L'ora della festa

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Tornò poco dopo, accompagnata da Ingrid, che portava un tessuto rosso, satinato cangiante.

"Ragazzi, se volete potete scendere. Basta che vi comportiate bene e non creiate disturbo".
I tre ragazzini non se lo fecero ripetere due volte.

Che cosa aveva in mente ora Jessy?
"Mary, che aspetti? Ingrid ha portato questo per te, indossalo, dai! Non vorrai fare tardi!"
Ingrid, appoggiò una stoffa nera sul letto e prese il vestito dalle spalline, scoprendo una meraviglia di abito da sera, dal corpetto aderente, che sotto la vita diventava svasato.

"Che spettacolo ..." sfuggì dalle labbra di Mary.
"È il tuo spettacolo! Tu sarai uno spettacolo!", disse Jessy.
"Io, non posso ... non è il mio genere, io non ..."
"Mary, era di mia sorella, ma io non ci entro proprio. So che lei apprezzerebbe!"
"Ingrid, io non ..."
"Mary, ora basta! Vai a cambiarti!" Tagliò corto Jessy "Farai un figurone, lo impressionerai di sicuro!"

"Ma chi dovrei impressionare?"
"Mark! Lo hanno capito tutti ormai ..." riprese Ingrid.
"O, bene! Allora non c'è nessun problema, dai qui! Tanto se n'è già andato sta mattina!" disse Mary sarcastica, prendendo il vestito e si spostò in bagno per cambiarsi, mentre le altre due si guardarono perplesse, alzando le spalle, come se non fossero convinte della cosa.

"Allora Ingrid, chi sarà il tuo cavaliere sta sera?"
"In realtà non gliel'ho chiesto, ma sono sicura che Alex lo farà volentieri!"
"Alex? Non è un po' troppo grande per te?"
"Beh, sai, se il sentimento è sincero, l'età non conta!"
Sentimento? ... oddio, la cosa era veramente seria!

"Ma sei sicura che lui ricambi? Giurerei di averlo visto flirtare con un paio di turiste in ambulatorio, l'altro giorno ..." riprese Jessy con finta noncuranza ...
"Di certo ti sbagli! Lui non è quel tipo di uomo! Me l'ha già fatto capire tante volte che per me andrebbe in capo al mondo, che ci tiene! Solo che ancora non vuole renderlo pubblico per paura di come potrebbero ferirmi le malelingue!"

Ingrid aveva alzato il tono di una ottava, segno che si stava arrabbiando.
"Ok, scusa, non ti scaldare! Però, ricorda ... in giro ci sono uomini attenti solo al proprio tornaconto, che se ne fregano dei sentimenti altrui! Scegli con attenzione a chi affidare il tuo cuore! Con loro, certo, ti puoi divertire, ma non aspettarti nulla di più!"
Ingrid non rispose, come se la cosa non fosse indirizzata a lei.

Mary, uscendo dal bagno invece lo sentiva come un avvertimento adatto alla propria situazione!

"Mi date una mano con la zip?"
"Oh, merda! Mary! Sei uno schianto!" Jessy a volte non aveva mezzi termini.
"Ma non credo che scenderò così: cioè è troppo scollato, mi sento nuda, poi senza maniche! Domani avrò la polmonite!"

"Ecco perché ho portato questa" Ingrid di nuovo sorridente le porse l'altro tessuto, una stola nera lucida apparentemente leggera, ma che sulla pelle le diede subito la sensazione di calore.

L'aiutarono ad indossarla, fermandola sulla schiena con un nodo morbido.
"Ora passiamo al trucco!"

In men che non si dica, Jessy si truccò alla perfezione, sembrava un'attrice! Passò a Mary, che voleva solo un trucco leggero e l'accontentò, sottolineando i suoi occhi con ombretto e matita, e con un leggero gloss sulle labbra.

Poi, visto che c'era, si occupò anche di Ingrid: ora, se qualcuno l'avesse finora messo in dubbio, non sembrava più una bambina, ma una donna pronta a rendere felice il fortunato uomo a cui avrebbe donato il suo cuore.

Non era previsto, ma se avessero dovuto eleggere una miss per la serata, i giudici sarebbero stati messi a dura prova!

Il buffet era già servito quando scesero insieme: fecero girare la testa a tutti i presenti. Maria guardò orgogliosa la sua bambina, che tanto più bambina non era, sperando che il destino le riservasse la felicità che Elizabeth non era riuscita a godere!

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