Epilogo-5

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Valentina

Tristezza, rabbia, confusione: sto provando tutto insieme.. ma in questo momento la rabbia mi sta sovrastando e infatti, appena sento la porta al piano di sopra chiudersi la prima cosa che mi viene d'istinto da fare è dare uno schiaffo al viso del ragazzo che mi trovo davanti, dopo 8 anni, a casa mia come nulla fosse.

Anche lui è cambiato molto in questi anni ma rivedo il ragazzo di cui mi sono perdutamente innamorata a 17 anni: ha il fisico ancora più scolpito di come lo ricordavo, il giubbotto di pelle lo rendono non poco sexy, ha un accenno leggero di barba sul viso ma il suo sorriso e i suoi occhi verdi sono sempre quelli.

Cerco di sostenere lo sguardo incazzato, mentre lui mi guarda. Non è ferito o arrabbiato dal mio gesto, probabilmente se lo aspettava. "Che cosa ci fai qui?.." chiedo sentendo gli occhi lucidi. "Vale, ti prego.." mi dice ma lo fermo. Ha la voce più profonda di quello che ricordavo, ma è sempre bella. "No. Ora voglio una motivazione valida.." dico seria fissandolo. "Mi dispiace, ma avevo casini e non sono riuscito a tornare prima.." dice guardandomi. "Per tua sorella ero pronto a rinunciare alla borsa di studio.. aveva ragione Marco, sei solo un vigliacco.." dico furiosa. "Sono state settimane di inferno anche per me.. e non ero pronto a tornare.." dice anche lui alzando la voce. "E sono più che certa ti abbia consolato la tua fidanzatina americana, invece di tornare dalla tua famiglia e persone che ti conoscono da anni.." dico mostrandomi solo gelosa. Sapevo che era fidanzato, non ricordo come si chiama. So solo che quando me ne hanno parlato Mel e Marco, mi si è spezzato il cuore talmente tanto da ricucire la ferita rimettendomi con Tom.

"Vale, non prendiamoci in giro.. sono stato con Greta perché dovevo in qualche modo dimenticarti.." dice. Il mio cuore perde un battito. ".. non dirmi che ti sei messa con Tom perché lo ami? Gli hai pure detto di no alla proposta di matrimonio, vuol dire che non ero solo io messo così.." dice, e mi sento sbiancare. Perché Marco gli ha detto di Tom e del fatto che mi ha chiesto la mano? Sia chiaro, è il mio migliore amico ma certe cose poteva evitare di dirle, soprattutto a lui. "Non sono pronta a sposarmi, tutto qui.." dico, anche se è solo un'enorme bugia.

Cala silenzio, ma poi lui cambia discorso. "Non sono tornato perché avevo paura. L'idea di vederti infuriata con me, magari dirmi che mi odi. Me lo merito ma sarebbe stato troppo e non ce l'ho fatta." Il suo profumo mi pervade, lasciandomi brividi lungo la colonna vertebrale. Alzo lo sguardo e incrocio i nostri occhi a pochi cm di distanza. "Sam.." pronuncio il suo nome dopo anni che non lo dico. ".. non potrei mai odiarti.. per avermi lasciata in quel modo con una lettera si, ci ho provato, ma adesso che ti vedo.. mi rendo conto che non ho mai smesso di amarti." dico piano mentre le lacrime mi rigano per le guance. "Sei diventata bellissima.. non che non lo fossi a 17 anni, ma anche a 26 anni rimani sempre la donna più bella che io abbia mai visto.." mi dice sorridendomi. Sorrido leggermente.

"Parlami di te." mi dice ad un tratto. Rimango scioccata dalla sua richiesta. "Beh, mi sto laureata in Medicina e mi sto specializzando.." dico. "Scommetto in Oncologia.." dice. Sorrido guardando in basso. "L'idea era quella ma i professori dell'università e i dottori del corso mi hanno fatto cambiare idea.. ho scelto Cardiologia.." dico. Alzo lo sguardo leggermente non sentendo risposta e lui mi guarda incantato. ".. wow.." dice. Sorrido. "E tu che hai fatto in questi otto anni?" gli chiedo. "Mi sono laureato in Ingegneria e ho preso lavoro al primo colloquio che ho fatto.. ho continuato moto ma l'anno scorso ho fatto un incidente abbastanza grave e mi sono rotto una gamba, mi hanno operato e devo stare fermo per un po'.. mi manca ma amo anche l'altro mio lavoro.." dice. Sono senza parole.

"Senti, non posso fare a meno di chiedertelo.. sono i tuoi figli i 2 bambini di prima?" mi chiede. ".. una delle tante novità che non sai.." dico sorridendo leggermente. "Sei tornata con Tom per questo? È perché sono suoi?" mi chiede imperterrito. Lo guardo dritto negli occhi ma non riesco ad emettere nessun suono dalla bocca., e lui continua. "Non dirmi che lo sapevi già quando siamo tornati insieme e non mi hai detto nulla?" mi chiede. "Non sono di Tom.." dico chiaramente. Lui mi guarda scioccato, ha capito. "Non dirmi che..? Ma quando è successo? Abbiamo sempre usato il preservativo.." mi dice scioccato dalla rivelazione.

Lo guardo sospirando. "Al diciottesimo di tua sorella non abbiamo usato nulla.. non te l'ho detto perché era tutto apposto tra noi, eravamo appena tornati insieme.. poi mi hai parlato della borsa di studio e non volevo obbligarti a rinunciare per crescere figli che magari neanche volevi.." dico sbottando. Lui mi prende una mano. "Non scherzare, Vale.. ne sarei stato felice. Che poi mi avevi detto che non potevi.. come è possibile?" mi chiede. "A quanto pare si sono sbagliati.." dico, poi proseguo. ".. e non ti ho detto nulla come punizione per il fatto che mi avessi lasciato solo una lettera e non mi avessi detto che partivi.. tutto qua. Mi dispiace farti scoprire così che sei diventato papà.. scusami." provo a giustificarmi.

Ma Sam mi blocca. "No Vale.. me lo sono meritato. Non devi dire per forza che sono loro padre, puoi anche aspettare.. ma potrei conoscerli?" mi chiede sorridendomi dolcemente. Annuisco prendendo un respiro. "Mia figlia ha trovato nel libro che mi hai regalato anni fa una tua foto in moto: ne è rimasta affascinata.. e sapere che sei tornato li renderà entrambi felici.." mi alzo per prendere la foto dalla borsa e chiamo Marco da sotto dicendo di far scendere i gemelli. Dopo due secondi dalle scale scendono i miei due figli, che mi guardano interrogativi.

Li metto davanti a Sam. ".. credo di dovervi presentare una persona speciale.." dico. Elisa e Jacopo si girano verso di me, e io mi abbasso davanti a loro, tirando fuori la foto che avevo in mano. "Ve la ricordate?" chiedo ad entrambi. Elisa la prende in mano e quando capisce che foto è, apre la bocca scioccata ma è felice. "È il papà?" mi chiede, io guardo Sam, poi torno a guardare lei. La guardo sorridendo e annuisco. "Si, è lui." dico quasi in lacrime.

Elisa si gira verso di lui, Sam la guarda cercando di capire cosa vuole fare. Ma poi ad un tratto si getta tra le sue braccia. Vedo Sam scioccato dal suo gesto ma la stringe. "Finalmente posso conoscerti papà.." dice Elisa felicissima, accarezzando il suo viso. Mi emoziono quasi nel vedere la scena. Elisa è tanto estroversa, sapevo avrebbe reagito così, mentre Jacopo è molto più timido e rimane immobile a guardare la scena vicino a me. Mi abbasso vicino a lui, lui mi guarda. "Tesoro, che succede?" gli chiedo preoccupata. Jacopo abbassa lo sguardo, ma poi mi riguarda e si getta nelle mie braccia. "Grazie per averlo riportato da noi, adesso aspettiamo che mandi via Tom.." mi dice sottovoce.

Sbianco alle sue parole, pensavo adorassero Tom ma adesso che mi intimano a mandarlo via sono ancora più in crisi. Sorrido senza rispondere, e lui va tra le braccia del suo papà mentre io rimango immobile a pensare alle parole di mio figlio, sono sconcertata. Ma mi risveglio dai miei pensieri e vado verso le 3 persone a cui tengo di più al mondo. Sam mi guarda. "Tutto apposto?" mi chiede. Annuisco sorridendo, e cerco di cambiare discorso. ".. tesori, avete detto almeno come vi chiamate?" chiedo guardando i gemelli, che scuotono la testa. Sam mi guarda, aspettando che io parli. "Beh, questo è Jacopo.." dico avvicinando a me mio figlio e abbracciandolo, sapendo che non avrebbe parlato. Elisa mi interrompe presentandosi. ".. io invece mi chiamo Elisa.." dice guardando Sam. Lui si gira verso di me sorridendo, e io alzo le spalle sorridendo. ".. te lo dovevo, erano tuoi e volevo avesse un nome speciale.. c'era un motivo se te l'ho chiesto.." dico con le lacrime agli occhi. Lui mi guarda con gli occhi lucidi, dato che gli ho fatto una bellissima sorpresa, e mi stringe una mano. Si alza e mi trascina in piedi con sé, mi guarda accarezzandomi il viso e mi stringe tra le sue braccia.

Nessuno può capire come ci si sente essere abbracciati dall'unica persona che riesce a farti stare bene. Otto anni che non lo tocco e non lo vedo, sarò anche arrabbiata con lui ma adesso sono solo felice di vederlo. Vederlo insieme ai gemelli è stata una scena che mi ha sciolto il cuore. "Mi sei mancata.. e grazie per la bellissima sorpresa.." mi dice. "Anche tu mi sei mancato.." dico lasciando scendere lacrime di felicità ma anche di tristezza, perché sono consapevole di non poter accontentare i gemelli, ovvero tornare con Sam e mandare via Tom.

Ma io tecnicamente sto ancora con Tom e Sam.. non lo so. Devo avere il tempo di pensarci. Sono stata male anni e ho sempre cercato di tirarmi su ma è stato difficile. Mentre ci abbracciamo, i gemelli si attaccano alle nostre gambe, ci stacchiamo per guardarli e scoppiamo insieme in una piccola risata, contenti per il momento che stiamo condividendo. Ci abbassiamo e ci abbracciamo tutti e quattro. Ora la famiglia è riunita.

e così ci siamo ritrovatiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora