino alle labbra.

"I tuoi genitori devono essere molto fieri di te."

Yoongi rimane immobile, l'unico che nota immediatamente la sua tensione è Taehyung, che si chiede quale sia il suo problema. Il grigio spera con tutto il suo cuore che non siano morti o che non siano coinvolti in qualche terribile segreto del passato del minore, perchè sinceramente non lo ha mai sentito parlare di loro. Nonostante ciò il più basso si riprende immediatamente, mettendo su un piccolo sorriso.

"Sinceramente non lo so signore, non ci sentiamo da un po'."

Taehyung ringrazia ogni santo che c'è in cielo del fatto che nessuno sia morto. Quella conversazione, però, gli fa comprendere che in realtà non sa ancora praticamente niente di Yoongi. Lui conosce tutti i suoi amici più stretti, conosce i suoi genitori, e Taehyung è pressoché sicuro di avergli raccontato ogni singolo aneddoto della sua vita. Lui, invece, non sa nulla del nero, se non le caramelle che gli piacciono di più ed il suo strano attaccamento alle cose carine.

Il grigio storce il naso, sperando che i suoi genitori non facciamo ulteriori domande e che, soprattutto, quella cena finisca al più presto possibile, così che sia libero di capire perchè il nero non gli ha mai detto nulla di sè stesso.

"Perchè non vi sentite da un po'?"

Sia Taehyung che sua madre si voltano verso il signor.Kim, entrambi con la stessa espressione di rimprovero. Nonostante ciò nè l'uomo nè Yoongi sembrano notare la cosa, il primo curioso di capire qualcosa in più su quel ragazzo così strano, il secondo occupato a decidere se parlare o meno.

E alla fine decide di dirlo, in fin dei conti non c'è nulla di male. È vero, non gli piace aprirsi, ma si fida di Taehyung, ed è sicuro che le persone che l'hanno cresciuto siano buone proprio come lui.

"Abbiamo smesso di parlare perchè non gli piaceva il mio ex-ragazzo. Non erano omofobi o qualcosa del genere, solo non gli piaceva lui nello specifico."

Taehyung è abbastanza confuso, ma decide di chiedere al minore privatamente, si volta quindi verso sua madre, pregandola silenziosamente di introdursi nel discorso e di far' star' zitto suo padre, che a quanto pare quella sera si è dimenticato cos'è il rispetto delle privacy altrui.

"Yoongi tesoro, ti va un po' di kimchi?"

...

Yoongi porta lo sguardo fuori dal finestrino, continuando a chiedersi se abbia fatto qualcosa di sbagliato durante la cena. È da quando sono usciti di casa che Taehyung non gli rivolge la parola, e sinceramente non riesce a capire se sia arrabbiato o solo pensieroso, entrambi i casi comunque non gli piacciono.

"Va tutto bene hyung?"

Il grigio guarda per un secondo Yoongi, riportando subito dopo gli occhi sulla strada: più lo guarda è più si sente escluso dai suoi pensieri. È sinceramente geloso di Seokjin in quel momento, il ragazzo conosce ogni segreto del minore, ogni sua preferenza e ogni piccola cosa nel suo passato.

Stringe inconsciamente le mani sullo sterzo; lo odia, odia come non sappia nulla del ragazzo di cui ormai è praticamente innamorato. E la cosa che odia di più? Che il ragazzo non si fida abbastanza di lui per potersi aprire.

Sente improvvisamente un'ondata di rabbia farsi strada nel suo petto, ed ignora la domanda di Yoongi, che gli rivolge immediatamente uno sguardo preoccupato.

Passano pochi minuti di silenzio durante i quali il corvino osserva il maggiore, mentre quest'ultimo continua a guidare senza rivolgere nemmeno uno sguardo al nero. Non è arrabbiato con lui, ma in questo momento preferirebbe essere chiuso nella sua stanza a prendere a calci il muro, non con la fonte di ogni suo problema a pochi centimetri da lui.

"Hyung, per favore, ho fatto qualcosa di sbagliato?"

Il grigio prende un profondo respiro, odia sentire il tono ferito del minore.

"Non hai fatto nulla."

Yoongi posa una mano sulla coscia del maggiore, e quel piccolo gesto, quel piccolo contatto, fa immediatamente calmare il più alto. È così rilassante, e al contempo così fottutamente preoccupante, che un piccolo contatto come quello possa capovolgere il suo umore.

"Allora dimmi cosa c'è che non va per favore. Non mi piace vederti così."

Il cuore del maggiore si scalda a quelle parole: Yoongi si preoccupa per lui, è così bello sapere che il nero tiene a lui in qualche piccolo complicato modo.

"Mi dà fastidio."

"Che cosa?"

"Mi dà fastidio che non ti fidi abbastanza da raccontarmi di te."

"Raccontarti di me?"

"Sì, tipo i tuoi genitori Yoongi, non so nemmeno i loro nomi. Diamine! Non so nemmeno se hai dei fratelli."

"Hyung..."

Il grigio si pente immediatamente delle sue parole, anche se adesso il nero gli dicesse di sè, comunque non sarebbe perchè lo vuole, ma perchè si sente in obbligo.

"Lascia stare, fa' finta che non abbia detto nulla."

Taehyung blocca la macchina, facendo segno a Yoongi di scendere.

"Siamo arrivati."

Il minore si volta vero di lui, prendendo tra le mani quelle del grigio.

"Dormi da me stanotte."

Gummy Bear -TaegiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora