Tempo da lupi

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A causa della bufera i cellulari non  prendevano: Mary non aveva più notizie di Jessy e dei ragazzi.
La protezione civile aveva saputo di due assenti, un uomo e una donna, dall'hotel Chalet Bianco e due ospiti in più, che avevano dichiarato di essere arrivati proprio da là, all'hotel Centrale, le identità dichiarate attraverso i gestori corrispondevano. Purtroppo le comunicazioni funzionavano a singhiozzo.

Mary era ancora in piedi, a sfidare Mark, quando la porta si aprì ed entrò il dottore, seguito dal capo della protezione civile.
"Allora a che punto siamo?"
"Ho due squadre all'opera, una sta spostando le bestie del vecchio Jeff, il tetto della stalla è crollato, ha perso tre capi, per lui è una grande perdita già così! L'altra squadra sta liberando la strada a nord. Quando avremo raggiunto la giovane Doson la portiamo qui?"
"Se non ha già partorito, vorrei darle un'occhiata! Ma forse è meglio che vada io da lei, non vorrei che partorisse per strada! Tenetemi aggiornato. Non c'è nessuno dei tuoi libero?"
"Al momento no! Ti ci accompagnerò io."
"Non è per quello! Mi preoccupano le condizioni di Hans Herbert: avrei dovuto portargli l'antibiotico oggi, ma non sono arrivato in tempo! Ora la strada è bloccata. Non ho voluto allarmare Maria, ma credo che la situazione sia seria. Ero passato qui per i due ospiti dello Chalet Bianco, oltre che accertarmi delle loro condizioni, magari riesco ad avere notizie ..."
"Credo siano quelli ..." il capo della protezione civile li additò e si diressero verso di loro.

La tensione fra i due turisti era palpabile. Dopo le ovvie presentazioni il medico si assicurò che stessero entrambi bene, il capo si fece raccontare la dinamica. "È stata una fortuna che lei, sig. Cooper, fosse nei paraggi, altrimenti avremmo una dispersa e nessun a idea di dove cercarla! Lei è pratico della zona?"
"Frequento questa località fin da bambino, l'ho esplorata in lungo e in largo in tutte le stagioni." "Bene, meglio così!".
Il medico non riuscì ad avere informazioni sul sig. Herbert, purtroppo.
Mary notò sguardi poco amichevoli fra lui e Mark, come se non fosse la prima volta che si incrociavano ... a guardarli bene potevano essere quasi coetanei ... forse fra loro c'erano dei trascorsi!
"Mi sono spiegato?!" il capo della protezione civile la stava guardando e di sicuro le aveva parlato, ma lei era persa in altro ...
"Scusi, non ho sentito ... " arrossì Mary, mentre Mark assumeva un'espressione che non celava il suo disappunto e il fatto che dava per scontato che lei si fosse distratta!
"Ho detto che ritengo superfluo ricordarvi che c'è una bufera in atto, che ogni vostro tentativo di muovervi da qui può essere considerato un gesto di irragionevole imprudenza tanto da impegnare ulteriormente le forze dell'ordine e poter essere punito per legge, tipo 'procurato allarme' o roba simile. Chiaro?"
"Chiaro!"
Chiaro come una sberla in faccia, chiaro come un pugno nello stomaco, chiaro come una doccia fredda, chiaro come tutti e tre insieme, pensò Mary! Ecco, era fregata! La soddisfazione dipinta nella faccia di Mark era direttamente proporzionale alla disperazione evidente della propria. Si lasciò cadere pesantemente nella sedia, attirando l'attenzione del medico: "Tutto bene? Cosa si sente?"
"Tutto bene! Fisicamente almeno!" "Sicura?" riprese lui.
"Certo! È solo il suo ego ferito! Non vuole ammettere di avere torto marcio!" rispose Mark per lei, meritandosi un'occhiata carica di odio! Lui la ignorò, rivolgendosi al dottore "Vieni, Alex, ti offro qualcosa di forte! Lasciamo alla signora un po' di privacy per sbollire!". Odioso e presuntuoso come il suo solito!

Accompagnò il medico, poco convinto, verso il bancone del bar e dopo aver ordinato parlarono sommessamente:
"Ti ho sentito parlare preoccupato del vecchio Hans, c'è qualche problema?" "Dovresti sapere che esiste il segreto professionale e la privacy, non ti dirò nulla!"
"Avanti non fare il bambino! Sai che se c'è qualcuno che può arrivare là con questo tempo, ora che sono tutti impegnati, quello sono io!"
"E va bene! Anche se non puoi fare nulla! Credo abbia una grave infezione, l'antibiotico che ha assunto finora per bocca, non ha fatto effetto, dovrei somministrargliene uno per vena o intramuscolo, accertarmi delle sue condizioni, idratarlo ... Maria con la sua artrosi e le mani non più ferme, non potrebbe aiutarlo, se anche avesse i farmaci, Ingrid sviene alla vista del sangue, Jacob è qui con la protezione civile e gli altri su cui si può contare su all'hotel non sanno da che parte si tiene una siringa!"
"La situazione è così grave?"
"Domani mattina potrebbe essere tardi!"
"Lo sai che il vecchio non si lascerebbe toccare da me neanche morto, ma dammi quindici minuti e vedo cosa posso fare! Tu intanto prepara il materiale!"
"Ma ..."
Il dr. Milton lo guardò interdetto, pensando se stava dicendo sul serio: ma si fidò e uscì in direzione dell'ambatorio.

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