How it all started: George

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Sei una tassorosso, 6° anno. Sei considerata una santa da praticamente tutta la scuola. Alla maggior parte delle persone piaci appunto per questo, ma c'è qualcuno che ti trova insopportabile, cof cof serpeverdi cof cof. Sei molto empatica e ti piace aiutare il prossimo, infatti nel tempo libero aiuti in infermeria. Ami la vita e vuoi viverla appieno e vuoi aiutare gli altri a vivere come hanno sempre voluto. Le persone vengono sempre da te quando hanno bisogno di un consiglio e tu sei felice di aiutarle. Nonostante ami essere circondata dalle persone a volte hai anche bisogno del tuo spazio. Spesso vai nel folto della foresta, o nella Stanza delle Necessità, o ovunque sia deserto, e balli, canti, sogni ad occhi aperti. È il tuo modo per essere sempre così felice. Quando qualcosa non va tu ti metti a ballare e cantare e ti dimentichi dei problemi, tornando ad essere la ragazza solare e allegra che tutti amano. Insomma, è un po' come la tua valvola di sfogo.

Sei in infermeria e stai catalogando i farmaci, dato che non c'è nessuno da curare e che Madam Pomfrey non ha voglia di farlo. All'improvviso la porta si apre. «Ti ho detto che non ne ho bisogno!» «Invece si! Oh, t/n, George ha bisogno del tuo aiuto.»dice Fred avvicinandosi assieme al fratello, che non sembra affatto felice. «Non è vero! Sto bene, niente di grave.»dice. «Questo fallo decidere a t/n! Credo ne sappia un po' più di te in quanto a ferite!»replica Fred. «Hey, ragazzi, mi dite qual'è il problema?»chiedi intromettendoti. «Stavamo creando dei nuovi scherzi, un dolcetto che ti fa venire delle pustole enormi, una figata! Comunque, George ha provato il dolcetto per vedere se funzionava e gli sono venute delle pustole in luoghi alquanto sgradevoli. Non riesce neanche a sedersi.» «Certo che ci riesco! Solo che preferisco stare in piedi.»replica George. «T/n, me lo fai rinsanire tu?»chiede Fred implorante. «Farò del mio meglio. Tu aspetta fuori.»dici sorridendo incoraggiante. «OK. Tu fai il bravo e ascolta t/n.» «Si mamma.»dice alzando gli occhi al cielo. Fred esce.
«Stenditi pure.»dici preparando il letto. «Io...preferisco stare in piedi.»dice. «George, se non ti stendi avrà ragione Fred nel dire che ti serve aiuto.». Lui sbuffa. «E va bene.»si stende a letto. Si morde il labbro e inarca la schiena in modo da non far toccare al fondoschiena il letto. «Non dirlo a Fred!»si affretta a dire. «OK, non glielo dirò, ma ora tu devi farti curare.»dici. Annuisce. «Bene. Hai una bolla dove posso vederla?»chiedi sedendoti accanto al letto. Lui ci pensa un attimo, poi inizia a slacciarsi la camicia. Tu arrossisci. È proprio bello! Dopo aver osservato i suoi addominali per qualche secondo cerchi la bolla. Ci metti un po' a trovarla, dato che è molto piccola e che vieni continuamente distratta dai suoi addominali. Alla fine la trovi sul basso ventre. «Ti fa male se la tocco?»chiedi. «No.» «George.» «OK, forse un pochino.»ammette. Sorridi e gli scompigli i capelli. «Guarda che lo so già che sei forte e coraggioso, non serve che fingi di non provare dolore.»dici. Lui arrossice. «Grazie t/n.» «Figurati. Ora dimmi, sono tutte grandi così?» «No. L'ha sotto è tutto enorme.». Si rende conto di quello che ha detto e arrossice fino alla punta delle orecchie. «Cioè...insomma...nel senso che...le bolle sono grandi non...non è piccolo però...cioè...»balbetta. Ridi. «Sei carino tutto rosso.». Lui sorride.
Ti alzi. «Ma dove vai?»chiede mettendosi a sedere per guardarti. «Vado a prendere la pomata miracolosa che ti serve. Torno subito. Tu stenditi.»dici girandoti a guardarlo. Lui annuisce e si distende. Vai all'armadio delle scorte e prendi una boccettina, poi torni da lui. «Cos'è?»chiedi. «Oxitofonil. Devi applicarlo sulle bolle. Quando farà effetto succederà questo...». Glielo applichi sulla microbolla. Pochi attimi dopo quella esplode lanciando schizzi verdognoli su tutto il tuo torace. «Urg! Che schifo!»esclama. Ridi. «Aspetta.». Prendi un fazzoletto e gli pulisci il petto. Senti che trattiene il respiro quando lo tocchi. Sorridi e arrossisci. «Ecco fatto.» «Grazie. Quindi con questa cosa le pustole esploderanno e entro poche ore sarò fuori?»chiede, anche se non sembra entusiasta della cosa. «No. Questa è esplosa subito perché era piccolissima. Se le altre che hai sono grandi come dici ci metteranno uno, forse due giorni ad esplodere.»spieghi. «E devo restare qui finché non esplodono?» «Si, credo proprio di si. A meno che tu non voglia pulire tu il tuo letto.»replichi«Per carità divina, no! Sto bene qui!». Ridi. Ti alzi. «Vado a dirlo a Fred.»dici. «Aspetta! Non mi metti la pomata dei miracoli?»chiede. Ti giri a guardarlo. «Vuoi che IO ti metta la pomata lì sotto?»chiedi sorridendo. Arrossice di colpo. «F-Forse è meglio se faccio io...!»dice. Ridi.
Esci e vai da Fred. «Allora?»chiede appena ti vede. «Ha molte bolle e gli fanno male quando sta steso o seduto. Gli ho dato l'Oxitofonil da spalmare sulle bolle in modo da farle esplodere. Però a quanto dice alcune sono molto grandi e quindi dovrà restare qui per un paio di giorni.»spieghi. «OK. Grazie per averlo fatto ragionare.»dice sorridendo. «Figurati. Sai che non riesco a stare a guardare mentre qualcuno sta male.» «Lo so. E posso vederlo?»chiede«Certo, vieni.».
Rientrate. Le tende attorno al letto di George sono chiuse. «George, c'è Fred. Hai finito di spalmarti la crema?»chiedi. «Si, entrate pure.»dice lui da dietro la tenda. Fred la apre e si siede accanto al gemello. «Testa di coccio!»esclama«Ciao anche a te.»replica George ridendo«La prossima volta provi tu i dolci.» «Si. Dopo questa tocca a me per due volte di fila.» «Bene.». Li guardi, sorridendo. Decidi che sei di troppo, così ti allontani. «T/n.»ti chiama. Ti giri e vedi che George si è seduto e ti sta guardando. «Torna giù, George. Così carichi più peso sulle bolle e fa più male.»dici. «Perché te ne vai?»chiede ignorandoti. «Ti lascio con tuo fratello.»rispondi semplicemente. «Io...» «Ho capito, mi sto intromettendo nel vostro travolgente amore, me ne vado.»dice Fred alzandosi. «Cosa...? No Fred non c'è nessun travolgente amore!»si affretta a dire George«OK, OK, ho capito. Cerca solo di tenerlo nei pantaloni finché le bolle non saranno scoppiate.»dice Fred sorridendo sotto i baffi. «Fred!»esclama George, ma il gemello è già corso via. Lui si ristende a letto, sconfortato. Ti avvicini a lui. «Scusalo, a volte è un idiota.»dice. Sorridi. «Non fa niente. Allora, l'hai applicato avunque?»chiedi prendendo la boccetta. «No. Sulla schiena non c'arrivo.»dice. «OK. Togliti la maglia e girati, te la spalmo io.». Lui annuisce e si spoglia, poi si gira. Ha qualche bolla sulla schiena, ma niente di che. Fai scendere un po' di pomata sulla tua mano e inizi a splmargliela sulla schiena. Senti che è tutto teso, e senti anche tutti i suoi muscoli! «George, stai respirando?»chiedi. «Cosa...? O scusa io...»mormora. Incomincia a respirare, ma noti che è tutto rosso. «Stai bene?» «Si, si. Tu continua. Anzi, già che ci sei mi fai un massaggino?». Ridi, poi inizi a massaggiarlo. Lui chiude gli occhi e sorride. «Devo venire in infermeria più spesso.»dice con voce sognante. «Si. Non dire a Madam Pomfrey che ti sto massaggiando, non approverebbe. Ma tu sei un paziente speciale.»dici sorridendo. Arrossisce. Le bolle scoppiano e tu lo pulisci. Lui si rimette la maglia e si gira. «Grazie del massaggio.» «Figurati. Ora riposati un po'.»dici«Ma se io volessi parlare ancora un po' con te?»ςhiede. Sorridi. «Va bene.». Sorride a sua volta, poi iniziate a parlare.

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