10.Non sei arrabbiato, vero?

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Taehyung sta letteralmente fissando la porta davanti a sè chiedendosi se possa lasciare la stanza di Seokjin e raggiungere i due ragazzi nel piccolo salone della casa.

Non riesce bene a capire che cosa sia successo poco prima, sa solo che non riesce a non pensare allo sguardo terrorizzato di Yoongi.

Il suo petto è stretto dalla preoccupazione per il minore, dall'ansia di non capire che cosa stia succedendo e da un senso di colpa opprimente, si chiede se sia stata la sua stupida impulsività a provocare l'attacco di panico del più basso.

Non riesce, però, a capire che cosa sia stato esattamente; forse la sua sfacciataggine? Le troppe domande? Oppure la mano sulla sua coscia?

Non lo sa, ma Yoongi ha reagito non appena l'ha toccato. E non riesce a stare tranquillo riflettendo su ogni sua singola mossa. É davvero possibile che il nero sia così sensibile al contatto? Forse ha l'afefobia?

Impossibile. Ha visto Seokjin toccarlo innumerevoli volte.

Allora forse è stata davvero la sua sfacciataggine, le troppe domande hanno messo a disagio il minore che alla fine è esploso. Anche questa soluzione gli sembra strana però, ha riempito il minore di domande da quando lo conosce.

Si sente in colpa, ed il fatto che non sappia nemmeno che cosa lo abbia provocato lo fa sentire come un vero idiota.

Che cosa potrebbe essere?

Il grigio si porta la testa tra le mani, cercando disperatamente una risposta. E proprio in quel momento, Seokjin entra nella camera con un'espressione contrariata. Taehyung si alza di scatto dal letto, preoccupato ma anche felice di poter finalmente capire.

La sua felicità, però, viene spazzata via non appena Seokjin si avvicina a lui prendendolo dal colletto.

"Ti avevo detto di non provarci con lui!"

Il più basso è sconvolto, non ha mai visto questo lato del biondo, sembra più che furioso, il suo viso è una maschera di rabbia. Taehyung non si vergogna di ammettere di essere un po' spaventato. Forse ha sottovalutato l'istinto paterno che Seokjin prova verso il minore.

"Io... Io non ci ho provato."

Seokjin lascia il suo colletto, facendosi scappare dalle labbra una leggera risata ironica. Ma che cazzo? Chi diamine è il ragazzo di fronte a lui?

"E la tua mano sulla sua coscia come la spieghi?"

Oh quello. Beh... Taehyung non pensa che quel gesto possa davvero essere interpretato come 'provarci', diamine, la sua idea iniziale era quella di andare ben oltre il semplice contatto a cui aveva dato vita.

"Io... Mi dispiace... È vero, volevo provarci. M-Ma una mano sulla coscia non è nulla Seokjin! Come potevo sapere che avrebbe provocato tutto questo casino?"

Il biondo scuote la testa sconsolato, buttandosi sul letto con tristezza. Taehyung può vedere l'esatto momento in cui la rabbia lascia il suo corpo e viene rimpiazzata da sconforto.

"Lui... Lui stava finalmente meglio."

Il più basso non capisce di cosa stia parlando, ma sente il suo cuore stringersi alle parole del biondo. Si siede sul letto vicino a lui posandogli una mano sulle spalle per confortarlo.

Vorrebbe chiedergli una spiegazione, ma si rende subito conto che non è il momento e, soprattutto, c'è qualcosa di molto più importante che adesso deve domandare.

"Come sta?"

Seokjin non incontra il suo sguardo per rispondere, Taehyung capisce di aver combinato un gran casino anche se non sa come.

Gummy Bear -TaegiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora