Capitolo 37

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Tornata in classe con B., affrontiamo le ultime ore prima del pranzo. Quando suona la campanella tiro un sospiro di sollievo, raccolgo i miei libri ed esco.

"Ehi V., aspettami." Mi urla dietro B., e mi giro a guardarla sorridendo e andando verso il mio armadietto. "Ho appuntamento con la mia migliore amica per il pranzo che ci tiene un tavolo. Vieni pure tu?" le chiedo. B. mi guarda titubante. "Non lo so.. non vorrei creare disagio.." cerco di rassicurarla. "Macché, non ti manderà via." le sorriso.

Mettiamo i nostri libri nei nostri armadietti e ci dirigiamo verso la sala pranzo, dove vedo Melissa che mi fa segno di andare verso di lei. Prendiamo in velocità i vassoi e ci andiamo verso il nostro tavolo. "Meli, lei è Benedetta, una mia compagna di classe.. B., lei è la mia migliore amica Melissa.." dico presentando alla mia migliore amica la mia compagna di classe. "Spero non sia un problema se mi siedo qui.." dice B. quasi preoccupata. Melissa le sorride. "Ciao Benedetta, piacere di conoscerti.. No tranquilla, vieni pure.." dice rassicurante sorridendole e B. le sorride.

"Vale, posso sapere cos'è successo a ricreazione? Marco mi ha detto qualcosa ma non ho ben capito.." Mel si rivolge a me, quasi preoccupata. Con quelle parole mi fa tornare a sentire sulla pelle le sensazioni che ho provato vedendo Sam in quelle condizioni. Cerco di stare calma. "Niente." dico sorridendo leggermente. "Niente? Vale, ti prego.. Mio fratello stava per rompere un armadietto.." dice guardandomi dritta negli occhi, sapeva che non potevo mentirle in quel modo. Deglutisco, sento gli occhi inumidirsi. "È venuto a dirmi che gli manco e che gli dispiace.. e mi ha baciato. Poi ho preso e sono andata via, e quando mi sono girata stava picchiando l'armadietto e Marco tentava di calmarlo.. e me sono andata. Tutto qua." dico, tentando di non piangere, ma una lacrima mi tradisce e prontamente me la asciugo con la mano, sorridendo convincente. "Va bene.." mi dice rassicurandomi. Mangiamo in silenzio: si sente il mio essere turbata, e non riesco a placarlo. Poco dopo una voce mi distrae.

"Vale, ciao." mi giro e mi trovo Tommaso sorridente. "Tom.. ciao." gli sorrido, vedo Melissa e B. guardarmi storto. "Ti va di parlare? È da quando abbiamo finito le ripetizioni che non ti vedo.." mi dice sorridendomi leggermente e a disagio, io guardo in basso e poi ritorno a guardarlo negli occhi. Annuisco e mi alzo, lasciando le mie due amiche sconcertate. Ci sediamo in un tavolo vicino, e siamo abbastanza vicini tra noi. "Allora, gli esami? Non mi hai detto più nulla.." mi chiede. "Ho preso 7 in entrambe, grazie al professore migliore del mondo." gli batto un pugno sulla spalla e lui mi sorride. "E il primo giorno di scuola per ora? Come ti sembra?" continua a chiedermi. "Beh, per ora non è così male.. insomma, mi piace e sono contenta della mia scelta.." sorrido leggermente.

Lui si ferma a contemplare il vuoto con espressione seria. Poi ritorna a guardarmi. "Cos'è questo cambio di umore improvviso? Ho detto o fatto qualcosa che non dovevo?" gli chiedo preoccupandomi. Lui accenna un sorriso e mi guarda dritto negli occhi. "So che forse non dovrei interessarmi o magari non vuoi parlarne.. ma stamattina il tuo ragazzo era strano.." comincia a dirmi. Mi si blocca il fiato in gola. ".. Sam non è più il mio ragazzo: ci siamo lasciati.. Mi ha tradito con una sua ex.." gli dico, sentendo un nodo alla gola.

Tommaso abbassa lo sguardo. "Scusa, non volevo.." dice, quasi preoccupato nell'avermi detto la cosa sbagliata. "Non fa nulla.." sorrido leggermente e cercando di ricacciare le lacrime indietro. "E adesso, cos'hai intenzione di fare?" mi chiede, guardandomi negli occhi. "In che senso scusa?" chiedo, anche se ho capito dove vuole arrivare. "Come stai?" mi chiede, con tono pacato. Mi lecco le labbra, poi lo guardo fisso negli occhi. "All'inizio ha fatto male e tanto, ha fatto l'unica cosa che avrebbe potuto spezzarmi il cuore.. ma adesso come adesso, non mi importa più.. sono andata avanti.. e dovrebbe farlo pure lui." dico cercando di non pensare al fatto che fa ancora un po' male parlarne.

e così ci siamo ritrovatiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora