8-Memories

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'Lights will guide you home
And ignite your bones
And I will try to fix you'
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:"Dai l'importante è che si è risolto tutto"
Rispose Alice dall'altra parte del telefono. Il giorno dopo Luna aveva raccontato tutto all'amica e si sentiva molto sollevata. Era comunque triste per Vincenzo ma sapeva che poteva contare su di lui così come lui poteva farlo di lei.
:"Già meglio così... a proposito com'è andato l'appuntamento con Marco?"
Disse Luna cambiando discorso.
:"Bene bene, poi lui è così carino"
Rispose Alice con voce sognante. Continuarono a parlare per pò e poi terminarono la chiamata.

Quel giorno Luna si sentiva molto nostalgica così andò in camera sua e prese una scatola sopra una mensola contenente tante foto e ricordi. C'erano foto sue da piccola, una in cui era al mare con sua madre, in un'altra era con suo padre in montagna, e in altre foto era con i cugini che non vedeva da tantissimo tempo. C'erano anche foto di tramonti, feste e luoghi importanti che le avevano lasciato un bel ricordo e tante, tante emozioni.
Osservò intensamente una foto con suo padre e le scese una lacrima: era da un bel po' che non lo vedeva, dopo il divorzio si era trasferito in una cittadina del sud e Luna non poteva andare a trovarlo spesso.
Amava i ricordi, amava guardare indietro nel tempo e vedere quanto era cambiata. Alcuni ricordi però erano diventati taglienti come lame e lei avrebbe solo voluto sopprimerli.
Frugò ancora un po' e in fondo trovò una lettera. La prese e notò che era da parte di sua madre, l'aveva scritta quando lei era partita dalla sua vecchia casa, Milano, ed si era trasferita a Roma. Non le piaceva casa sua per via del suo patrigno, sarebbe voluta andare via così come aveva fatto.
Di quella lettera ricordò tutto, le lacrime che scendevano mentre lei la leggeva, la nostalgia, la consapevolezza di dover ricominciare da capo.
Chiuse rapidamente la scatola prima di andare troppo soprappensiero e la riposò sopra la mensola.

Stava per tornare in cucina per prepararsi il pranzo quando sentì il telefono squillare.
-Buongiorno principessa-
Vincenzo le aveva inviato un messaggio.
-Buongiorno amore, cosa ti porta a scrivermi a mezzogiorno e mezzo?-
Rispose Luna ironica. Vincenzo era un ragazzo molto mattutino, di solito le scriveva di mattina presto, era raro che scrivesse più tardi. In questo si rispecchiavano molto perché anche Luna era mattutina.
-Beh ecco... ho una sorpresa-
Digitò Vincenzo vago.
-No dai così mi metti ansia-
Scrisse Luna ridendo. Odiava le sorprese, non sapeva mai cosa aspettarsi, ma se erano fatte da lui non le pesavano così tanto.
-Vedrai, vedrai... alle sette e mezza sotto casa mia-
Dopo aver scritto questo Vincenzo inviò un cuore. Lei rispose con un'altro cuore e poi andò a prepararsi il pranzo.

Luna stava andando da Vincenzo e non sapeva proprio cosa aspettarsi. Continuò a camminare e arrivata vicino casa sua vide lui uscire e correre verso di lei.
:"Aspetta, aspetta, è una sorpresa giusto? Chiudi gli occhi e io ti dirò dove andare"
:"Ma ciao anche a te"
Rispose Luna ironica e lo seguì alla cieca.
Camminarono per un po' e poi Vincenzo disse
:"Apri gli occhi adesso"
Luna li riaprì e non riusciva a credere a ciò che stava vedendo.
:"O mio dio"
Erano in un giardino e davanti a loro avevano una moto luccicante. Era nera e con due caschi sul sedile, per lei era davvero bella.
:"È la tua?"
Continuò Luna incredula e Vincenzo rispose fiero.
:"Si, l'avevo presa un po' di tempo fa, poi si era rotta e grazie ad un mio amico siamo riusciti ad aggiustarla. Ti va di fare un giro?"
:"Siii"
Rispose Luna con una voce da bambina. Vincenzo sorrise e la aiutò a mettersi il casco, lo mise anche lui, dopodiché salirono sulla moto e partirono.

Spazio autrice
Hola☀️ 400 letture aaaaa sclero😍 grazie mille davvero maaa adesso vi lascio con la suspense (pt.2) ahaha.
Dove andranno?
Cosa faranno?
Lo scoprirete presto

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