How it all started: Harry

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Sei una corvonero. 5° anno. Secondo molti sei la ragazza più intelligente della scuola. Hai il massimo in tutte le materie, hai letto tutti i libri in biblioteca, due volte, hai inventato parecchi incantesimi. Insomma, sei una specie di genio, e tutta la scuola ne è al corrente. Molti ti trovano una so-tutto-io, pochi ti sopportano, praticamente a nessuno piace passare del tempo con te, non che ti dispiaccia. Ti trovi meglio coi libri che con le persona. Ti si potrebbe definire un "asociale", ma tu preferisci definirti una "antistupidi". Sei la migliore e ne sei consapevole, e questo ti porta ad essere leggermente, ma poi mica tanto, arrogante. Dubiti che gli altri possano avere buone idee e ti viene difficile credere che il loro livello di intelligenza superi quello di una lumaca carnivora.

Il Professor Piton ti ha voluto incontrare nel suo ufficio e tu non hai la minima idea del perché. Toc toc, bussi. «Entra pure, t/n.»dice una voce dall'interno che riconosci essere il professore. Apri la porta. Lo scenario che vedi ti lascia decisamente confusa. Il professore è seduto alla sua scrivania e davanti ad essa ci sono due sedie. Una è vuota e sull'altra è seduto niente di meno che il Prescelto, Harry Potter.
Appena hai aperto la porta si è girato a guardarti e ti ha rivolto un sorriso imbarazzato. «Siediti pure.»ti dice Piton. Tu annuisci e ti siedi sulla sedia libera. «Hey.»ti fa Harry«Giorno, Prescelto.»replichi. Lui abbassa lo sguardo. «Signorina t/c immagino si starà chiedendo perché l'ho convocata qui insieme al signor Potter.»dice Piton«Si, in effetti mi piacerebbe saperlo.»replichi infastidita. «Vedi, il signor Potter è un assoluto incapace in pozioni, e se fosse per me non mi farei scrupoli a bocciarlo, ma Silente ci tiene che lui continui a studiare. Quindi, al fine di permettere al signor Potter di passare l'anno, voglio che tu gli faccia ripetizioni in vista di un esame che determinerà il superamento o meno dell'anno.»spiega. «Come?! Cioè io dovrei fargli ripetizioni...?!»esclami incredula. «Si, è quello che ho appena detto.»replica alzando gli occhi al cielo. «Ma...» «Non ribattere. È un ordine del preside, non puoi rifiutarti.»dice interrompendoti. «E va bene. Darò ripetizioni al Prescelto.»acconsenti alzando gli occhi al cielo. «Grazie t/n!»esclama Harry sorridendoti«Non ringraziarmi, non ho avuto scelta.»replichi.
«Vi consiglio di saltare i convenevoli. Avete solo un mese per ripassare l'intero programma dell'anno. Anzi, considerando il livello del signor Potter, per rifare l'intero programma.»dice Piton«Un mese per fare l'intero programma?! Sono brava, ma non faccio miracoli!»esclami. «Ti conviene farli, perché se il signor Potter non passa l'esame questo si ripercuoterà anche sul TUO voto in pozioni.»dice. Quelle parole ti congelano. Se Harry non passa l'esame Piton di abbasserà il voto?! «C-Come...?»balbetti. «Andate, non ho altro tempo da perdere.»dice burbero cacciandovi.
Tu e Harry uscite dall'ufficio. «Allora...quando ci incontriamo?»chiede mentre camminate. «Tutti i giorni per più ore al giorno. Devi assolutamente passare quell'esame perché se tu non passi e Piton mi abbassa il voto Tu-Sai-Chi sarà solo l'ultimo dei tuoi problemi!»minacci puntandogli contro il dito. Lui deglutisce spaventato. «Allora facciamo tutti i giorni dalle 5 alle 7?»azzarda«OK. Ci vediamo domani in biblioteca. Arriva puntuale.»dici. Alzi i tacchi e te ne vai, senza guardarti indietro.

Il giorno dopo ti incontri con Harry in biblioteca. Sorprendente quando arrivi lui è già lì. «Sei in anticipo. Non l'avrei mai detto.»dici sedendoti accanto a lui. «Si, non volevo mettere a prova la pazienza della mia insegnante fin da subito. Basta già la mia conoscenza di pozioni a farti perdere le staffe.»dice. Alzi gli occhi al cielo. «Piantala di fare il cretino e vai a pagina 15.»dici tirando fuori il libro. Lui lo apre. «Pozione Pepata? Ma questa la fanno i primini!»esclama«Beh, guardando i tuoi voti direi che siamo al livello dei primini.»replichi«Toglimi una curiosità, ma tu sei sempre così simpatica?»chiede«Con chi mi fa perdere tempo si. Ora forza, leggiamo.»dici indicando col dito l'inizio della pagina. «Come vuoi, maestra.»dice sorridendo. Lo guardi di sbieco, poi vi mettere a leggere.

È passata circa un'ora e Harry ha fatto qualche progresso. «Quindi devo aggiungere l'asfodelo in polvere dopo aver mischiato tre volte in senso orario e tre in senso antiorario...giusto?»chiede cercando di ricordare quello che avete studiato fin'ora. «Si.»confermi. Sorride«Pozioni non è mai stata così facile! Sei davvero un'esperta in miracoli!»esclama«Chiamami come vuoi, ma abbiamo ancora molta strada da fare. Ora facciamo una piccola pausa e poi...oh!»mentre cercavi di tirare fuori una pergamena hai fatto cadere il libro per terra. «Lascia, faccio io.»dice chinandosi per raccorglierlo. Lo prende e lo rimette sul tavolo.
«Wow...! T/n l'hai scritto tu?»chiede indicando delle note sui margini. «Si, e allora? Mi diverto a inventare incantesimi, è un problema?»esclami chiudendo il libro. «Affatto! È...fantastico! Avevo sentito dire che eri intelligente ma non pensavo al punto di inventare incantesimi tutti tuoi.»dice. «Si, beh, non è niente di che.»replichi. «Scherzi? È molto invece! Sei un genio...!»esclama senza fiato. «Shh! Abbassa la voce o la Pince ci caccerà!»lo ammonisci«Scusa. È solo che...perché non dici a nessuno che inventi incantesimi? Quelli che ho visto prima sembravano molto utili. Se non sbaglio uno permetteva di creare una sorta di clone.» «Estensione extracorporea. Il clone è tangibile, un'estensione extracorporea è solo un'illusione.»lo correggi«Si, giusto. Perché non condividi col mondo questo incantesimo?»chiede. «È in fase sperimentale...non so se funziona...» «Funzionerà sicuramente! Sei un genio dopotutto!»dice sorridendo. Sorridi a tua volta. «Non ti ho mai vista sorridere. Dovresti farlo più spesso.»dice guardandoti. «Beh, sorridere non mi farà prendere voti migliori. E poi, non è che sia proprio la persona più popolare della scuola.»dici abbassando lo sguardo. «Potresti, se mostrassi a tutti quanto sei fantastica.»dice prendendoti la mano. Alzi lo sguardo su di lui, che ti guarda sorridendo. I vostri sguardi si incrociano. Restate a guardarvi per qualche istante negli occhi, poi ti schiarsci la gola e torni a guardare il libro. «Pausa finita.»dici togliendo la mano. «Si...»vi rimettere a studiare.

È arrivato il giorno dell'esame. Stai camminando avanti e indietro fuori dalla porta torcendoti le mani nervosamente. Sei preoccupata che Harry non passi, e non solo perché abbasserebbe la tua media perfetta. Nell'ultimo mese avete passato ogni giorno insieme e ti sei affezionata a lui. Si può dire che siete diventati amici in un certo senso.
La porta si apre di colpo e Harry corre fuori. «Allora? Com'è andata? Sei passato? Sei mi hai abbassato la media giuro che...»dici alla velocità della luce. Lui ti interrompe abbracciandoti e sollevandoti. «Harry...!» «Grazie! Grazie! Grazie! Grazie!»esclama. Ti mette giù e ti piazza un bacio sulla guancia. Diventi rossa pomodoro. Quando si rende conto di ciò che ha fatto arrossisce a sua volta. «Scusa io...» «Non fa niente. Allora? Immagino sia andata bene.»dici sorridendo«Si! Ho preso 90 su 100! Mai fatto un compito tanto perfetto! Ed è tutto merito tuo!»esclama al settimo cielo. «Certo, se tu credi che 90 su 100 sia perfetto...comunque sono felice per te Harry! Soprattutto sono felice che la mia media resti perfettamente perfetta.»dici. Ride. «E io sono felice che tu non mi abbia ucciso.»γi sorridete. «Andiamo a festeggiare! Beviamo una burrobirra nella Stanza delle Necessità!»esclama afferrandoti la mano. «Oh...mi piacerebbe ma...non sono una ragazza da compagnia. Preferisco stare alla larga dagli assemblamenti di homo erectus.»dici. Lui arrossice ancora di più. «Io...em...indendevo solo noi.»rettifica. «Oh...allora ci sto.»dici sorridendo. Sorride a sua volta, poi andate nella Stanza delle Necessità, senza accorgervene, mano nella mano.

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