Flashback.2

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Entrando nell'ufficio non si aspettava quello che stava vedendo.

Dopo quella notte l'aveva evitata in tutti i modi: non l'aveva chiamata, né contattata via mail, non l'aveva cercata nemmeno per motivi di lavoro, rivolgendesi direttamente al suo capo, costringendosi a non nominarla.

Dio solo sa quanto avrebbe voluto farlo!
Ma non era giusto!
Non erano fatti per stare insieme.
Lei aveva la sua vita, i suoi impegni, i suoi nipoti, il suo lavoro ...

Lui cosa aveva da offrirle? Una collezione di relazioni sterili di sentimenti, animate solo dalla lussuria?
Bella vita, belle auto, palestra e movida, regali costosi?
Non sembravano interessarle. Dopo un po' si sarebbe stufata di lui e lui non avrebbe saputo come renderla felice!

No, non meritava altre sofferenze! Non meritava uno come lui!

Si era costretto ad uscire con altre ragazze, ma non era riuscito a combinare un gran che ... aveva perso l'interesse e la capacità di sedurre, e anche quando gli era andata bene la prima fase, sotto le lenzuola si era rivelato un fallimento!

Usciva spesso con il suo amico Simon, che lo vedeva strano: "Ehi amico! Che ti succede? Sei malato? Non ti ho mai visto così giù! Non sarà che sei innanorato?"
"Innamorato? Io?" No, non poteva! Non doveva! Non doveva pensarlo, non doveva nemmeno confidarlo all'amico, parlarne avrebbe reso quel sentimento reale!

"È per quella Giulia?"
"Giulia?" Fece Mark spaesato
"Si, Giulia, la modella! Oh avanti, non fare finta di nulla con me! E da quando ti sei lasciato con lei, in quel week end su in montagna che stai così ... ma non ho capito il perché, avanti spara!"

Mark non avrebbe voluto mentirgli, ma era più comodo lasciargli credere quello.
"Aveva un servizio, non mi ricordo più dove, poi ci sarebbe stato Amsterdam, una sfilata, Tokyo, Berlino, New York, party e jet set ... non saremmo riusciti a conciliare una relazione con i nostri due lavori. O io o lei avremmo dovuto rinunciare alla nostra vita ... probabilmente non ci credevamo abbastanza nel nostro rapporto!" Quello  che aveva detto non era proprio diverso dalla realtà.

"Già, ma non ti ho mai visto reagire così dopo una rottura! O era una tigre a letto o sei veramente cotto! O entrambe!" Disse Simon facendogli l'occhiolino e bevendo un altro sorso della sua birra.

Con una smorfia e un cenno della mano, Mark gli fece capire che non voleva continuare il discorso. Bevve anche lui un sorso della sua birra.

"Invece volevo chiederti un consiglio, per il lavoro: non so come muovermi in una situazione delicata."
"Spara!"

"Un mio cliente ha una dipendente, che si è laureata dopo l'assunzione: nel suo fascicolo c'è il certificato di laurea, ma lui non ne sa nulla, non ha mai adeguato il suo stipendio e credo che lei non l'abbia fatto con dolo. Non ha denunciato ai sindacati il fatto e non intende farlo. Dovrei consigliare al mio cliente di regolarizzare la posizione della dipendente, pagandole gli arretrati, ma non è periodo! È mio cliente perché è vicino alla crisi e questa cosa lo affosserebbe."

"Già, è una situazione spinosa. Ma se fa lui la prima mossa, forse ne viene fuori meno malconcio. Deve conciliare. Mi spiego: calcola il dovuto, da subito adegua lo stipendio e per gli arretrati, può pagarglieli in rate, dilazionando la prima fra 3 mesi. A lei conviene accettare, perché, in alternativa, di fronte a un suo rifiuto, lui potrebbe usare la scappatoia della cassa integrazione."

"Quella sarebbe la disfatta di entrambi!"

"C'è solo da augurarsi che lei non abbia un bravo avvocato e un altro lavoro su cui contare nel frattempo."

Mark lo guardò serio, prese la sua birra e ne bevve un lungo sorso riflettendo.
Avrebbe dovuto tornare nel suo ufficio ... oppure convocare il suo cliente ...
Ma il buco che usava come sede era poco accogliente: divideva gli spazi con un ex compagno del liceo, che aveva una ditta di software. L'ingresso era sempre ingombro di scatoloni, nell'open space un campionario di nerd, smanettoni dall'abbigliamento poco professionale e dai discorsi in codice binario, creavano un'aura inadatta all'accoglienza che si prefiggeva di riservare ai suoi clienti.

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