Flashback

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Quasi due mesi dopo ....

Mancava poco a Natale.

Un forte mal di testa la svegliò: riuscì a vedere il lieve bagliore rosso della radiosveglia, ma non a distinguere i numeri.
Avvertì un rumore ritmico, che non conosceva.

Di nuovo buio.

Spezzoni di sogni si mescolavano ai ricordi: la stoffa satinata rossa, un ballo coinvolgente, un bacio mozzafiato ... la busta contenente un foglio, le parole fredde ... la sua vita nuovamente sconvolta, anche se da fuori nessuno lo aveva capito, solo Jessy e Bryan ... Sam, aiutami tu ....

Buio ....

Ancora quelle fitte alla testa, tentò di aprire gli occhi: vertigini e un senso di nausea l'avvolsero.
Cos'era? Si stava ammalando? O era la disperazione che la stava consumando poco a poco? Sam ....

Non aveva più uno scopo: non aveva nemmeno decorato la casa per Natale: l'albero avvolto nel cellophane, gli scatoloni ancora chiusi, sembravano aspettarla tutte le mattine, quando alzandosi mezza assonnata, dopo aver dormito male un'altra notte, ci inciampava sopra ... quasi fossero vivi, quasi volessero ricordarle che era ora di scuotersi.

Qualcuno le aveva detto recentemente: "Sei in ritardo?" ... ma chi era? A cosa si riferiva?
I regali .... non ci aveva pensato ... non aveva voglia di fare shopping ... anche se gli abiti che aveva non le calzavano più come prima ...
Ancora quel rumore, ritmico, sordo .... e buio!

Cosa avrebbe regalato ai nipoti? Greta desiderava tanto la casa delle Barbie, mentre Matt le aveva chiesto una felpa, del suo gruppo k-pop preferito ... li aveva comprati ... no ... li aveva ordinati su internet, ma non erano ancora arrivati ... forse oggi ... Sam aiutami tu, Sam cosa devo fare!

Ne avevano parlato quel giorno rientrando dalla montagna, aveva iniziato Jessy:
"Hai la faccia di una bimba che ha visto Babbo Natale che porta i regali! - e a bassa voce - E ne è rimasta delusa!"

"Ah, si? A proposito ... avete già pensato a cosa chiedere a Babbo Natale?", cambiando subito discorso.
E lei cosa avrebbe chiesto? Una cosa sola ... se solo fosse stato così facile!

Buio! Ma cosa le succedeva? Perché non riusciva a svegliarsi?

Ancora quel rumore ... sembrava un ronzio, ripetitivo, sordo, costante, non lo riconosceva come parte dei rumori della sua casa...
Ancora vertigini, mal di testa e nausea ... tentò di alzarsi, anche se non si sentiva ancora del tutto sveglia, ma non ci riuscì ...

Qualcosa la tratteneva, come se fosse ancorata al letto ... come se ci fosse qualcosa che la schiacciava ... c'era qualcosa che la schiacciava ... c'era qualcuno che la schiacciava!

La consapevolezza che ci fosse qualcuno nel suo letto diede uno scossone ai suoi sensi, si svegliò all'istante: ma chi era? Era dietro di lei, il braccio pesantemente appoggiato alla sua vita, col corpo adagiato al suo, una gamba sopra le sue, le ostacolava i movimenti, dal suo respiro - ora aveva capito cos'era quel rumore - capiva che dormiva ....
Chi era?

Era sicuramente un uomo, su questo non c'erano dubbi: i muscoli, il suo petto nudo, lo percepiva negli spazi che il proprio top non copriva ... e poi le gambe, leggermente pelose, che sfioravano per tutta la lunghezza le proprie, e più su ... Istintivamente allontanò da lui il bacino e mosse una mano per verificare ... lei indossava top e slip ... forse non era successo niente, forse non avevano fatto niente ... ma forse non voleva dire nulla ...

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