Jimin si svegliò intorno alle cinque della sera, quando ancora nessuno dei due genitori era tornato a casa ma lo avrebbero fatto entrambi molto presto.
Quando aprì gli occhi venne accolto da un fastidioso mal di testa poiché non era abituato a dormire durante il giorno ma d'altronde Hoseok l'aveva tenuto su KakaoTalk tutta la notte e parlando con lui non aveva sentito un minimo di stanchezza.
Voltò la testa verso sinistra per poi sorridere istintivamente quando vide la figura di Jeongguk seduta alla scrivania della sua camera, così mosse tutto il corpo in modo da ritrovarsi steso su un fianco dalla parte rivolta verso il ragazzo, dal momento che si era svegliato a pancia in su.-Buongiorno- mormorò in un sbadiglio, aprendo e chiudendo gli occhi ogni tanto a causa della stanchezza che ancora possedeva il suo corpo.
Jeongguk appena sentì la voce del biondo alzò la testa rivolgendogli uno sguardo, poi sorrise, felice di vederlo finalmente sveglio; aveva passato tutto il giorno a studiare perché il ragazzo dormiva, perciò gli dispiaceva che tra qualche ora sarebbe dovuto tornare a casa e non aveva potuto passare molto tempo insieme a lui.-Io direi più buonasera dal momento che il sole sta per tramontare- ribatté Jeongguk senza far sparire dalle sue labbra quel dolce sorriso.
Jimin si sollevò per mettersi seduto e rivolse al ragazzo un'espressione dispiaciuta, come a volersi scusare per il fatto che avesse dormito tutto il tempo invece di stare con lui.-Scusami, sono andato a letto alle sette stamattina- spiegò stringendosi nelle spalle e nel frattempo allungò le gambe in modo da stirare i muscoli - per quanto potesse - e fece un altro sbadiglio.
Prima che Jeongguk potesse chiedere il motivo per cui si era addormentato così tardi, Jimin lo precedette ed aggiunse: -sono stato a parlare tutta la notte con Hobi.-Jeongguk semplicemente annuì e distolse lo sguardo, puntandolo di nuovo sullo schermo del suo computer, dove si trovavano le lezioni online che seguiva.
La sensazione che il ragazzo più piccolo provò al centro del petto quando venne a sapere la motivazione per cui Jimin era rimasto sveglio, fu un macigno pesante che rimase per quasi tutto il tempo senza che ne sapesse il motivo.-Saresti potuto tornare a casa, immagino che ti sarai annoiato parecchio a stare qui- parlò ancora Jimin ma Jeongguk si affrettò a scuotere la testa prima di rispondere.
-Oh no, no. Non potevo lasciarti da solo e non mi sono annoiato. Ho studiato fino a qualche minuto fa perché tra poco ho un esame.-
Il più grande si limitò ad annuire, poi portò le gambe fuori dal materasso in modo da riuscire ad infilarsi le ciabatte e mettersi in piedi. Gli ci volle qualche istante ma dopo un po' di difficoltà ci riuscì, emettendo un piccolo sospiro.
Jeongguk rimase a guardarlo attentamente per intervenire se avesse avuto bisogno, poi si alzò anche lui dalla sedia quando Jimin cominciò a camminare verso l'uscita della stanza, probabilmente per andare in bagno, pensò il moro.
Per tutto lo spostamento Jimin si tenne appoggiato al muro della camera e Jeongguk rimase dietro di lui mentre lo seguiva in silenzio e lo osservava, provando una sorta di stretta al cuore, non perché gli facesse pena ma provava tenerezza e una grande voglia di prenderlo e stringere quel piccolo corpo fra le sue braccia. Si sentiva in dovere di proteggerlo e tenerlo al sicuro ed in quel momento, a vederlo camminare con così tanta fatica non lo stava proteggendo anzi, lo stava solo facendo affaticare.
Perciò, dopo averci pensato qualche secondo, si mise davanti a lui ed una volta fatto si abbassò per portare un braccio attorno alle sue gambe e tirarlo su, mettendolo a mo' di sacco di patate sulla propria spalla sinistra.-Jeongguk! Potevi anche avvertire però!- urlò di sorpresa Jimin ma non si fece prendere dalla rabbia, infatti poi quell'urlo si convertì in una risata che riempì il cuore del più piccolo e fece diminuire un po' il peso che ancora provava nello stomaco, al pensiero che il biondo fosse rimasto sveglio a parlare con un altro ragazzo, piuttosto che andare a dormire pensando che il giorno dopo sarebbe stato in sua compagnia.
Hoseok era il suo migliore amico, quindi era ovvio che preferisse lui invece di Jeongguk che conosceva solo da poco più di un mese.
Comunque anche lui si limitò solo a ridacchiare ed una volta arrivati davanti al bagno, il ragazzo dai capelli neri aprì la porta e subito dopo rimise il più grande a terra.
Entrambi rimasero a guardarsi per qualche istante, come se volessero dirsi qualcosa ma poi Jimin distolse lo sguardo e poggiò la mano allo stipite della porta in modo da sorreggersi mentre entrava all'interno del bagno.
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Little world || jikook
Fanfictionjimin è un ragazzo semplice: ama danzare, l'arte ed essere libero. tutto sembra cambiare negativamente da un giorno all'altro e non sarà facile per lui accettarlo ma qualcuno gli farà capire che la vita vale la pena di viverla. *** AAA: questa non...