e così ci siamo ritrovati

Capitolo 46

1 dicembre

Mi sveglio di buonumore: d'altronde oggi è il mio compleanno. Sento che nulla potrà mettermi di malumore, neanche vedere Alice e Sam.
Mi alzo senza esitazioni e mi vesto meglio del solito: metto dei jeans strappati a vita alta, una camicia azzurra e ai piedi dei stivaletti con un po' di tacco. Mi stiro i capelli facendo un semi raccolto con una molletta e mi trucco come al solito. Scendo le scale, metto il giubbotto, prendo lo zaino e dopo aver controllato di avere tutto, esco di casa per andare a scuola.

Per strada sento subito chiamarmi per nome e mi giro sorridendo. "Ehi, Vale.." mi ferma Marco, e stamattina è in compagnia di Mel. "Ragazzi.. ciao." saluto. Mel mi ferma, sorridendo. "Buon compleanno." dice abbracciandomi forte. Marco segue i suoi gesti. "Auguri Vale." e mi abbraccia. Lo guardo confusa. Ma lui come faceva a saperlo che non l'ho detto né a lui né a Sam? "Ma come.." poi capisco. "Oh okay." dico. È stata Mel a dirglielo. "Beh, grazie.. davvero." dico contenta. Mi sorridono e poi andiamo insieme a scuola. Appena arrivati, una persona mi si fionda tra le braccia urlando 'tantissimi auguri V.'
Chi potrebbe mai essere se non la mia B.?

"Grazie B." dico, arrossendo. "Oh Vale, questo è un piccolo pensiero.. aprilo pure dopo." mi ferma Mel per darmi un pacchetto. Le sorrido. "Non dovevi, Mel. Grazie. Ci vediamo a pranzo." dico, per poi essere trascinata da B. in classe. "Anche io ho una sorpresa per te." dice B. sorridendomi. E adesso che ha combinato? Mi porta in classe e appena entro rimango a bocca aperta: sul mio banco c'è un pacco, sicuramente da parte sua, e un muffin, tra l'altro il mio preferito che è quello al cocco con gocce di cioccolato, con sopra due candeline col numero 17. "V., spero ti piaccia.. e di non aver esagerato.. sono venuta a scuola prima per preparare tutto e magari ho fatto.." B. continua a parlare ininterrottamente ma io la fermo mettendole le mani sulle spalle. Le sorrido, e lei mi guarda interrogativo. "B., è meraviglioso.. È la cosa più bella che ho ricevuto in 17 anni di compleanni.. Grazie per tutto, è bellissimo.. e pensare che hai fatto tutto questo per me, è.. non so, mi vuoi far piangere." le dico, sentendomi le lacrime per l'emozione. È vero, nessuno mi ha mai fatto una cosa del genere e sapere che B. ci ha messo così tanto per fare tutto questo per me mi fa sentire importante. "V., l'ho fatto perché ti voglio un mondo di bene.. E non so se per te è lo stesso, ma io ti considero la mia migliore amica.. So che tu hai Melissa, ma io ho solo te.. tu mi hai accettato così come sono, ti vado bene e per me è importante.." dice guardandomi. "B., Melissa è la mia migliore amica.. ma lei ha anche Alice.. E io ho te. Quindi si, sei anche tu la mia migliore amica e fatti dire che sei fantastica.. E chi non lo vede, beh.. che si fottano, sei meravigliosa." dico sorridendole.

Prendo il muffin, soffio sulle candele e poi lo mangio, dato che sono andata via da casa senza fare colazione. "Buono." dico, assaporandolo. B. mi sorride. A interrompere il momento è il prof di matematica, che entra in classe. Ripongo il pacchetto nello zaino e cominciamo la lezione.

18.00

Oggi la giornata è volata. A pranzo sono venute anche Monica e Martina a farmi gli auguri e a pranzo siamo state insieme. E cosa più scioccante, è venuta persino Alice a farmeli. E si è seduta con noi, parlando tranquillamente.

Tom è passato nel pomeriggio a lasciarmi un regalo, e a farmi gli auguri di persona dato che a scuola non ci eravamo incrociati. Mi ha regalato una catenella d'argento e come pendente una piastra rotonda con inciso 'V&T'. Non so perché ma mi ha turbato e mi sono sentita quasi a disagio, tanto che ho dovuto mandarlo via, con modi gentili, e inventandomi che avevo da fare. Ma avevo un terribile bisogno di stare sola a pensare. Non so come, era brutta come cosa da pensare dopo che la sera del diciottesimo di Sam, che ci siamo detti 'ti amo', io avessi già dubbi.
Erano passate solo 2 settimane.