venti

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Quando Jimin si svegliò pensava fosse abbastanza presto poiché non vedeva il sole trasparire dalle finestre ma notando la presenza di Jeongguk seduta sulla sedia davanti alla scrivania, intento a scrivere al telefono capì che si trattava di qualche ora più tardi, infatti quando guardò le finestre notò gli avvolgibili tirati giù.

-Li hai tirati giù tu?- chiese senza neanche dirgli buongiorno mentre sbadigliava e si portava una mano verso l'occhio destro. Appena sentì la voce piccola del più grande, Jeongguk alzò la testa e fece un movimento con la testa in modo da annuire, poi però si rese conto che forse oltre il buio non lo vedeva, dunque si alzò con l'intento di tirare nuovamente su gli avvolgibili.

-Sì hyung. Buongiorno- disse poi. Dopo averli ritirati su si voltò verso Jimin e gli rivolse un sorriso spontaneo. Si avvicinò al letto sedendosi su un lato del materasso e rimase a guardarlo con la stessa espressione.

-Hai dormito bene?- chiese in un sussurro. Jimin si domandò come mai stesse parlando con un tono di voce così soave ma decise che gli piaceva. Rimase a guardarlo negli occhi mentre si tirava su e si metteva seduto in modo da osservarlo meglio.

-Ho dormito bene- constatò alla fine, prima di far tornare il silenzio fra di loro. Jeongguk lo guardò trovandolo adorabile con quei capelli che sembravano voler andare da ogni parte sulla testa. Osservò come i suoi occhi scuri fossero assonnati perché si era appena svegliato e poi le labbra leggermente umide: nella maggior parte dei casi aveva sbavato, succedeva a tutti di dormire con la bocca aperta ed in quel modo era inevitabile che da essa cadesse un po' di saliva.
Anche Jimin rimase a guardare Jeongguk in silenzio e si chiese perché anche lui lo stesse guardando.
Si ritrovò poi a pensare improvvisamente alla sera prima, quando nella sua mente era passata come un fulmine l'idea che potesse piacergli Jeongguk.
Non era una domanda che Jimin si poneva quella che potessero piacergli delle persone, insomma, era una sensazione che si provava inconsciamente, no? Ma probabilmente in tutti quei giorni iconsciamente Jimin si stava prendendo una cotta per lui. Il modo in cui lo trattava, lo guardava e soprattutto come lo carezzava, facendogli provare i brividi sulla pelle.
E poi le loro mani.
Quella sera era rimasto per tutta la sera a pensare alle loro mani in macchina, a quando Jeongguk per primo aveva posato la sua sulla coscia di Jimin e quest'ultimo di conseguenza gli aveva preso la mano con la propria.
Ovviamente non aveva potuto fare a meno di raccontare il tutto ad Hoseok che gli scrisse scherzosamente "sei proprio cotto" ma Jimin ci pensò davvero.

-Facciamo come ogni volta? Ti porto in bagno, ti vesto e ti preparo colazione?-

La voce di Jeongguk lo riportò alla realtà, dunque si ricompose scuotendo un po' la testa e poi annuì.
Il fatto che non provasse imbarazzo nel farsi portare in bagno e farsi vedere nudo quando lo spogliava era una delle tante cose che lo faceva sentire a suo agio in presenza di Jeongguk. Gli piaceva la tranquillità che gli trasmetteva ogni volta che stavano insieme, quindi questo era uno dei tanti motivi per cui Jimin adesso si stesse domandando se Jeongguk gli piacesse oppure stava solamente confondendo il semplice affetto che fino a quel momento aveva provato per il ragazzo.
Comunque il moro lo prese da sotto le braccia e gliele fece mettere attorno al suo collo prima di tirarlo su e fargli cingere il suo bacino con le gambe.
Jimin non si fece scappare quel momento per poggiare la testa nell'incavo del suo collo e chiudere gli occhi, beandosi per quei pochi secondi il profumo che emanava.
Quando arrivarono in bagno il biondo si ritrovò nuovamente con i piedi per terra e continuò a reggersi al suo collo con gli occhi chiusi mentre si lasciava abbassare i pantaloni del pigiama e l'intimo.
Si sedette poi sul water, poggiando come al solito la fronte sulla pancia di Jeongguk che portò istintivamente le mani nei suoi capelli.
Jimin emise un piccolo sospiro nel sentire quel tocco delicato, poi tirò un po' la sua maglietta per fargli capire che aveva fatto.
Così Jeongguk lo tirò di nuovo su, lo rivestì e poi si fermarono davanti al lavndino, dove lo aiutò a lavarsi le mani e il viso.

Little world || jikookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora