Capitolo 33

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Samuele

Quando Valentina va via, mi lascio cadere sul letto, e chiudo gli occhi per due secondi, come se potessi spegnere il turbine di pensieri che mi innonda il cervello. Ma poco dopo sento bussare alla porta. "Avanti." rispondo. "Posso?" è mia sorella. "Si, vieni.." le dico e si butta accanto a me. "Come mai qui tutto solo?" mi chiede. "Penso, forse troppo." dico, con un velo di nostalgia. "E a cosa?" mi chiede confusa. Mi giro a guardarla. "Che sono veramente una persona di merda." le dico guardandola e ridendo. Anche lei ride alla mia affermazione. "Si, quello è vero.. ma il fatto che lo ammetti fa di te una persona matura." dice. La guardo fingendo una smorfia. "Hai fatto dose di simpatia oggi vedo.." le dico ironicamente, ma lei è seria. "È tutto ok?" le chiedo.

"Non è stata una bellissima giornata come mi aspettavo, tutto qua.." dice con un velo di tristezza e guardando il soffitto. La guardo. "Cos'è successo?" le appoggio una mano sul braccio e lei mi guarda, mordendosi il labbro. "Ho litigato con Alice ieri sera.. per sbaglio mi è scappato di dire che tu non la consideri una storia seria.. e quando ha insultato Valentina, non ci ho più visto." mi dice con gli occhi lucidi. Rimango sconvolto dalle sue parole. "Come insultato scusa.. ma si conoscono?" chiedo. "Non sapeva che fosse la tua ragazza, e si, l'ha conosciuta mentre eri in Francia e non stavate insieme. E dopo averti chiamato, l'ho sentita parlare.. ha detto che la odia, perché lei mi facendo isolare con voi e beh.. perché sta con te.. ma quello non lo ammetterà mai." dice sorridendomi e sospirando. "Grazie di esserti confidata, mi fa piacere sapere che mi parli di te. Era da tanto che non succedeva." dico sorridendo.

Si gira a guardarmi anche lei, e mi sorride.
"E tu con Valentina.. ci hai litigato?" mi chiede. "Ti chiedo anche scusa se le ho parlato della storia tra te e Alice, so che non avrei dovuto ma ero alle strette ed era giusto che lo sapesse." mi dice titubante. Accenno una risata. "Tranquilla, hai fatto bene a dirglielo.. comunque no, non abbiamo litigato, anzi.. mi ha consigliato di parlare con Alice." le dico e lei mi guarda scioccata. "Ti sei trovato una ragazza d'oro.." mi dice ridendo. "Me ne rendo conto solo adesso.. E credo a volte di non meritarla.." le dico, sincero e tornando serio. "Almeno te ne rendi conto." Si tira su seduta. "Vado a vedere cosa preparare per cena." dice. "Va bene.." dico, sorridendole.

Mia sorella scende, e io resto buttato nel letto. Ad un certo punto mi ricordo che devo ancora iniziare i compiti delle vacanze. Mi siedo sulla scrivania e mi metto a fare qualcosa per ammazzare il tempo.

Valentina

Le lezioni con Tommaso si fanno ogni giorno più interessanti. Mi piace studiare con lui, sta riuscendo a farmi amare greco e latino in una maniera incredibile. E poi lui è un ragazzo meraviglioso. È simpaticissimo, è dolce e la sua estrema timidezza mi intenerisce. Alla fine delle due ore di latino, facciamo una breve pausa e ci conosciamo meglio. "Allora.. dicevi di essere fidanzata, giusto?" mi chiede imbarazzato. "Si.. da 2 mesi.." dico abbassando lo sguardo. "Ragazzo fortunato.." dice, con un tono di tristezza a cui tento di non far caso. "Fa il classico pure lui, va in quarta.." aggiungo e lui mi guarda confuso. "Potrei conoscerlo?" mi chiede e io lo guardo dritto negli occhi. "Puó essere, si chiama Samuele.. e fa questa scuola.." dico sorridendo e si illumina.

Ma vedo che si mette una mano in testa e la passa tra i capelli, e io resto confusa. "Potrebbe essere Samuele Caputo, il motociclista?.." mi chiede. "Si, lui.. lo conosci?.." gli chiedo. "Si, è in classe con me." dice. Sorrido. E lui continua. "L'anno scorso mi piaceva sua sorella.. ma appena l'ha scoperto mi ha minacciato e quindi ho dovuto lasciar perdere.." mi dice divertito. "E non ti piace nessuna adesso?" chiedo ma non so perché mi interessa. "Forse, ma non te lo dico." Mi dice sorridendo e guardandomi. "Pensavo fossimo amici." Faccio finta di offendermi. "Sisi ma sai, meglio non fare nomi.. Potresti usarlo contro di me." dice sempre ridendo e alla fine cedo anche io. "Va bene.. dai continuiamo, comincio a sentire la tensione degli esami." dico simulando i brividi e lui ride.

Verso le 4 finiamo ed usciamo dalla scuola assieme, quando vedo Samuele appoggiato alla sua moto. Mi vede e si gira a guardarmi. Viene verso di noi. "Sam.." lo saluto sorridendogli. "Ehi.." e mi dá un bacio a stampo. " Tom..come stai?" si gira verso di lui e gli dà la mano. "Ehi, tutto apposto.. te?" gli chiede Tommaso. "Si grazie, tutto apposto.. Ma come fate a conoscervi?" Sam guarda lui e poi me, leggermente confuso. Mi avvicino. "Sam, è lui che mi sta aiutando con gli esami.." dico sperando non si arrabbi. "Davvero? Wow..Beh, ci vediamo a scuola.." Lo saluta con tono strano e mi prende per mano, con modi quasi arrabbiati.

Mi giro a guardarlo perplessa, e guardo Tom mimando un "ciao" con la bocca. Mi giro verso Sam che sembra parecchio nervoso. "Si puó sapere che ti prende?" gli chiedo confusa. "Ma che cavolo.. vengo a sapere che sei in una classe da sola con quello.. cosa dovrei pensare? Mi avevano detto che sarebbero state delle ragazze ad aiutarti, non quello li.." dice aggressivo. "Beh, cos'ha che non va? È molto simpatico.." dico, incrociando le braccia. "Quello? Stai scherzando spero.. È il secchione della mia classe e non lo sopporto, faccio il carino con lui perché ci passa i compiti.." dice soddisfatto ma tenendo l'espressione dura.

"Sam, ti prego.." Lo guardo ma lui non mi calcola. Guarda in giro per poi concentrarsi di nuovo su di me. "Si puó sapere perchè è da 3 giorni che non ti fai sentire? Mi sono preoccupato." mi dice, sempre con tono arrabbiato. "Sono tutto il giorno qua, devo recuperare 2 anni in meno di un mese.. vedi te.." gli dico arrabbiata. Sospira. "Un momento alla sera per chiamarmi penso che ce l'hai.." dice. Ora mi sta facendo incazzare. Non rispondo e lui continua a punzecchiarmi. "Perché ho come il presentimento che succede qualcosa e non vuoi dirmelo?" mi chiede incrociando le braccia e guardandomi storto. Lo guardo ridendo quasi. "Che dovrebbe succedere?" gli chiedo. "Tipo che mi stai facendo le corna con quello là." dice arrabbiato. Cavolo, la gelosia gli dà alla testa.

Rimango allibita dalle sue parole. "Ma sei serio? Ma secondo te vengo qui tutto il giorno per scuola e penso a farti le corna? Sam, per favore.." gli dico cercando di farlo ragionare. Lo guardo stupita dalla sua affermazione ma lui rimane fermo sulla sua convinzione. "Non posso sapere cosa fai, non ti vedo." continua convinto. "Ti fidi di me?" Mi avvicino, circondandogli il collo con le braccia. Mi guarda infastidito. "Non mi fido di Tom, è diverso. Cazzo, dopo Matteo sono fuori di testa e mi dà fastidio qualsiasi ragazzo ti giri intorno, non sopporto l'idea che qualcun'altro ti tocchi all'infuori di me." dice. Sorrido alle sue parole. "Non dirlo a me, in caso ti baciassi con una ragazza che non sono io, preparati a vedermi nel peggior dei modi.." lo provoco. "Grazie dell'avvertimento." mi dice per poi unire le nostre labbra in un bacio sempre più profondo.

Mi stacco e lo guardo. "Se succederà qualcosa, te lo diró.. ma stai tranquillo. Va bene?" lui sorride e io ricambio. Mi mette una mano fra i capelli e comincia a baciarmi sul collo. "Ti amo." mi dice. Io in estasi, mi allontano per guardarlo negli occhi. "Ti amo." gli dico. E dopo avermi guardato maliziosamente, ricomincia.


ANGOLO AUTRICE:
Prossimo capitolo, preparatevi. Probabilmente mi odierete. Mi scuso in anticipo.
Valentina❤️

e così ci siamo ritrovatiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora