Capitolo 25

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Valentina

Mi trovo Matteo davanti alla porta.

Lo fisso immobile, non so che dirgli. "Ciao Vale.." mi saluta sorridendomi, io rimango ancora in silenzio ma poi rispondo titubante. "Matteo.. ma come.. che ci fai qui?" gli chiedo confusa. "Volevo vedere come stavi.. ieri sera non eri proprio il massimo.." dice un po' preoccupato. "Oh si, beh.. mi dispiace per essermi ridotta cosí ma volevo divertirmi e stare senza pensieri, ho esagerato e lo so.." dico cercando di essere chiara. "Stai tranquilla, non devi giustificarti." annuisce, per guardarmi sorridendo. "Si e ti chiedo ancora scus.." Non finisco di parlare che lui mi bacia.

All'inizio sto ferma ma poi mi lascio andare. Poco dopo però i sensi di colpa si fanno sentire e mi stacco. "Non posso.." mi allontano: cosa diavolo sto facendo? Lui con la mano mi alza il mento e fa in modo che i nostri sguardi si incrocino. "Che succede?" mi chiede. "Senti.. per ieri sera.." comincio ma lui sembra aver capito e mi precede. "..ti sei pentita vero?" chiede amareggiato.

".. ero ubriaca, ero giù di morale e se vuoi saperlo non mi ricordo quello che ti ho detto o ho fatto.. ma non voglio illuderti.. scusa." gli dico. "Capito.. beh, se ti interessa mi hai solo chiesto esplicitamente di provarci con te dato che eri single e potevi permetterti qualsiasi cosa.." lo dice quasi schifato ma stranamente non mi dà fastidio. Faccio un respiro profondo e parlo, inutile starsene zitti ed evitare la situazione. "Io e il mio ex ci siamo chiariti.. avevamo litigato e mi sono arrabbiata con lui ma mi ha spiegato il fraintendimento e siamo tornati insieme." non faccio in tempo a finire che lui si alza e comincia ad urlarmi addosso. "Scusami.. mi prendi in giro spero.." dice con tono aggressivo.

Mi sento gli occhi lucidi e comincio ad avere paura. "E' complicato: lui è in Francia per una gara sportiva.. e prima che partisse abbiamo litigato per una cavolata, mi sarebbe dispiaciuto se la nostra rottura lo influenzasse negativamente.." spiego ma vengo interrotta bruscamente. "Mi stai dicendo che solo perchè sta facendo una gara e non vuoi che perda, ci sei tornata insieme?" mi chiede ancora più furioso.

Una lacrima mi scende e lo guardo spaventata. "Senti Matteo.. mi dispiace ma non provo nulla per te.." dico, alzando la voce. "E a me piaci sul serio.. e ti conosco da quanto? Due settimane forse.." dice. "Ti prego non complicare tut.." Cerco di fermarlo ma lui mi interrompe. "IERI SERA CI HAI PROVATO SPUDORATAMENTE CON ME E MI HAI CHIESTO DI BACIARTI." dice sempre più furioso, posso vedere fuoco nei suoi occhi. "Ieri sera non stavamo insieme, Matteo.. ti prego, ripeto che è una sit-" provo a spiegarmi ma capisco che lui non ha intenzione di ascoltarmi. "Fottiti." Si alza e se ne va sbattendo la porta.

Mi stendo sul divano facendo un respiro profondo per calmarmi e continuo a guardare la tv fin che non mi chiama Sam.

Il giorno dopo 

La mattina dopo mi sveglio di soprassalto per colpa del mio telefono. 13:25. BENE.

Mi alzo dal divano e noto di essere a casa da sola, mia madre sarà andata a lavoro presto stamattina e lavorerà tutto il giorno quindi mi arrangio e vado a prepararmi la colazione, ormai pranzo. Tutta la mattina non faccio nulla, penso solo a Samuele e alle Nazionali. Ieri pomeriggio ha avuto la gara e non mi ha più scritto. Ciò mi preoccupa. Mentre ci penso mi arriva un suo messaggio. 'Sono appena partito con l'aereo da Parigi. Fra 3 ore sono da te. ;)'

e così ci siamo ritrovatiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora