47.Non vuoi mangiarmi vivo?

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Taehyung viene bruscamente svegliato da un forte suono, inizialmente quel rumore così fastidioso e ripetitivo si mischia con lo strano sogno che stava facendo. Ma, non appena diventa abbastanza lucido da distinguere le immagini intorno a lui, si dimentica immediatamente del sogno, e soprattutto, si rende conto che il suono non proveniva dalla sua mente, ma dal suo fastidiosissimo cellulare posato sul comodino.

Con gli occhi ancora ben chiusi, si rivolta sul letto per avvicinarsi all'oggetto infernale, e una volta afferrato, ha il piacere di accecarsi con la luce troppo forte e scoprire che non si tratta della sveglia, ma del suo cellulare che suona alle quattro del mattino.

Senza davvero guardare il mittente della chiamata risponde, producendo un suono ambiguo, per far comprendere al mittente che è vivo e che recepisce ciò che gli viene detto, ma che allo stesso tempo non è propenso a partecipare vocalmente alla telefona.

"Taehyung."

Non appena sente la voce di Seokjin, decide di riscuotersi dal sonno, non perchè pensa davvero che sia successo qualcosa di male, più che altro perchè si sente come se il biondo fosse una specie di figura paterna per il suo ragazzo, ed in quanto tale, deve portargli una certa dose di rispetto, e allo stesso tempo, deve temerlo.

"Perchè mi hai svegliato alle quattro del mattino?"

"Per lo stesso motivo per cui io sono stato svegliato da Yoongi che piangeva."

Non appena quelle parole lasciano le labbra del biondo, Taehyung si irrigidisce, un'ondata di preoccupazione e senso di colpa percorre il suo corpo.

"I-In che senso? Sta bene!? Devo venire lì?"

"Non ce n'è bisogno, voglio solo capire cosa sia successo. Si è svegliato piangendo, e quando sono andato da lui parlava a malapena. Diceva solamente che lo lascerai."

La voce di Seokjin non esprime rabbia, e in quell'istante, Taehyung si rende conto che il biondo non sa nulla di ciò che è successo; invece, sta solo cercando di capire perchè il suo migliore amico stia male.

Il grigio si porta una mano sul viso, per cercare di comprendere a pieno le parole del più alto. E non appena capisce che cosa Yoongi intenda per lasciarlo, e soprattutto perché pensi una cosa del genere; l'ennesima ondata di senso di colpa lo raggela.

"Oggi abbiamo litigato."

Non sente nulla dall'altro lato della cornetta, finché il più alto non ricomincia a parlare.

"Vuoi lasciarlo?"

"Cosa!? Ovviamente no!"

Sente un sospiro di sollievo, mentre prova a mantenere la calma all'idea che qualcuno (anche sè stesso a questo punto) possa separarlo da Yoongi.

"Ti prego Taehyung, fammi capire. Aveva smesso di avere incubi... Voglio solo che stia bene."

Ed il grigio si sente così male, così fottutamente male; continua a fare un casino dopo l'altro, senza prendere in considerazione i sentimenti o i problemi di Yoongi. Senza rendersi conto che il nero non può sopportare un cazzone come lui.

"E-Ero geloso di Jungkook e gli ho urlato contro."

A questo punto si aspetta urla di ogni tipo, persino che Seokjin si presenti sotto casa sua per dargli fuoco di persona. Invece, come risposta, ottiene solamente un ennesimo sospiro rassegnato.

"E io che pensavo fosse andato tutto bene quando è tornato addormentato nelle tue braccia. Eravate carini stronzo, mi avete illuso."

E ok, Seokjin sta bene? Ha sbattuto la testa? Dovrebbe preoccuparsi?

"Aspetta! Non sei arrabbiato!? Non vuoi mangiarmi vivo?"

"Amico, guarda che non sono pazzo. Yoongi è intelligente, ma a volte sembra davvero che non capisca le basi delle relazioni umane. Sono sicuro che ti abbia fatto impazzire per ottenere una reazione del genere da te che di solito lo tratti con così tanta dolcezza."

E il petto di Taehyung si riempie immediatamente d'orgoglio, perchè se persino il biondo pensa questo, allora forse, ma forse, non è poi un così pessimo fidanzato.

"Come sta adesso?"

"È tornato a dormire poco fa."

Il grigio rimane in silenzio, aspettando che il maggiore gli dia qualche informazione in più su cosa sia successo. Ha l'urgenza di sapere esattamente come stia il minore, se adesso si senta meglio, o se sia solo tornato a dormire per non sentire più il dolore provocatogli dagli eventi di quella giornata.

"Taehyung, senti, fagli capire che non lo lascerai. Sono sicuro che adesso pensi che ti sei stancato di lui per i suoi problemi, e dato che mi hai appena detto che non è così, voglio che lo rassicuri. Non so come, ma fallo."

"Ci proverò."

...

Il mattino seguente, Yoongi si sveglia con un terribile mal di testa; tra le ore di sonno mancate, e il fastidioso rumore proveniente dalla cucina, non sa davvero come potrà sopravvivere a questa giornata.

Si butta giù dal letto, senza preoccuparsi troppo di aggiustarsi o fare qualcosa che possa renderlo quantomeno accettabile all'occhio umano, se ne preoccuperà dopo aver mangiato: al momento quello è il suo unico obbiettivo.

Si muove lentamente verso la cucina, camminando come un vero e proprio zombie, senza aprire gli occhi e facendosi invece guidare dalla memoria, che ha ormai memorizzato la strada da fare alla cieca per arrivare in cucina. E quando la porta viene aperta, Yoongi sgrana gli occhi, osservando Taehyung e Seokjin che chiacchierano tranquillamente come se la cosa fosse normale.

"Tae?"

Taehyung si volta immediatamente, sorridendo felice alla vista del suo ragazzo in un enorme pigiama pastello e con i capelli completamente scombinati.

"Buongiorno Yoon! Ho portato la colazione."

Il maggiore si alza dalla sedia muovendosi lentamente verso il nero, e dopo essersi assicurato che il più basso non avrà problemi a farsi toccare, gli lascia un leggero bacio sulla fronte; felice che Yoongi gli abbia permesso di essere toccato.

"Che ci fai qui?"

"Ho pensato che potremmo fare colazione insieme. Poi ti lascio a lavoro."

Il nero lo osserva per qualche secondo, annuendo alle sue parole e sorridendo leggermente. Gli piace l'idea di passare del tempo con il suo ragazzo in quel modo.

"Buongiorno anche a te Yoongi."

Il nero alza gli occhi al cielo, rivolgendo finalmente lo sguardo verso il suo migliore amico che sta mangiando uno dei cornetti portati da Taehyung.

"Buongiorno hyung."

"Oggi andrò a fare una ricerca in giro, quindi non ci sarò per pranzo."

Il grigio coglie immediatamente l'occasione offertagli, voltandosi verso il suo ragazzo e piazzando su il sorriso migliore che possegga in repertorio.

"Che ne pensi di pranzare da me oggi?"

Yoongi annuisce, felice di poter passare del tempo con il maggiore, e soprattutto felice che il grigio non si sia stancato di lui.

"Che cosa devi chiedere oggi?"

"Caro Tae, oggi chiederò qualcosa di molto semplice: se tuo figlio si fa prete, lo puoi ancora definire tuo figlio? O dovrai chiamarlo padre?"

Gummy Bear -TaegiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora