Cominciarono a prepararsi almeno tre ore prima poiché Jimin aveva bisogno d'aiuto e Jeongguk glielo avrebbe dato con calma.
Aveva telefonato ad un ristorante verso le cinque per prenotare un posto al nome di "Jeon", dopodiché si erano dedicati al look di entrambi e Jeongguk aveva vestito il ragazzo prima di dedicarsi ai suoi capelli per pettinarli e sistemarli nel miglior dei modi. Non gli fece la doccia di nuovo poiché l'aveva fatta la mattina, magari l'avrebbero fatta di nuovo il giorno dopo, insieme.
Comunque quando arrivarono sul posto Jeongguk parcheggiò e sorrise soddisfatto nel ritrovarsi davanti il locale accogliente.-Questo è un appuntamento?- domandò Jimin prima che il più giovane potesse scendere. Quest'ultimo - che durante il tragitto aveva tenuto una mano fissa sulla sua coscia - scrollò le spalle e poi annuì, arricciando leggermente il naso.
-Direi di sì, è il nostro primo appuntamento- affermò dunque, facendo sorridere Jimin che semplicemente gli rivolse uno sguardo super tenero, poi Jeongguk uscì dall'auto e si diresse verso la parte del più grande, lo aiutò a scendere e subito dopo gli passò le stampelle a cui si arresse.
In poco tempo comiciarono ad avviarsi verso l'entrata, Jeongguk stava leggermente dietro a Jimin per qualunque cosa sarebbe successa, in caso di soccorso. E mentre camminavano, lui restava ad osservare il ragazzo davanti ai suoi occhi: l'aveva vestito con una camicia bianca, un paio di pantaloni neri ed una giacca dell'ennesimo colore, così come le scarpe molto eleganti. Si erano vestiti uguali a differenza del colore della camicia: quella di Jeongguk era blu.
Appena arrivarono davanti alla porta il più grande gli passò velocemente davanti in modo da aprirla ed aspettò che Jimin entrasse mentre gli rivolgeva un dolce sorriso di gratitudine.
Qualche tempo fa se gli avessero proposto di andare a mangiare fuori in pubblico, Jimin avrebbe sicuramente dato di matto mentre invece adesso con Jeongguk riusciva quasi a sentirsi una persona normale, proprio come tutti gli altri. C'era quel ragazzo che lo faceva sentire se stesso senza il bisogno di essere compiaciuto dagli altri. Gli bastava Jeongguk che gli dimostrasse ogni giorno quanto tenesse a lui.-Un tavolo per due a nome di Jeon- disse il ragazzo più piccolo dopo che una ragazza in divisa nera con un grembiule bianco sulla vita si fermò davanti a loro. Accompagnò i due ragazzi al loro tavolo ma ovviamente ci impiegarono un po' di tempo ad arrivare a destinazione. Non sembrò essere un problema per nessuno, la ragazza sembrava essere molto educata e quando arrivarono al loro tavolo lei si inchinò e augurò loro una buona serata, nonostante sicuramente l'avrebbero rivista per le ordinazioni e per essere serviti.
Jeongguk aiutò Jimin a mettersi seduto ed appoggiò le due stampelle all'angolo del tavolo dove incontrava una parte di muro, poi anche il minore si sedette ma invece di mettersi difronte a lui si accomodò al suo fianco. Jimin non riusciva a mangiare molto bene da solo, perciò l'avrebbe aiutato e se fosse stato davanti sarebbe stato molto difficile.-Allora, ti piace qui?- domandò Jeongguk, rivolgendo uno sguardo al ragazzo che sembrava star osservando attentamente la situazione prima di rispondere. Si accertò che nessuno lo stesse guardando con disprezzo, pena o tenerezza, prima di rispondere e quando si accorse che neanche uno sguardo presente fosse puntato su di lui - escluso quello del suo ragazzo - annuì, rivolgendogli un sorriso.
Jeongguk però capì che nonostante non lo stesse dando a vedere, Jimin si sentiva comunque un po' a disagio.-Ehi, pensa a noi, d'accordo? Guarda solo me stasera- sussurrò seriamente ma con un tono di voce rassicurante. Allora Jimin annuì per l'ennesima volta e sorrise dolcemente.
-Vorrei baciarti ma non so se posso, qui davanti a tutti- mormorò in risposta il più grande. Jeongguk si guardò attorno e quando fu certo che nessuno li stesse guardando, si sporse velocemente verso di lui e gli rubò un bacio, facendogli un occhiolino subito dopo e facendo ridacchiare il maggiore che scosse leggermente la testa.
Poco dopo un'altra ragazza portò loro i menù, lanciando uno sguardo in più a Jeongguk che la ringraziò gentilmente e lei gli rivolse un sorriso imbarazzato. A Jimin, gli sguardi della ragazza non passarono inosservati, così quando se ne andò guardò il suo ragazzo ma quella volta non disse niente e Jeongguk aprì il menù del ragazzo per poterlo leggere insieme.
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Little world || jikook
Fanfictionjimin è un ragazzo semplice: ama danzare, l'arte ed essere libero. tutto sembra cambiare negativamente da un giorno all'altro e non sarà facile per lui accettarlo ma qualcuno gli farà capire che la vita vale la pena di viverla. *** AAA: questa non...