19.Fuma con me

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Yoongi sorride felice quando, finalmente, trova una porta da cui non proviene alcun gemito.

Prima di tutto: quanto cazzo è grande la casa di Jackson?

Secondariamente: è possibile che c'è tutta questa gente che ha la forza di scopare? Assurdo.

Apre la porta lentamente e, a ogni centimetro, il suo sorriso si allarga pensando a ciò che da lì a poco potrà finalmente fare. Quando, però, riesce ad entrare all'interno della stanza, il suo cuore salta un battito: ha appena sentito un leggero lamento.

Ti prego Dio, fa' che sia un cagnolino. Fa' che sia una televisione lasciata sotto il letto. Fa' che sia la mia testa che sta immaginando tutto ed in realtà sono già fatto. Tutto ma non che qualcuno stia scopando dentro la stanza.

Tutti quei pensieri si bloccano immediatamente non appena vede la figura di Jungkook rannicchiata in un angolo della stanza dall'altro lato del letto. È senza camicia, le ginocchia strette al petto, ed il suo corpo è mosso dai singhiozzi.

"Hyung?"

La testa del castano si alza di scatto, rendendosi finalmente conto che qualcuno è entrato nella stanza. I suoi occhi sono completamente rossi, e la sua espressione completamente imbarazzata non appena si rende conto che Yoongi lo ha appena beccato a piangere come un bambino.

"Y-Yoongi..."

Il cuore del nero si stringe in una morsa sentendo la voce rotta del maggiore, si avvicina immediatamente all'altro lato della stanza, poggiando una mano sul braccio del più alto.

"Che succede!? Stai male?"

Jungkook scuote la testa, ma subito dopo un singhiozzo esce dalle sue labbra. E chiunque sia stato a fare questo, Yoongi vorrebbe tirargli un calcio nelle palle.

Non sa bene come gestire la situazione, lui e Jungkook si conoscono ancora da pochissimo, nonostante ciò decide di seguire il suo istinto, mettendosi e sedere vicino al castano.

"Vuoi un abbraccio?"

Yoongi non ha capito un cazzo della vita, ma una cosa la sa per certo, alcune persone non vogliono essere disturbate e, soprattutto, toccate mentre sono tristi. E ancora non sa quale delle due sia il castano.

Non appena lo vede annuire, però, ottiene una risposta. E così stringe il corpo del maggiore tra le braccia, mentre questo continua a piangere silenziosamente. Yoongi gli passa una mano tra i capelli, provando a calmarlo al meglio delle sue possibilità.

Rimane in silenzio; finchè il maggiore non deciderà di parlare, lui non chiederà nulla. Non vuole imporsi in alcun modo.

Restano in quella posizione per circa dieci minuti, prima che i singhiozzi di Jungkook scompaiano del tutto. Il minore si allontana dalla stretta, mantenendo ancora la mano tra i capelli castani.

"Ti senti meglio?"

Come risposta riceve solamente un leggero cenno, che però gli permette di tirare un sospiro di sollievo.

"Hyung, non mi dispiace la vista, ma che ne dici di metterti la camicia?"

Jungkook si lascia scappare una leggera risata, prendendo poi la camicia porsagli dal più basso e infilandosela velocemente.

"Mi dispiace per la scenata pietosa."

Yoongi scuote immediatamente la testa, come se il maggiore avesse detto la cazzata più grande del mondo. Cosa che a suo parere, è la realtà.

"Non dire cazzate, stavi solo piangendo. Tutti piangono, non c'è nulla di male nel farlo."

Jungkook annuisce, sorridendo leggermente, mentre prova ad asciugarsi le lacrime dal viso.

"Mi dispiace comunque."

"Vuoi un pugno hyung? Ti ho già detto di non dire cazzate."

Il castano scoppia a ridere: Yoongi gli ricorda tanto un bambino perennemente incazzato.

"Va bene, va bene."

Il nero annuisce, soddisfatto dalla risposta appena ottenuta. Ritornando poi a sedersi al fianco del più alto.

"Vuoi parlarne?"

Jungkook rimane in silenzio per qualche secondo, prima di decidere finalmente di aprire bocca sull'argomento.

"Sono asessuale."

Yoongi si volta verso di lui confuso, poggiando poi la testa sulla sua spalle.

"E io sono pansessuale, non mi sembra una motivazione per piangere."

Il più alto alza gli occhi al cielo scherzosamente, posando anche lui la testa su quella del minore.

"Sai che non è la stessa cosa."

"Lo so."

I due rimangono in silenzio, in lontananza si sente ancora il forte rumore della musica al piano di sotto.

"Nessuno mi vorrà mai."

"Non è vero."

Jungkook si stacca dalla comoda posizione presa, iniziando a gesticolare come se stesse spiegando una cosa ovvia.

"Dimmi chi cazzo vorrebbe una relazione senza sesso!"

Yoongi sorride, quel suo solito sorriso; quello che fa quando sta per esporre dei fatti che gli daranno ovviamente ragione.

"Un sacco di gente. Prima di tutto persone asessuali come te, persone che capiscono la cosa e la accettano tranquillamente. Hobi-hyung una volta ha avuto una relazione con una ragazza asessuale. E poi ci sono quelli come me, non siamo asessuali ma non vogliamo comunque farlo. C'è un fottio di gente hyung, devi solo trovare la persona giusta."

Jungkook storce le labbra, buttandosi drammaticamente a terra.

"Prima sono salito con una ragazza qui per parlare, e lei mi ha tolto la camicia. Non la conoscevo nemmeno da due ore!"

Yoongi alza gli occhi al cielo, stendendosi anche lui al fianco del castano.

"Questo non significa nulla. Cosa dovrebbe pensare una ragazza in mezzo ad una festa se uno prova a rimorchiarla? Andiamo hyung, sei più intelligente di così."

Jungkook si imbroncia, non riuscendo a trovare una risposta efficace che esponga il suo punto.

"Ascoltami, basta trovare la persona giusta. Devi solo avere un po' di pazienza."

"Mi sono rotto le palle di avere pazienza. Ogni volta che mi affezziono ad una ragazza mi lascia non appena scopre della mia asessualità."

"Non erano quelle giuste. Mandale a fanculo e basta hyung. È successo anche a me quando ho detto che non avrei fatto sesso."

Jungkook sospira stanco, portandosi una mano sulla fronte.

"Perchè non vuoi fare sesso?"

Yoongi non risponde, tirando fuori dalla tasca ciò che Namjoon gli aveva dato pochi minuti prima.

"Vuoi fumare?"

Il castano annuisce, sdraiandosi di fianco per vedere il viso del minore. Forse non ha fatto molto, ma lo ha fatto comunque sentire meglio.

"Grazie Yoon."

"Stai zitto e fuma con me."

Gummy Bear -TaegiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora