Di nuovo sera

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A cena Mark non si presentò. Più di qualcuno si chiese perché e dove fosse. Una sola si chiese se era a causa sua.
Cercò però di celare la sua preoccupazione, il suo disagio.

Gocce di sudore imperlavano la sua fronte, i muscoli tesi dallo sforzo, le nocche arrossate, quasi sanguinanti, mentre prendeva a pugni senza sosta il sacco. Da quasi due ore stava nella fitness room dell'hotel. Aveva iniziato riscaldandosi al tapis roulant, mentre c'era ancora qualche ospite: non aveva guardato in faccia nessuno ... troppo preso dai propri pensieri.
Non era abituato a non vederci chiaro, non era nelle sue corde l'incertezza.
Più cercava di riordinare i pensieri, più si trovava ingarbugliato fra di essi.

In fondo al tunnel c'era lei, un dolce miraggio, un'oasi nel deserto ... ma non era sicuro di volerlo percorrere!
Non si era mai tirato indietro davanti ad una bella ragazza che non fosse impegnata, non aveva mai rinunciato ad una relazione di sesso, non si era mai mostrato insicuro con una donna, sapendo subito capire che tipo era e che strategia usare. Ma soprattutto era stato sempre chiaro fin dall'inizio: nessuna storia profonda, nessun legame duraturo, nessun 'per sempre'. Molte sembravano accettare, ma poi pensavano di poterlo cambiare: era allora che lui rompeva la storia, prima che si fossero troppo affezionate, a costo di passare per un bastardo senza cuore.

Ma lei era un'altra storia: sembrava bastare a sé stessa, sembrava non aver bisogno di nessuno, forte e fragile allo stesso tempo, intelligente, determinata, testarda, ma anche capace di essere ragionevole. Ciò che più lo spiazzava, era la sua generosità: verso i suoi nipoti, verso Hans, verso il suo capo e in un certo senso anche verso le colleghe! Non conosceva nessuno che avrebbe fatto quello che continuava a fare lei, senza un minimo di tornaconto ... più la conosceva e più la riteneva capace di questo e di chissà cos'altro.

Meno la capiva, più lo attirava, come una calamita potentissima, come il canto delle sirene.
Ma allo stesso tempo la temeva ... lei era superiore. Che cosa poteva darle? Sesso? Certo, magari il migliore che lei avesse mai sperimentato: ma le sarebbe bastato?
Alla sua amica si, non ne aveva dubbi! Ma lei ... di certo non poteva darle una relazione duratura, non era cosa da lui, non ne aveva più voluto sapere dopo Elizabeth, forse non ne era nemmeno capace!
Si sentiva inadeguato nei suoi confronti, non abbastanza ... solo una donna gli aveva fatto quell'effetto, dopo sua madre: Elizabeth!

Ma lei non era Elizabeth.
E non solo perché aveva due nipoti che dipendevano da lei!
Era imprevedibile, profonda nei pensieri, ma pragmatica nelle azioni.
Semplice ... dannatamente semplice, eppure, per nulla scontata!
E bella! No, anzi! Era ... era ... di una bellezza straordinaria, naturale, senza chirurgia plastica, senza bisogno di tacchi a spillo e abiti succinti, anche quando non era truccata, anche quando era stanca e con le occhiaie ...
Nulla da spartire con molte delle ragazze che si faceva da qualche anno a questa parte ... al mattino, senza trucco non riusciva nemmeno più a capire perché ci avesse provato!

La sua bellezza, invece, era così pura ed eterea, come se tutto il bello che c'è nel mondo venisse da lei, che con magnanimità lo condivideva.
Non per questo però non mancava di stimolare certi suoi istinti, risposte animali dettate dagli ormoni, che a fatica teneva a bada, o cercava di celare!
Lo sorprendeva il fatto che lei sembrasse non essere consapevole del suo aspetto, come se non avesse ricevuto abbastanza complimenti dal genere maschile, o come se sua madre non fosse stata orgogliosa della sua bambina, o come se qualcuno le avesse insegnato che non era una qualità positiva ...
Non sembrava nemmeno consapevole di cosa scatenava in lui: fin dalla prima volta che si erano incontrati ... o meglio scontrati, il suo corpo aveva reagito esplicitamente, ma era riuscito a mascherarlo con il suo modo di fare rude e freddo. Ora però l'aveva lasciata avvicinare troppo, si era fidato di lei e lei ... ,?
No, no! era troppo intelligente per lasciarsi sedurre da un tipo come Alex! Oppure no?
Intanto continuava a tirare pugni ... pungi come un'ape, vola come una farfalla ... ma quando mai! Paralizzato nella mente!

Con la coda dell'occhio vide un'ombra sullo specchio della porta e istintivamente si girò incontrando lo sguardo di Mary.
Subito tornò a dare pugni al suo sacco, arrabbiato con sé stesso: pareva che l'avesse evocata col pensiero!
Come se non fosse già abbastanza confuso quando lei era lontana!
Ora era qui!
Non poteva restare solo nemmeno qui?
Perché quella donna lo perseguitava o con la sua presenza o insinuandosi nei suoi pensieri? Ormai era un'ossessione!

"Stai guardando qualcosa di interessante?"
La stuzzicò, per dissimulare il suo disappunto.
Lei arrossì, lo sguardo a terra, balbettando qualcosa ...
Eccola di nuovo: era una donna adulta, aveva avuto almeno un fidanzato e arrossiva e si imbarazzava per una battutina appena allusiva, come una quattordicenne alla prima cotta! Non se lo sarebbe mai aspettato!
Ora si sentiva un verme per averla messa in difficoltà ... ma forse era meglio così, almeno si sarebbe tenuta a distanza!
"Quelli della protezione civile ci aspettano nella sala grande, devono comunicarci qualcosa. Maria mi ha detto che avrei potuto trovarti qui."
Lui sorrise, ironico "Beh, dovranno aspettare!" rispose aspro.
"Ce l'hai con me? Mi spieghi cosa ti ho fatto?"
Le si avvicinò, serio, minaccioso, silenzioso; lei indietreggiò, fino ad appoggiarsi alla parete, ma sostenne il suo sguardo. Con lui era sempre così, un tira e molla, un momento gentile, un momento scontroso: ma ora lei voleva chiarezza! A chi aveva rivelato i segreti della sua vita? Chi era quello che si era confidato con lei?Che fine aveva l'uomo che le stava davanti?
Se aveva qualcosa da dirle, ora non poteva tirarsi indietro!

I loro volti così vicini, occhi negli occhi, sentivano reciprocamente il calore dei loro respiri, i loro cuori battevano veloci:
'Che cazzo vuole fare adesso?' pensò lei.
'Sarebbe così facile baciarla' pensò lui. Invece le sussurrò aspro, vicino all'orecchio: "Non tutto ruota intorno a te, fattene una ragione!". Si staccò da lei, proseguendo verso il corridoio "dovranno aspettare il tempo di una doccia!" continuò senza voltarsi!

'Stronzo, borioso, maleducato! Ma chi ti credi .... ! Bipolare che non sei altro!' pensò lei, tornando a respirare, accorgendosi solo ora del ritmo frenetico del suo cuore. Ma perché aveva reagito così? Non era stato come nella neve, lui non le aveva risvegliato remoti terrorizzanti pensieri, non l'aveva intimorita ... ma perché il fiato corto? Perché il cuore le martellava in petto? Che cosa si aspettava che lui facesse? Che cosa desiderava che lui facesse? In questo momento desiderava che sparisse, immediatamente, per sempre dalla sua vita! Un incidente di percorso, da dimenticare!

'Stavo per cascarci, merda! Devo starle lontano ... non sono più io quando le sono vicino, non mi controllo più!
Almeno adesso non mi sopporta, mi starà lontana lei! Le ho aperto il mio cuore, l'ho lasciata avvicinare troppo ... ma lei non ne ha approfittato.
Conosco ragazze che ci si sarebbero tuffate, per farmi sentire il loro malato, nelle mani della caritatevole infermiera, da cui dovrebbe dipendere la salute e la felicità ... altre che potrebbero sfruttare le mie debolezze per rendermi loro schiavo ...
Lei è rimasta lì, sul bordo del baratro, senza giudicarmi, senza scappare, senza entrare, come se avesse rispetto del mio passato, del mio dolore.
Più rispetto di quel che ho io per me stesso!
Ma quand'è che sono diventato così freddo e insensibile? Quand'è che ho perso me stesso, la mia fede?
Le parole che dico, sembrano pronunciate da un altro. Le mie emozioni, i miei sentimenti, dove sono? Non sento più nulla, sono paralizzato!

When did I become so numb?
When did I lose myself?
All the words that leave my tongue
Feel like they came from someone else
I'm paralyzed
Where are my feelings?
I no longer feel things
I know I should
I'm paralyzed
Where is the real me?
I'm lost and it kills me
Inside
I'm paralyzed

Se c'è una cosa che mi è chiara, è che lei merita qualcuno di meglio di me! Spero che quel Bryan del bar la sappia rendere felice!'

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