Capitolo 58

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Mi avvio verso casa, con la busta in mano: devo dirlo a mia sorella prima di tutto. Entro, e la trovo sul tavolo che sta studiando. È talmente concentrata che non ci accorge che sono entrato. Mi avvicino, appoggiando la borsa per terra e appendendo la giacca all'appendiabiti. Quando arrivo di fronte alla tavola, alza lo sguardo guardandomi e sorridendo. "Ciao.." mi saluta. "Mel.. devo parlarti.." dico seriamente sedendomi. Lei mi guarda preoccupata. "Che è successo, Sam? Non farmi agitare per nulla." dice. "Oggi sono venuti gli osservatori.. sai, le borse di studio.." comincio a dire e lei mi blocca. "Ho capito.. non fa niente Sam, davvero.." dice sorridendomi ma non capisco perché mi dice così. Ma cos'ha capito? "Di cosa parli?" chiedo. Lei mi guarda confusa. "Beh, ho dato le mie conclusioni vedendoti in difficoltà.. non ti hanno dato la borsa di studio, giusto?" mi chiede. Scuoto la testa. "Pensi davvero che uno dei migliori motociclisti della Toscana non prenda una maledetta borsa di studio? Per chi mi hai preso sorella?.." dico ridendo davanti alla sua faccia scioccata. "Sei un deficiente.. e me lo dici così tranquillo?" mi chiede ridendo, tirandomi la gomma addosso. Tiro fuori dalla giacca la busta e gliela passo. Quando vede il nome del college, mi guarda allibita. "La Stanford? Stai scherzando?" mi chiede. Annuisco, e mia sorella si alza con la busta in mano e corre ad abbracciarmi. "Sono così contenta per te Sam, non hai idea.. anche se mi abbandonerai.." mi dice. "Non ti abbandono, solo per 5 anni.." dico soprappensiero dimenticandomi di spiegargli la questione dei 2 anni in più. Mi maledico mentalmente.

Infatti, mia sorella mi guarda storto. "Come 5 anni scusa? Non erano mica 3?" mi chiede incrociando le braccia. "L'osservatore me ne ha aggiunto 2 di master e dottorato, dato che non faccio solo motociclismo, posso anche laurearmi.." dico, sperando non si arrabbi. Mel mi guarda sconcertata. "Wow Sam.. è tanta roba, pensi di esserne in grado? Insomma, una laurea in inglese.." mi dice preoccupata. Le metto le mani sulle spalle. "Sorellina, non ti preoccupare.. l'importante è che tu non ti senta sola, insomma.. se non vuoi che vada, resto.. davvero, non farti problemi ad essere sincera.." dico a malincuore ma è mia sorella e non voglio stia male se me ne vado.

"Sam, non ricominciare.. 3 o 5 anni che siano, ci andrai.. non ti tolgo questa opportunità.. ma adesso devi dirlo a Vale.." mi dice. Abbasso lo sguardo. "Si ma per favore, tu non dire nulla.. devo trovare il momento giusto.. non sa che in realtà io sapevo la meta e la durata.. quindi ti prego Mel, se ti chiede tu non sai nulla.." la prego guardandola. Mia sorella annuisce. "Va bene.. e sentiamo, quando parti per l'isola felice?" mi chiede sorridendo.

Sospiro. "Il 1.." dico semplicemente. "Agosto, settembre?" mi chiede. "Luglio." dico. Vedo che sbianca e rimane zitta. "Lo so, neanche io volevo andare così presto.. ma l'osservatore mi ha dato il volo per quel giorno e non posso posticiparlo, mi aspettano.." dico cercando di giustificarmi. Ma lei mi ferma. "Cioè, posso parlarti e vederti solo per 3 settimane, e poi ci rivedremo quando avremo 22-23 anni? Scherzi spero.." mi chiede. "Lo so Mel, ma non posso decidere io.." dico. Lei mi segna con il dito la porta. "Adesso muovi il culo e vai a dirlo alla tua ragazza.." dice quasi infuriata. "Pensi di dirglielo il 30 giugno? È il 3 e hai solo 27 giorni, quindi prima lo fai, meglio è.." conclude.

La guardo. "No Mel, lo farò al momento giusto, non posso andare là e dirgli 'volevo dirti che ti amo e aspettami perché me ne vado per 5 anni in America e tornerò che saremo adulti'.." dico. Lei mi guarda con le lacrime agli occhi. "Sam, ti prego, almeno avrà il tempo per metabolizzare.. non voglio stia troppo male.." mi dice. La guardo. "Mel? Perché mi stai costringendo?" le chiedo. Viene da me e mi abbraccia stretto in vita, io la stringo e sento che singhiozza. "Scusa Sam, non volevo arrabbiarmi.. solo che non so se ce la farò senza di te.. sono sempre stata abituata ad averti intorno e sapere che tra 3 settimane mi lascerai qui 5 anni sola è triste.. ma non per questo voglio che rinunci, è un fatto mio.." dice con la voce spezzata dalle lacrime. Le sorrido. "Pensa Mel che quando tornerò saremmo entrambi adulti, ma ci saremmo l'uno per l'altro come sempre.. ti dico già che quando torno vorrei essere zio.." le dico ridendo. Lei mi tira un pugno sulla spalla ridendo. "Fottiti, non ti darò questa soddisfazione." dice. E dopo ci riabbracciamo. ".. e comunque, ricorda che anche se sarò distante puoi telefonarmi in qualsiasi momento, e che io ci sarò sempre per te.." dico. Lei mi sorride.

e così ci siamo ritrovatiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora