Capitolo 36

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Valentina

Il 12 settembre, due giorni prima del primo giorno di scuola. Ho studiato in queste 3/4 settimane senza pausa e sono riuscita a passare entrambe le prove di latino e greco con 7. E non potrei essere più felice.

Oggi, 14 settembre, inizio finalmente la scuola e non vedo l'ora. Mi alzo prestissimo alla mattina, e come prima cosa faccio la doccia, per alleviare tutte le preoccupazioni e l'ansia. Subito dopo indosso i vestiti scelti giorni prima: maglietta bianca con il giacchetto di pelle, jeans con dei strappi e le Superstar gold. Mi trucco con un po' di mascara e mi asciugo i capelli. Faccio colazione: pancakes con la Nutella e yogurt bianco coi cereali. Prendo zaino, telefono e chiavi, saluto mia madre e mi avvio verso scuola.

Appena arrivo, suona la campanella che segna l'inizio lezioni. Vado in segreteria dove mi consegnano chiavi dell'armadietto. Guardo: numero 734. 1o piano, corridoio est.

Comincio a cercare e per fortuna trovo Melissa sulla strada. "Meli, ehi." la saluto sorridendogli. "Vale, ciao." mi sorride abbracciandomi. "Come stai?" le chiedo staccandomi e camminando con lei. "Tutto bene.. tu piuttosto?" mi chiede con tono preoccupato: è stata molto in pensiero per me in questi giorni. Dopo la rottura definitiva con Sam mi chiede tutti i giorni come sto: crede che io stia così male da non farlo vedere oppure che sia così menefreghista quasi come non avessi provato nulla nei 2 mesi che siamo stati insieme. Certo, la ferita è ancora aperta, certo, ci vorrà del tempo ma sto bene.

"Per ora tutto apposto, sono solo agitata.. è da tanto che non vado a scuola e mi mancava." le dico sorridendole. "Dai, stai tranquilla.. andrà tutto bene." mi incoraggia. Passo davanti a un'aula, 3G scientifico. "Beh, questa è la mia classe." mi dice Melissa, e nel frattempo dalla classe escono Monica e l'ultima persona che avrei voluto vedere, Alice. Saluto Monica sorridendole mentre Alice la ignoro completamente, anche se lei non fa lo stesso. "Valentina, ciao, quanto tempo." mi dice sorridendomi, lo fa apposta. Vedendo che non rispondo continua a provocarmi. "Come stai? Ho saputo di te e Sam, mi dispiace.." mi chiede fingendosi triste. Faccio per risponderle ma Melissa mi precede. "Se fossi in te starei zitta.. Sei l'ultima persona che deve parlarle." dice furiosa. Alice la guarda male, ci è rimasta male ma Mel è davvero arrabbiata con lei per quello che è successo. Le ho chiesto di non prendersela con Sam, non voglio mandare ogni volta a monte di nuovo il loro rapporto. E quindi adesso si sta accanendo su Alice. Guardo Mel e mimo un 'grazie' e lei mi sorride.

"Sai in che classe sei?" mi chiede Monica, per cambiare discorso. "Si, 3AH. Sapete dove potrei trovarla?" chiedo ad entrambe. Monica mi indica il corridoio davanti a me. "È l'ultima classe in fondo al corridoio." mi dice sorridente. "Ci troviamo a pranzo?" chiedo a Melissa e lei annuisce. "Certo, a dopo." La saluto e vado verso la mia classe, che è mista di scienze umane e classico. Guardo l'orario della giornata: 2 ore di latino/greco, filosofia, matematica; e dopo pranzo 2 ore di storia dell'arte. Fantastico.

Entro in classe ed è quasi tutta piena: noto quelli che saranno i miei compagni di classe guardarmi come avessero visto un alieno. Sorrido ma mi sento totalmente a disagio. Mentre avanzo, davanti mi si para una ragazza. È super carina: un viso dolcissimo contornato da capelli castani mossi con dei ciuffi corti sulla fronte che le fanno da frangetta, due occhi marroni verde, e un sorriso confortante. "Tu devi essere quella nuova. Benedetta, ma chiamami solo B." Allunga la mano e io la afferro. "Valentina, ma chiamami pure V."
Lei mi sorride. "Credo che diventeremo ottime amiche. Vieni, hai il posto vicino a me." mi prende per mano e mi trascina dove è seduta lei. Nello stesso momento entra il professore e comincia la lezione subito.

Dopo due ore asfissianti di latino, suona la prima ricreazione. Chiedo a B. dove trovare il mio armadietto e mi ci porta, dove poso i libri dell'ora prima e nel frattempo mi racconta qualcosa di lei: è una tipa super socievole, ama guardare film e serie TV di tutti i generi, ama i cani e la sua materia preferita è inglese. "Allora V., parlami un po' di te.." mi chiede B., curiosa. "Cosa vuoi sapere?" le chiedo sorridendole. "Qualsiasi cosa.." mi dice. Mi ritrovo spiazzata ma comincio a parlare. "Beh, piace anche a me guardare serie TV e film, qualsiasi cosa, ma sono più amante dei libri. E mi piace dormire. La mia materia preferita è sempre stata fin dalle elementari italiano, e sono negata in matematica, mi incasino quando vedo troppi numeri. E credo non ci sia altro." la guardo sorridendo e lei ricambia entusiasta. "Mi piaci." mi dice soltanto e accenno una risata, seguita da lei.

Ma nel mentre accade l'ultima cosa che avrei voluto succedesse: qualcuno mi dà una spallata e mi fa cadere i libri che tenevo in mano. Li raccolgo scusandomi ma appena alzo lo sguardo, mi blocco. Mi trovo davanti Sam, dopo settimane che non lo vedo: è vestito male, e a giudicare dal viso non se la sta passando bene. È pallido, delle occhiaie profondissime, le labbra secche e gli occhi verdi non brillano come al solito, sono particolarmente spenti. Mi giro verso la mia nuova amica. "B., andiamocene.." dico ignorandolo completamente, non ce la faccio a stare così vicino a lui.

Faccio per prendere il braccio di B. per andarmene ma lui mi ferma. "No, aspetta.. ti prego.." mi dice sempre a bassa voce. Mi giro piano e lo guardo: sento gli occhi lucidi e mi riavvicino, cerca di toccarmi ma mi scanso. "Cosa vuoi?" gli chiedo. Lui non parla più, mi guarda soltanto. "Cosa cavolo vuoi da me?" gli richiedo, non avendo risposta. Neanche il tempo di rendermene conto che ho le sue mani che mi tengono il viso e le sue labbra sono appoggiate sulle mie. Non so quanto dura, ma quando si stacca mi guarda e vedo che una lacrima gli attraversa una guancia. "Mi manchi da morire.." mi dice con la sua voce debole che trema.

Mi allontano, e lo guardo schifata. "Mi hai tradito, Sam.. un bacio e la tua pietà non sistemerà questo casino, non stavolta." dico sprezzante ma ho la voce che trema anche io. "Mi dispiace, non so più come dirtelo.. pensi che mi piaccia questa situazione?" mi chiede disperato. Lo fermo con una mano. "Hai rovinato tutto e questa volta è davvero colpa tua.. non hai scuse che possano giustificarti.." dico per poi andarmene. Appena mi giro e prendo B. per un braccio per andarmene, sento dei rumori e mi rigiro, vedendo Sam che prende a calci gli armadietti a fianco. Mi blocco a guardarlo ma mi riprometto di non piangere. Poco dopo, Marco lo raggiunge e lo prende per un braccio facendolo girare verso di lui e lo abbraccia, ricambiato. Io rimango girata, bloccata sul posto, e Marco fa lo stesso, ci guardiamo negli occhi,  poi lui si gira e va da Sam.

B. mi blocca e mi fa girare verso di lei. "Cosa?" le chiedo, confusa. "Sbaglio o un appassito ma sempre bello Samuele Caputo ti ha appena baciato?" mi guarda divertita e io speravo di evitare l'interrogatorio. "Cioè V., davvero? Il motociclista sexy che ha una sorella che sta con Marco Landi, altro belloccio dell'istituto?" mi chiede estasiata. "A quanto pare.. e comunque sua sorella Melissa è la mia migliore amica." dico, ancora scossa. "Oh mio dio." mi chiede. "Non capisco perché sei così stupita." dico, non guardandola.

"Ma hai idea della fortuna che hai? Cavolo, avvicinarsi e parlare, addirittura stare assieme a uno di loro è il sogno di tutta la popolazione femminile della scuola." mi dice, sempre con troppo entusiasmo. "Che onore." dico, con sarcasmo. "Allora, quanto siete stati insieme?" mi chiede. "Circa due mesi." dico. È così carina con me, mi dispiace comportarmi male nei suoi confronti. Non è neanche colpa sua. "E cos'è successo?" mi chiede. So che intende la rottura. "Mi ha tradito.. l'ho beccato appena l'ha fatto.. ho trovato la carta del preservativo usato e la collana dell'amante.." dico amareggiata, ma noto che sto meglio dopo averlo detto.

"E ci sei andata a letto insieme?" mi chiede senza pudore. "Oh mio dio B. Certe domande così in pubblico no.. ti prego." la guardo sconvolta e lei ride alla mia espressione. "Scusami ma non puoi sganciarmi bombe del genere." dice divertita. "Comunque si, ci sono andata a letto, curiosona." dico anche io, accennando un sorriso. "E..?" mi chiede. Alzo gli occhi al cielo. "Ci sa fare.. è fornito di tutti i requisiti.. Ma adesso, ti prego, cambiamo argomento." la prego facendole capire che non voglio parlarne. "Hai ragione, basta parlare di uomini.." e intanto comincia a raccontarmi qualcosa ma io sono letteralmente persa in tutti i miei pensieri, e uno di questi è: 'penso proprio che B. diventerà una delle mie migliori amiche'.

e così ci siamo ritrovatiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora