Capitolo 24

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Samuele

È strafaticoso riprendersi dopo una sbronza del genere, almeno per me.

Dopo essermi stropicciato gli occhi, mi giro e vedo Marco che ancora dorme. Guardo l'orologio: 11.32. Dato il mio meraviglioso mal di testa e non avendo più sonno, decido di farmi una doccia veloce, per levarmi l'odore di sudore e alcol del giorno prima di dosso, e anche per svegliarmi un po'. Ci impiego ben 45 minuti ma almeno sono sistemato. Torno in stanza: si sono fatte le 12 e mezza ormai.

Marco è ancora profondamente addormentato e io non so che fare. Prendo il cellulare e mi dirigo nella terrazza della mia camera: decido di chiamarla per l'ennesima volta. Sentirla da ubriaca mi ha spezzato il cuore e devo rimediare ai miei errori. So che non mi risponderà, dopo ieri poi, ma sto solo aspettando il momento in cui mi risponderá da sobria. Stranamente risponde. E a quanto pare dopo il mio ennesimo sclero dove cerco di dirle che ho sbagliato, cede. Mi ama ancora.

Sorridendo, rientro nella mia stanza e vedo Marco seduto sul letto che guarda il telefono: è da ieri sera che non ci parlo e neanche lui sembra aver intenzione di cominciare una conversazione. In effetti lo capisco, l'ho trattato malissimo ed è tutta colpa mia. Decido di rompere il ghiaccio, in fin dei conti è il mio migliore amico e non posso ignorarlo. "Marco.." lo chiamo guardandolo. Lui si gira a guardarmi, aspettandosi che continui il discorso. "Scusa per come ho reagito ieri sera.. Ci ho pensato a mente lucida stamattina e sarei felicissimo se ti mettessi con mia sorella, almeno avró un cognato decente.." gli dico sorridendo leggermente. "Ok.." mi dice rimanendo serio e distogliendo lo sguardo per guardare il telefono. Mi aspettavo più enfasi nella sua risposta. "Oh andiamo, solo 'va bene'.. e adesso che hai?" gli chiedo scocciato.

Mi guarda serio e i suoi occhi color ghiaccio mi intimoriscono non poco. È veramente arrabbiato con me. "Posso sapere perché hai baciato Sofia?" chiede strafottente, incrociando le braccia. La domanda mi spiazza. "Ero ubriaco e non me ne sono reso conto. È successo tutto in 0,2 secondi." dico confuso. "Non è una scusa.. se ti avesse baciato solo lei capirei ma poi l'hai baciata tu e non me lo spiego.." continua serio. "Senti, non ho giustificazioni.. ma oltre ad essere ubriaco avevo anche gli ormoni in subbuglio e non sono riuscito a controllarmi.. Sei un uomo anche tu, dovresti capirmi.." lo guardo fulminandolo anche io. "Ti ricordo che a casa hai una ragazza pazza di te, che anche tu la ami alla follia, e che si è ubriacata peggio di te.. Ti ricordo anche che sei a fare le Nazionali in un altro paese facendo il coglione con quella, che sinceramente mi provoca tutt'altro che eccitazione." dice con tono tagliente, quasi mi rabbrividisce.

Questo discorso è tutta una frecciatina e lo fa sempre con lo stesso sguardo arrabbiato. "Ma si puó sapere che succede? C'è qualcosa che non so per caso?" chiedo arrabbiato. Capisco che non va a genio perché avere una meccanica donna e pure bella è raro ma non mi sembra così terribile. "Sam, fidati.. tu la vedi in un modo, ma non sai chi è quella che è realmente.." mi dice seriamente, ma non capisco il senso del suo discorso. "Ah e perchè? Tu lo sai?" gli chiedo. "Se chiedi a Valentina, lei lo sa di sicuro. Tu però hai deciso di non crederle, dicendole che raccontava solo bugie e lo faceva per attirare attenzioni.. quando anche tu sai benissimo che non ti mentirebbe mai su una cosa del genere e se vuoi proprio tutta la verità è stata più male per quello che per tutto il resto.." dice fissandomi.

Adesso sono confuso. "Ma di cosa stai parlando? Non capisco.." chiedo. "Il giorno in cui Sofia è arrivata e tu eri in pista a fare i tuoi giri, lei e Valentina hanno avuto una conversazione dove Sofia l'ha minacciata dicendo che la vostra storia non avrebbe durato molto, che avrebbe dovuto farsi da parte perchè saresti stato suo e che tu non ti saresti mai accorto della persona che è. Capisci perché Valentina ti ha rotto tanto le palle e ci rimaneva male per ogni volta che difendevi Sofia, e quando le hai detto che sarebbe venuta a fare la Nazionali si è incazzata tanto? Non ti è apparsa una lampadina che diceva che forse Valentina aveva paura di perderti perché ti ama più della sua stessa vita? E tu? Tu invece le hai solo spezzato il cuore.." mi dice tutto questo serio ma non è arrabbiato. Sono sconvolto dalle sue parole. Sofia ha davvero minacciato Valentina? E veramente sono stato così stupido ma non accorgermi che in realtà voleva evitare di perdermi?

Ripenso a tutto quello che mi ha detto Valentina prima di partire, quando mi parlava di Sofia e io le davo della bugiarda, collegando tutto. "Non ci posso credere.. sono veramente un coglione.." dico sbattendomi le mani in faccia e Marco annuisce guardandomi. So cosa devo fare: mi alzo, esco da camera mia e mi dirigo verso la camera di Sofia. Busso e subito mi apre. "Sam, ciao." dice con la sua solita vocina. Noto che indossa  una maglia lunga, che le lascia scoperta quasi tutte le gambe. "Dobbiamo parlare." gli dico. Mi prende per la maglia, chiude la porta e mi sbatte addosso ad essa. "Lo sapevo.." Si alza in punta di piedi e mi bacia. All'inizio mi astengo ma poi mi lascio andare. I miei ormoni non sanno dire di no. Giro le posizioni e ora è lei contro la porta. La prendo in braccio, e lei mi lega le braccia intorno al collo e le gambe intorno alla vita. Mi dirigo verso il letto, e mi stendo con lei sopra. Continuiamo a baciarci ma quando sento che cerca di tirarmi la maglia per togliermela, la razionalitá diventa più alta dei miei ormoni eccitati.

Penso a Valentina e non posso farle questo. Mi stacco e mi metto seduto. Lei mi appoggia una mano sulla spalla. "Ehi, che c'è?" mi chiede. Mi alzo e lei dal letto mi guarda interrogativa. "Senti, non sono venuto qui per questo.. ho sistemato con Valentina stamattina.. e per ieri sera, sappi che mi dispiace.. ero ubriaco e non capivo nulla." dico. Sofia ride e non capisco il motivo. Mi sento andare a fuoco. "Cos'è questa storia che l'hai minacciata?" chiedo andando dritto al punto. Lei mi guarda ridendo soddisfatta: è proprio una stronza. "Ma dai, l'ho fatto per scherzare.. se lei non sta agli scherzi non è colpa  mia.." Mi dice ma io rimango confuso. "E giustamente metti dentro 'per caso' che saró tuo.." lo dico divertito ma in realtà ho i nervi a fior di pelle. "Oh beh, quelli sono dettagli.." lo dice divertita e sorridendomi.

"No.. o lasci in pace Valentina o te ne vai.. vedi te." lo dico seriamente e lei mi fulmina. "Stai scherzando? No, non voglio vedere la faccia di quella sulla tua.. tu sarai mio. Io ti amo e posso darti di più di quello che fa lei.. Credimi." dice divertita e io tiro un pugno contro il muro, incontrando poi il suo sguardo spaventato dalla mia reazione. "Non so come ho fatto a difenderti per tutto questo tempo. Ho persino spezzato il cuore alla ragazza che amo dandole della bugiarda." lo dico in modo strafottente. Vedo che si mette a piangere dalla rabbia, e in meno di due secondi mi ritrovo a massaggiarmi la guancia: mi ha appena mollato uno schiaffo.

Si avvia verso la porta, la apre e mi fa segno di uscire. Senza guardarla esco e appena mi ritrovo in mezzo al corridoio mi rivolge un'ultima frase, con tono sprezzante. "Spero che le Nazionali ti vadano male, che ti si rompa la moto durante la gara cosí arrivi ultimo e il tuo schifo di titolo di primo classificato, il tuo impegno e onore vadano a farsi fottere. Buona giornata e buona gara." E chiude la porta. Me ne torno in camera e non fiato.

Dopo due ore

Dopo le parole di Sofia, non sono più tranquillo e comincio a sentire l'agitazione che sale.Ne approffitto per richiamare Valentina. Sentire la sua voce mi aiuterà. Squilla 1,2,3 volte.. "Pronto.." La sua voce mi tranquillizza di già. "Ehi, sono io.." dico con voce ancora tremante. "Sam, ehi, tutto apposto?.." mi dice preoccupata e sorrido. La amo anche per questo. "Scusami, ma sono agitato e pensavo che sentirti mi aiutasse a calmarmi." dico sempre agitato. "Oh, mi mancavano le tue frasi diabetose.." mi dice con ironia. "Non ti ci abituare troppo.." rispondo sorridendo. "Ehi tranquillo, sei il migliore.. so che vincerai.." mi dice e la sento sorridere dall'altra parte. "E se non dovessi vincere?" gli chiedo preoccupato. La sento sorridere. "L'importante non è vincere.. Sam, non facevi una Nazionale da due anni, hai fatto una settimana in coma e dopo due settimane sei in Francia a rappresentare la tua squadra.. non mi sembra una cosa per tutti.." dice. Sorrido: ha ragione. "Grazie per le belle parole." Ho una voglia matta di vederla.

"Figurati.. ma quando torni alla fine? Ho voglia di vederti.." mi chiede. "Ho l'aereo domani pomeriggio alle 13:30. Saró in aeroporto per le 16:30.." rispondo, sorridendo dato che manca poco. "Bene.. ci vediamo domani. Ti amo." dice. "Ti amo, a domani." sorrido. Metto giù e sento Marco che mi chiama. "Bro, quando pensavi di dirmelo?" Lo guardo confuso. "Che cosa?" chiedo confuso. "Tu e Valentina.." mi fa un cuore con le mani e ride guardandomi. "Mentre dormivi stamattina l'ho riempita di chiamate, all'ultimo mi ha risposto, sono riuscito a spiegarle tutto e mi ha perdonato. E te con mia sorella piuttosto?" gli chiedo. Mi guarda abbassando lo sguardo. "Stiamo insieme.. da 2 settimane circa e va tutto bene tra noi, alla grande direi.." dice sorridendo. "Fai pulito. Se lei mi dice qualcosa che non va, ti faccio fuori." Lo abbraccio.

Finalmente, dopo essermi ripreso la ragazza che amo, ho ritrovato il mio migliore amico. Ora devo solo sistemare con mia sorella e la vedo difficile.

e così ci siamo ritrovatiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora