Capitolo 17

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..giorni dopo

Mi sveglio di soprassalto, ma senza nessun rumore o segnale. Mi guardo intorno quasi spaesata, dimenticandomi per un momento cosa stavo facendo prima di svegliarmi in queste condizioni. Ah si giusto: stavo guardando una serie tv sul telefono e mi sono addormentata in una posizione abbastanza scomoda: non a caso, adesso mi sento totalmente a pezzi.

Prendo il telefono e guardo l'orario: sono solo le 9. E ho ancora sonno. Mi sento una sensazione strana addosso, sembra sia una giornata diversa dalle solite, ma non mi viene in mente nessun evento in particolare, quindi mi dico fermamente convinta che oggi è una giornata qualsiasi. Mi alzo dal letto controvoglia tutta dolorante e bevo un lungo sorso d'acqua. Poi controllo il telefono e trovo un messaggio di Sam, e anche un tag da parte sua su Instagram.

Apro prima il messaggio. 'Ehi, per le 14 fatti trovare pronta che vengo a prenderti. Andiamo in un posto speciale. P.S. buon primo mese bimba.' È IL 22 LUGLIO OGGI. ME NE SONO COMPLETAMENTE DIMENTICATA. 'Va bene, a dopo. P.S. buon primo mese.' rispondo frettolosamente. E dopo apro Instagram: ha messo una nostra foto, che abbiamo uno dei giorni dopo che è tornato a casa dall'ospedale: è un primo piano, io guardo la fotocamera ridendo e lui mi stampa un bacio sulla guancia. E noto che sotto ha scritto "+1♥️". Posso non amarlo? Decido di mettere anche io una storia. Però io metto una foto dove mi abbraccia da dietro, e scrivo anche io "1 mese❤️", taggandolo. Metto il telefono in carica e comincio subito a prepararmi, dato che so già che potrei arrivare in ritardo.

Dopo aver bevuto un po' di the caldo per colazione, corro a farmi una doccia e mi metto subito davanti all'armadio cercando qualcosa di carino da mettermi. Trovo una salopette di jeans nero e sotto ci metto una maglietta bianca. Mi trucco leggermente con un po' di mascara, metto del profumo, mi asciugo i capelli e guardo un po' di tv per far passare il tempo. Quando vedo che mancano 5 minuti alle 14, prendo telefono e chiavi, ed esco di casa. Giusto il tempo di girare la chiave per chiudere la porta che una moto si ferma davanti a casa mia. Vado incontro a Sam e facendomi prestare un casco, mi siedo dietro a lui, stringendolo forte in vita e parte, portandomi in questo posto speciale.

Appena smontiamo riconosco il posto: il parco vicino all'ospedale, il posto del nostro primo "appuntamento". Parcheggia la moto, smontiamo e faccio per andare avanti ma Sam mi ferma. "Ehi ehi, aspetta.." mi dice mettendosi davanti a me. Lo guardo quasi spaventata. "Cosa?" gli chiedo non capendo. "È una sorpresa. Chiudi gli occhi." Faccio ciò che mi chiesto, poi sento che mi prende le mani e mi guida non so dove. Dopo infiniti secondi si ferma. "Aspetta qui e non aprire gli occhi." e poi sento: "Guarda." mi dice. Apro gli occhi e sorrido: siamo dove c'è la nostra panchina, e per terra vicino c'è un telo steso che guarda il lago. E sopra un mazzo di rose bianche. Lo guardo e subito lo bacio. "Grazie, è la cosa più bella che potessi farmi. Ti amo." dico. "Ti amo anche io." E mi bacia di nuovo.

Poi mi prende per mano e mi porta dove c'è il telo invitandomi a sedere. Mi siedo accanto a lui e mi incanto a guardare la bellezza del lago illuminata dai raggi del sole. "Bello no?" Mi chiede, sentendo il suo sguardo addosso. Mi giro per guardarlo negli occhi. "Stupendo. Anche se preferisco guardare te." Non sono di carattere sdolcinata ma, con lui, certe frasi mi venivano spontanee da dire.

Mi sorride. "Adesso puoi vantarti di avere il ragazzo migliore del mondo." Mi sorride, con espressione soddisfatta. "Ehi ehi, non te la tirare.. Si sa che la migliore dei due sono io." Gli tiro uno schiaffo sul petto, lui mi prende per il braccio e mi avvicina, trovandomi a 1mm dal suo viso. Guardandomi le labbra, continua il discorso. "Non ci scommetterei tanto.. Hai tantissimi difetti.." Alzo gli occhi al cielo, e poi ritorno a guardarlo. Adesso voglio provocarlo: adoro farlo arrabbiare. "Parla quello.." Si allontana dal mio viso e mi guarda stupito. "Che difetti avrei scusa?" mi chiede. Mi blocco dato che non so cosa dire: mi rendo conto che in effetti, amandolo così tanto, non trovo lati negativi. Certo mi fa incavolare, ma non è in sé un vero difetto. Lui mi guarda soddisfatto sapendo di aver vinto. "Eh vedi io sono perfetto.." dice fiero di se stesso.

"Ecco, te ne ho appena trovato uno: ti vanti troppo.." Mi guarda quasi male, e sento il suo sguardo bruciarmi la pelle. Si riavvicina al mio viso, mettendo una mano sul mio fianco e io mi reggo circondandogli il collo. Cominciando a baciarmi il collo, finisce il discorso. "Tu hai difetti peggiori dei miei.. peccato che io li ami tutti, dal primo all'ultimo.." mi dice sussurrando, mentre io tengo gli occhi chiusi beandomi di quel momento. Lo guardo sorridendo e ricomincia a baciarmi, salendo fino ad arrivare alle labbra. Gli lascio un bacio a stampo e poi lo abbraccio forte, e lui ricambia stringendomi. "Grazie di tutto, sei fantastico come sempre." dico.

Continuiamo per minuti, ma poi decide di cambiare discorso e rimango interdetta nel suo cambio d'umore. "Ehi, che ti prende?" Gli chiedo accarezzandogli un braccio. Deglutisce, e poi mi guarda, quasi spaventato. "Mi sono appena ricordato che dovevo dirti una cosa.." mi dice e io faccio segno di continuare, che lo ascolto. "Brutta?" Mi preoccupa la sua espressione, non so cosa pensare. "In parte." Mi prende una mano e la intreccia alla mia, quasi per tranquillizzarsi. Non capisco cosa debba dirmi di così grave. Con la mano restante, accarezzo la sua guancia e gli giro il viso verso di me, cosicché mi guardi. "A me puoi dire tutto Sam.. ti prego parla, mi stai preoccupando.." dico sorridendo e aspettando che parli.

Fa un respiro profondo. "Mi hanno scelto per le Nazionali. Parto fra qualche giorno." dice con voce tremante. Lo guardo sorridendo. "Davvero? Ma è una notizia meravigliosa!" Lo abbraccio, sono contenta un po' perché so quanto ci teneva ad andarci ma non voglio che se ne vada. "Beh ecco.." La sua faccia seria mi preoccupa troppo. "Parto con Marco.." Lo guardo confusa. Cosa dovrebbe esserci di strano se va con Marco e non capisco neanche perché non sia contento della notizia. Lo tranquillizzo sorridendogli. "Si e allora? Non sembri felice di andarci.." dico cercando di capire il problema di questa sua reazione. Peccato che la frase dopo era l'unica cosa che non volevo sentirgli dire.

Mi guarda, sa come reagirò quando lo dirà. "Viene anche Sofia.." dice riabbassando lo sguardo. La mia mano in automatico si stacca dalla sua, e mi giro dall'altra parte per evitare che mi guardi: mi sento il mondo crollare addosso.

e così ci siamo ritrovatiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora