Erano passate poco più di 3 ore da quando era uscita dal lavoro.
Matt dopo la doccia aveva cenato svogliatamente, rigirando all'infinito i piselli nel piatto, sempre con il broncio, nemmeno una parola: aveva sfidato la zia arrivando a tavola con l'ipod e le cuffiette, consapevole che per lei quello era off limits. Ma non ci aveva provato alcun gusto, perché lei non lo aveva sgridato: eppure era sicuro che se n'era accorta!
D'altra parte lei faceva del suo meglio per evitare un'altra discussione, un'altra sfuriata, un'altra porta sbattuta, se non altro per la serenità di Greta. Dopo ogni litigata serale, la piccola si svegliava con gli incubi, anzi lo stesso incubo ricorrente: lei sola, in una stanza buia, nessuno che la sentiva, nemmeno se gridava, nessuno che le rispondeva, che l'aiutava ... si svegliava urlando, in un bagno di sudore e lacrime, terrorizzata, urlante e tremante .... e poi che fatica farla riaddormentare, che angoscia sentirla singhiozzare nel sonno, che giornata quella successiva, fatta di nervosismo, malumore, mal di testa ....
No, questa volta non si sarebbe lasciata provocare: aveva fatto del suo meglio per venire incontro ai gusti di Matt, piselli e hamburgher, i suoi preferiti, li aveva cotti mai così morbidi, ma non voleva aspettarsi né un complimento, né un grazie, aveva preso pure il gelato per dessert (un vero lusso per un giorno infrasettimanale), una confezione di quelli preferiti da Matt e una di quelli per Greta, nonostante mancassero ancora parecchi giorni e più bollette al prossimo stipendio ....
Mentre cucinava aveva acceso i cartoni animati per Greta, ma aveva continuato a chiederle dell'asilo, delle sue amichette, dei suoi racconti fantastici, per evitare che si estraniasse troppo dalla realtà attraverso quella scatola dalle immagini in rapido movimento....
E allo stesso tempo pensava a Matt che si faceva la doccia: non sarebbe bastato prenderlo per la gola per farsi perdonare. Ma se ignorare i suoi "capricci" facesse l'effetto opposto a quello sperato?
Mentre cenavano, lui non aveva proferito parola, lei aveva provato con qualche gancio: "È stato proprio un bel tiro quello verso la fine, peccato tu abbia preso il palo, sarebbe stato un goal spettacolare!"
Aveva notato la sua espressione, per un attimo gongolante per il bel complimento, ma subito era tornato il muso duro. Che fatica!
Mentre riassettava, Greta, che voleva aiutarla, stava mettendo sulla tavola le tovagliette della colazione, Matt finiva i compiti (o almeno lo sperava); poi un breve scambio di coccole con la piccola che già iniziava a sbadigliare, mentre la lavava, le metteva il pigiama e la portava a letto ...
Matt si chiuse in bagno mentre lei finiva di leggere la favola della sera.
Mary si avvicinò alla porta del bagno e senza aprirla gli disse, con le lacrime agli occhi "Matt mi dispiace di averti deluso un'altra volta, mi dispiace se non sono perfetta, come mi vorresti, mi spiace se a volte fatico a capirti, ma ti prego, aiutami, parlami. Solo se ti apri, riuscirò ad aiutarti, a farti felice, sono qui per te .... ". Si fermò in ascolto, per un tempo che sembrava infinito....
Dall'altro lato della porta, il ragazzino che ormai aveva finito di prepararsi per la notte e stava per uscire, appena udì la sua voce si irrigidì e strinse i pugni, ma pian piano si rillassò, intuendo che lei non voleva entrare ... Iniziava a sentirsi a disagio per averle tenuto il muso, per non averle parlato, in fondo cos'erano 10 minuti? Sua madre non lo aveva fatto aspettare più di mezz'ora una volta? E non era sempre in ritardo? E disorganizzata, distratta, dimenticava le cose? Quante volte era andato all'allenamento con la divisa sporca perché la mamma non si era ricordata di lavarla in tempo? Anche umida, una volta, perché l'aveva lavata solo la mattina .... e quante volte, quand'era più piccolo aveva dovuto fare allenamento con le scarpe da ginnastica perché lei non gli aveva messo quelle da calcio nella sacca? E il giorno dopo era andato a scuola con le scarpe da calcio perché le altre erano ancora umide, lavate poco prima che si alzasse? Dopo un po' aveva imparato a prepararsi la sacca da solo per evitare problemi....
Ma con la zia no, era sempre di corsa, ma preparava sempre tutto il necessario.... e faceva da mangiare molto meglio di mamma! Gli hamburgher erano buonissimi sta sera! Con mamma erano duri e secchi, o bruciati, o ancora al sangue, bleah! Ma allora perché non era capace di dirle grazie? Perché le rinfacciava sempre ogni minimo errore? Perché non gliene faceva passare neanche una? Perché non si lasciava mai coccolare da lei? Perché nemmeno adesso riusciva ad aprire quella porta e lanciarsi fra le sue braccia e magari lasciarsi andare alle lacrime e dirle quanto gli mancavano i suoi genitori? Ricacciò indietro le lacrime, ma ancora non era pronto a uscire, mentre lei, sentendosi nuovamente sconfitta, dopo più di 5 minuti di interminabile silenzio, tornava a completare le faccende! Solo dopo averla sentita allontanarsi, Matt aveva aperto pian piano la porta e senza farsi sentire (o almeno così credeva) andò ad infiltrarsi a letto, rimuginando fra sé....
Tre ore dopo il ritorno a casa, c'era nuovamente silenzio. Ne approfittò per spiegare all'amica l'accaduto, con un'infinità di messaggini, un botta e risposta ora apprensivo, ora canzonatorio, ora organizzativo, ora consolatorio che per loro due era quasi un rito serale. Jess aveva voluto sapere tutto dello sconosciuto salvatore, anche se Mary non ricordava bene i particolari fisici, da quanto era stata sconvolta; l'aveva rimproverata per non avergli chiesto il numero, per non averle dato il suo, 'mica era un appuntamento! Cosa gli dovevo dire - la ringrazio, vediamoci ancora? - che razza di figura avrei fatto!' 'beh, per esempio - sono ancora sottosopra, e credo di non averla (averti meglio) ringraziato abbastanza, vorrei sdebitarmi, mi chiami ( o chiamami, meglio) al numero .... xché ora devo veramente andare!-' 'sei incorreggibile! Ma dopo la figura che ho fatto, e dopo tutte le parole che mi ha detto! .... avessi sentito che tono, il signorino!' 'Già però ti ha offerto il caffè e ti ha obbligato a calmarti, prima di ridarti le chiavi, no? Si è comportato da vero gentiluomo! Se ti ha aggredito verbalmente è solo perché anche lui era scosso per l'accaduto! Mica gli capiterà tutti i giorni di salvare bellissime fanciulle da morte certa!' 'Bellissima fanciulla io??? Ma se saranno 6 mesi che non vado dal parrucchiere, non ero truccata e vestita con le prime due cose che ho trovato!' 'Che però ti stanno d'incanto! Certo ti ho vista anche meglio, ma ci sono mamme a scuola che invidiano un sacco la tua forma fisica!' 'Beh io non ho avuto figli! Dovrebbero invidiare la tua!'. La conversazione a distanza proseguì per un'ora circa, poi si salutarono, e Mary ebbe finalmente un momento tutto per sé.
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Il valore del Tempo
RomanceChe fareste se improvvisamente la vostra vita fosse stravolta? Se vi trovaste di fronte ad una scelta difficile tra famiglia e amore? E se dopo aver fatto questa scelta tutto diventasse più difficile, più complicato? Mary, credeva di essere felice f...