Verso la sera, prima di cena, Jimin e Jeongguk si rimisero in macchina lasciando la dimora del primo.
Jeongguk però si era messo in testa che quando se ne sarebbero andati si sarebbe fermato in vari locali per chiedere il permesso di ballare insieme a Jimin.
Erano giorni che pensava a dove potersi esibire e, nonostante avesse pensato alla sala da ballo in casa di Jimin, pensava comunque che non fosse un posto in cui avrebbero potuto invitare delle persone sconosciute; era pur sempre la casa di un ragazzo.
E poi quella sala da ballo era un po' come il loro nascondiglio segreto.
Perciò aveva pensato bene di chiedere ad un locale in cui magari facevano esibizioni serali, spettacoli oppure piccoli concerti. In questo modo avrebbero potuto partecipare anche loro.
Jimin però non sapeva che Jeongguk prima di riportarlo a casa voleva fermarsi per chiedere informazioni a riguardo, venne a saperlo solamente quando il più piccolo fermò la macchina davanti ad un pub e Jimin lo guardò confuso.-Hai intenzione di ubriacarti prima di cena?- domandò con un piccolo sorrisetto sulle labbra, sembrava quasi divertito. Jeongguk però alzò gli occhi al cielo al sentire quelle parole e ridacchiò scuotendo poi la testa.
-No hyung, vado solo a chiedere se riesco a farmi dare il permesso per ballare insieme a te.-
Quelle parole fecero rimanere un istante Jimin immobile che aprì le labbra per controbattere ma poi le richiuse qualche secondo dopo. Non sapeva come replicare poiché che ormai aveva dato il suo consenso nel ballare insieme a lui, solo che in un pub probabilmente si sarebbe sentito un po' più a disagio.
Una cosa però era certa: non avrebbe fatto entrare sconosciuti all'interno della sua villetta.
Jimin lo guardò aprire lo sportello della macchina e continuò a rimanere immobile poiché non aveva intenzione né di scendere né di muoversi senza l'aiuto del ragazzo, inoltre poi aveva bisogno delle stampelle che si trovavano stese sui sedili posteriori.-Vuoi venire anche tu o mi aspetti qui?- chiese Jeongguk prima di scendere totalmente dall'auto, voltandosi verso di lui per poter incontrare i suoi occhi.
-Solo se mi aiuti tu a scendere e se mi passi le stampelle- borbottò in risposta, dunque Jeongguk si limitò ad annuire ed una volta sceso chiuse lo sportello e si affrettò ad aiutare il ragazzo. Prese le stampelle e le appoggiò alla macchina, prima di sganciare la cintura di Jimin e tirarlo fuori dall'auto, facendolo poggiare ai due bastoni che fin dall'inizio il biondo ci si appoggiò con tutta la forza che aveva in corpo.
Jeongguk rimase a guardarlo per qualche istante in modo da capire se stesse bene o no, poi quando si decise che la risposta fosse positiva, cominciò ad incamminarsi insieme a lui verso l'entrata del locale, facendo passi piccoli e lenti, in modo da non mettere troppa fretta ed agitazione al più grande.
Dopo qualche minuto riuscirono ad arrivare insieme davanti alla porta d'ingresso del locale e Jeongguk la spinse mettendosi poi davanti ad essa così da far entrare Jimin, poi lo seguì.
Rimasero a guardarsi un po' intorno in modo da orientarsi almeno un minimo ed appena riuscirono a trovare il bancone degli alcolici, si diressero verso di esso, dove dietro era presente un uomo sulla quarantina intento a rigovernare qualche bicchiere.
Subito sembrò dimostrarsi molto gentile e disponibile nei confronti dei due ragazzi, anche se inizialmente aveva guardato Jimin con sguardo tra il confuso e lo schifato.
Jeongguk notò quell'atteggiamento nei confronti dell'amico ma essendo che il biondo invece non si era accorto di niente, decise di lasciar perdere e dunque parlò.-Salve- disse con tanto di inchino, alché anche Jimin chinò un po' il capo ma il signore sembrava dare attenzioni solo a Jeongguk. Jimin continuò a non farci caso poiché di essere guardato da quel tizio poco gli importava, anzi, era anche meglio.
-Vorrei chiederle se io e il mio amico possiamo esibirci qui più o meno la prossima settimana. Una sera ci basta e avanza- spiegò subito andando al sodo, facendo alzare un sopracciglio al barista che sembrava tra l'altro anche il proprietario di quel posto.
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Little world || jikook
Fanfictionjimin è un ragazzo semplice: ama danzare, l'arte ed essere libero. tutto sembra cambiare negativamente da un giorno all'altro e non sarà facile per lui accettarlo ma qualcuno gli farà capire che la vita vale la pena di viverla. *** AAA: questa non...