39.Guardami: sto bene

2.4K 216 23
                                    

Taehyung non ha chiuso occhio per tutta la notte, troppo occupato a piangere il suo stesso peso in lacrime. La sua mente occupata da mille immagini di uno Yoongi triste, picchiato da qualcuno di cui il grigio non sa nemmeno il nome.

Un terribile peso nel petto che non lo ha abbandonato nemmeno quando la stanchezza era arrivata ad un punto tale da non permettergli nemmeno più di piangere.

Ed il grigio non sa davvero come fare, come gestire quella che è una situazione così delicata, eppure sconosciuta. Una situazione che ha bisogno di ogni tipo di cura, che è ovviamente disponibile a dare, ma che non sa effettivamente come fornire.

In realtà non è cambiato nulla, non è che prima che glielo dicesse il passato di Yoongi non esistesse, eppure, sapendolo, si sente come un fottuto coglione che non sa cosa fare. Cosa che è in realtà.

Sospira stanco quando esce dalle lezioni, ha passato tutto il tempo a pensare e a ripensare a cosa dire o fare quando avrebbe rivisto Yoongi. Deve chiedergli ulteriori spiegazioni? Deve dirgli che gli dispiace? Oppure deve semplicemente stare zitto? Probabilmente l'ultima.

Si chiede anche se dovrebbe andare da lui e dirgli qualcosa, qualunque cosa, perchè la scena muta che ha fatto la sera prima è davvero qualcosa di inaccettabile a parer suo. Yoongi gli ha confessato il suo più intimo e nascosto segreto, e lui è rimasto in silenzio, obbligando il minore a dargli la buonanotte e a concludere la telefonata.

È davvero terrorizzato, magari Yoongi ha passato l'intera nottata sveglio come lui; a chiedersi se quello che aveva predetto fosse vero. A chiedersi se Taehyung volesse ancora stare con lui dopo aver scoperto quelle cose. E si sente la persona più spregevole del mondo, non è stato nemmeno capace di rassicurare il corvino, obbligandolo invece a fare tutto da solo.

E in quell'esatto istante, Taehyung si rende conto che deve andare da Yoongi; e scusarsi, chiedergli perdono, diamine, anche inginocchiarsi se necessario. Non vuole e non può permettersi che quei pensieri si insinuino ulteriormente nella mente del più basso.

E così, venti minuti dopo, si ritrova davanti alla porta dell'appartamento di Seokjin e Yoongi. E come sempre, ad aprire la porta è il biondo, che gli rivolge uno sguardo disgustato. Quello sguardo lo fa sentire così piccolo, perchè finalmente si rende conto di che cosa abbia dovuto vivere Seokjin. Taehyung ha immaginato che ci fosse Jimin al posto del nero, come avrebbe potuto non diventare iper-protettivo se avesse dovuto vedere il suo migliore amico vivere un dolore del genere?

"Che ci fai qui?"

E Taehyung non ci pensa prima di inchinarsi davanti al biondo, occhi chiusi, e il cuore che batte a mille.

"Mi dispiace così tanto per quello che ti ho detto. Non ero, e non sarò mai nella posizione di giudicare le tue azioni; sono stato infantile e stupido. Perdonami davvero Seokjin."

"...Suppongo di non poter fare altro dato che piaci a Yoongi."

Il grigio alza immediatamente il viso a quelle parole, guance completamente rosse, occhi sgranati.

"Piaccio a Yoongi?"

Il più alto alza un sopracciglio, poggiandosi alla cornice della porta.

"Non te lo aveva già detto?"

"Sì, ma con lui non si sa mai se è sarcastico."

Seokjin ridacchia leggermente, facendo segno al grigio di entrare.

"È nella sua stanza a studiare, per carità del signore non fare niente di stupido."

Il ragazzo annuisce, muovendosi lentamente verso la stanza del ragazzo mentre il suo cuore batte all'impazzata. Bussa leggermente alla porta, aprendola subito dopo, e ritrovandosi davanti Yoongi che, come sempre, sta leggendo un libro troppo difficile per i comuni mortali.

Sta indossando un enorme pigiama rosa, che lo fa sembrare così fottutamente piccolo, come dello zucchero filato.

"Yoon?"

Il ragazzo si volta verso di lui, e non appena lo vede, un piccolo sorriso compare sul suo volto. Sorriso che scompare immediatamente quando nota le lacrime sul volto del maggiore. Si alza dal letto, avvicinandosi a lui e prendendo una delle sue mani tra le sue.

"Hey Tae, Che succede? Va tutto bene?"

Taehyung intanto continua a piangere disperatamente: come si può fare del male a qualcuno di così carino? Così piccolo e dolce? Chi è il mostro che può davvero fare una cosa del genere senza alcun rimorso?

"I-Io..."

Il più basso lo stringe immediatamente in un abbraccio, facendogli posare la testa sulla sua spalla e portando le braccia intorno alla sua vita.

"Va tutto bene hyung. Non c'è bisogno di piangere, è tutto ok."

La sua voce è così calma e rassicurante che Taehyung si sente davvero un po' meglio, eppure, non riesce a bloccare le lacrime che continuano a scendere veloci sul suo viso, andando a finire sulla morbida stoffa della maglia di Yoongi.

"I-Ieri sera... Tu... M-Mi dispiace."

Yoongi si allontana leggermente dall'abbraccio, alzandogli il viso con una mano e facendo incontrare i loro occhi.

"Stai piangendo per quello hyung? Non c'è alcun bisogno. Guardami: sto bene. È tutto ok, va tutto bene."

Il grigio osserva il piccolo viso di fronte a lui, realizzando che forse la reazione che aveva avuto la sera prima era esattamente ciò che il minore voleva, nessun commento, nessuna parola. Come sempre.

Nonostante ciò, le lacrime non si fermano, le immagini che il suo cervello non smette di offrirgli dalla sera precedente sono ancora ben fisse nella sua testa. E non può fare altro se non piangere.

Yoongi gli offre un sorriso gentile, ritornando nella posizione di qualche secondo prima; e sussurrandogli nell'orecchio dolci parole, provando a fare del suo meglio per rassicurarlo che adesso va tutto bene. Adesso che sono insieme va tutto bene.

Gummy Bear -TaegiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora