46.Si è addormentato

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Dopo una dolorosamente lunga cena, durante la quale l'imbarazzo di Jungkook aveva fatto da padrone, la tristezza di Taehyung era stata terribilmente ovvia, e Yoongi era riuscito a malapena a tenere gli occhi aperti pervia della stanchezza provocata dall'attacco di panico; il grigio aveva preso le chiavi della macchina, sperando di fare in tempo a portare il minore a casa prima che si addormentasse sul tavolo di casa sua. Non voleva e non vuole tutt'ora affrontare le ripercussioni portate da un eventuale ansia di Seokjin all'idea che Yoongi non torni a dormire nel loro appartamento.

Cazzo, gli sembra ovvio come tutti i problemi affrontati dal nero non abbiano danneggiato solo lui stesso, ma anche il suo migliore amico. Che sembra essere perennemente preoccupato per il più basso. Si ricorda ancora di quando era uscito per la prima volta con Seokjin, incontro che considerava fondamentale dato che alla fine era stato ciò che lo aveva portato a Yoongi, ma che ricorda con un senso di apprensione per via dei continui messaggi inviati dal biondo al più giovane.

"Yoon, non hai mangiato quasi nulla."

Il nero apre lentamente gli occhi, sistemandosi meglio sul sedile della macchina di Taehyung.

"Non avevo fame."

Il grigio storce il naso, sentendo il senso di colpa e la preoccupazione creare uno strano, terribile, nodo nel suo stomaco. Non può davvero biasimare Seokjin a questo punto.

"Yoongi, sai di dover mangiare."

Il nero sembra davvero troppo stanco per protestare, nonostante ciò sbuffa leggermente, guadagnandosi un ennesimo sguardo preoccupato rivoltogli dal più alto.

"Ero troppo stanco, e poi non c'entra nulla con l'anoressia, non ho evitato di mangiare perchè penso di essere grasso, solo perchè non volevo."

"Non va comunque bene."

Yoongi rimane in silenzio per qualche secondo, aggiustandosi poi sul sedile e chiudendo gli occhi.

"Lasciami dormire in pace."

Certo, ovviamente deve lasciarlo dormire in pace, intanto però lui deve sottoporsi allo stress fisico e mentale dell'idea che Yoongi non abbia mangiato per colpa sua. Cazzo quanto si odia.

Passano dieci minuti prima che Taehyung possa fermarsi davanti al palazzo del nero, voltandosi verso il minore con quello che è a tutti gli effetti un sorriso tirato; vorrebbe solo tornare a casa e piangere fino a non ricordarsi più nulla di tutta la situazione, ma ovviamente, non può farlo, deve occuparsi del casino da lui stesso creato.

E al momento, occuparsi del casino da lui stesso creato, sembra consistere nel portare Yoongi in braccio fino al suo letto; perchè non solo il ragazzo al suo fianco è più che addormentato, sembra anche non voglia svegliarsi in alcun modo. E forse, forse, in questo momento preferisce fare questo piuttosto che tornare a casa; prendere Yoongi in braccio e occuparsi di lui può significare una sola cosa, e cioè avere il privilegio di toccarlo senza che si spaventi di nuovo di lui.

Scende dalla macchina il più velocemente possibile, emozionato alla sola idea di poter stringere al petto il piccolo corpo del suo ragazzo, e non appena apre lo sportello del più basso, il suo sorriso si allarga alla vista del piccolo e tondo viso del suo ragazzo.

Può ancora chiamarlo suo ragazzo. È così bello poterlo dire.

Fa il più delicatamente possibile, prendendo il minore tra le braccia e facendogli posare il viso nell'incavo del suo collo. La pelle soffice e delicata del minore, a contatto con la sua, è come una vera e propria boccata d'aria fresca. Il corpo del nero è così piccolo e delicato che ha quasi paura a stringerlo, gli sembra quasi di aver preso in braccio una bambola di porcellana, tanto bella quanto delicata.

Il dolce odore di menta e zucchero filato del ragazzo è così delicato che quasi non lo sente, ma rimane comunque incredibilmente piacevole, e Taehyung vorrebbe davvero rimanere in quella posizione per il resto della sua vita. Stringerlo a sè e osservare l'espressione rilassata dipinta sul suo volto, tenerlo stretto tra le sue braccia ed essere sicuro che sia sempre protetto, avere la libertà di accarezzare i suoi morbidi capelli corvini, anche di accarezzare le sue guance paffute. Forse, avere il privilegio di stare vicino al minore mentre dorme è la cosa migliore che gli sia mai successa.

Yoongi si muove leggermente nel sonno, borbottando qualche parola incoerente; e quella scena, fa perdere un battito al maggiore, che pensa di non aver mai visto qualcosa di più adorabile e carino di quello. Si sente, davvero, profondamente, ferito. Come può andare avanti con la sua vita dopo aver assistito a cotanta dolcezza? Non può. Vuole vivere per sempre con il dolce calore emanato dal corpo del minore tra le sue braccia, mentre dalle sue labbra escono questi piccoli suoni adorabili.

Entra nel palazzo senza alcun problema, prendendo le chiavi dalla tasca di Yoongi (e no, non ha toccato nulla che non dovesse) e salendo al piano giusto con l'ascensore.

Quando, finalmente (Yoongi è leggero ma Taehyung rimane pur sempre un sollevatore di alette di pollo), la porta viene aperta. Seokjin li guarda per qualche secondo leggermente confuso, aprendosi poi in un piccolo sorriso alla vista di quella scenetta così adorabile.

"Si è addormentato in macchina."

Seokjin annuisce, spostandosi dall'entrata per far passare il grigio.

"Mettilo sul suo letto, poi vado ad aggiustare io il resto."

Il tono di Seokjin è così basso e amorevole che il grigio rimane quasi sorpreso, è raro trovare un amico che si prenda cura di te come il biondo fa con Yoongi.

Taehyung si muove immediatamente verso la stanza da letto, posando il piccolo corpo del minore sul soffice letto e accarezzando per qualche secondo i suoi capelli. È davvero l'uomo più fortunato del mondo ad avere qualcuno come Yoongi al suo fianco.

Si abbassa sul letto per lasciare un leggero bacio sulla sua fronte, godendosi quel breve contatto che spera davvero sarà il primo di tanti altri.

Gummy Bear -TaegiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora