16- Accomplices

63 6 0
                                    

"Con te posso dire tutto stando zitto
Se ora stiamo insieme è perché è stato scritto
Toglimi da questi guai, fammi stare bene
Promesse da marinai sopra navi aliene"
——————————————————

Loro sapevano cosa facevano.
Loro sapevano che la loro relazione li avrebbe risucchiati in un vortice, in uno di quelli da cui non sarebbero usciti più.
Non un vortice brutto, anzi.
Uno di quelli che avrebbe aggiustato tutto.
Loro due contro il mondo.
Insieme.
Tutto il tempo che avevano passato.
Le battute che capivano solo loro, le risate, i baci, la bellezza di come tutto questo fosse diventato bello.
Ne erano passati di mesi, il caldo luglio era diventato un freddo ottobre.
Il tempo insieme era passato così velocemente che non si erano accorti che la loro relazione si rafforzava sempre di più.
Erano complici ormai.
Era tutto così bello, tutto così vero.
Quattro mesi insieme.

Era il pomeriggio del 3 ottobre, Luna era stesa sul letto e stava facendo zapping mentre beveva una lattina di tè alla pesca. Dalla grande finestra di camera sua, riusciva ad osservare tutto ciò che le accadeva attorno: le macchine, l'alba e il tramonto e, se si sporgeva meglio, anche passanti sul marciapiede. Ne aveva visti tanti, adulti che accompagnavano i loro figli a scuola, ragazzi con le cuffie alle orecchie e lo sguardo basso, e, una volta, anche una persona che correndo sperava di trovare la sua anima gemella. Almeno lei aveva fantasticato in questo modo, si divertiva molto a immaginare storie.
Dopo un po' sentì il telefono squillare e lo prese.
Appena lesse il nome del contatto sorrise istintivamente.
:"Ma ciao amore"
Disse Vincenzo dall'altra parte del telefono.
:"Ciao vi"
Rispose lei di rimando.
:"Volevo chiederti una cosa"
:"Dimmi"
:"Mi chiedevo se ti andrebbe di venire a casa mia. Io, tu, Netflix e nessuno a disturbarci"
Luna non ci pensò due volte.
:"Andata"
:"Ok allora quando sei pronta vieni. Ti amo"
:"Ti amo anche io"
Disse lei prima che Vincenzo attaccasse.
Luna allora si alzò, andò a prepararsi e, dopo mezz'ora, uscì dalla porta e si incamminò verso casa di Vincenzo.

Due pizze, qualche caramella e sigaretta dopo, entrambi si trovavano sul letto e, con il computer sulle gambe di Vincenzo, stavano guardando una serie tv che avevano deciso di iniziare insieme: The End of the F***ing World.
Avevano visto la prima puntata e, nel frattempo che Vincenzo metteva la seconda, Luna era andata a prendere i popcorn.
:"Diventeremo due bisonti se mangeremo tutti questi popcorn, lo sai vero?"
Disse lui ironico quando vide Luna tornare dalla cucina con due pacchi grandi di essi.
:"Shh, saremo due bisonti insieme"
Rispose lei ridendo prima di mettersi seduta sul letto, con la schiena appoggiata al muro, accanto a lui.
La camera di Vincenzo non era molto grande come quella di Luna, ma in compenso aveva il balcone.
Inoltre Luna si sentiva meglio da lui, casa propria a volte le ricordava la fuga dal suo patrigno. Invece a casa di Vincenzo aveva solo ricordi belli, a parte i piccoli litigi che in una coppia sono normali.
Guardarono altre due puntate fino ad arrivare alla terza: erano con i popcorn e il computer tra le gambe e si erano sdraiati per stare più comodi.
A un tratto Luna si girò verso Vincenzo e incontrò il suo sguardo, perché anche lui a sua volta la stava guardando, forse già da tempo.
Lei sorrise e abbassò lo sguardo imbarazzata al che Vincenzo scoppiò in una risata.
:"Che c'è?"
Chiese tra le risate.
:"Mi imbarazzi così"
Rispose lei con voce da bambina.
:"Ma non erano già passati quei tempi?"
Scherzò lui.
:"Probabilmente non passeranno mai"
Disse lei sottovoce, leccandosi il labbro.
Vincenzo lo prese come un'invito, infatti si fiondò sulle sue labbra azzerando le distanze.
Picchiettò la lingua sui denti di Luna chiedendo l'accesso, che lei concesse. Il bacio all'inizio fu dolce per poi diventare sempre più passionale e intenso.
In un attimo si ribaltò tutto: lui con la punta del piede spense il computer e si mise sopra di lei,
dalle sue labbra scese e andò verso il collo, baciandolo e succhiandolo provocando dei gemiti da parte di Luna. Le proprie mani andarono sui suoi fianchi accarezzandoli, che lei invece portò sui suoi capelli. Luna gli levò la maglia e Vincenzo le sbottonò i jeans. Si baciarono ancora e ancora, erano come due anime in una, erano al sicuro l'un l'altro.
Tutto cambiò un secondo dopo: Vincenzo levò la maglietta di Luna lasciandola con solo il reggiseno e le mutante, e le accarezzò la pelle calda e nuda. Notò però che in alcuni punti la propria mano era come se sprofondasse nella sua pelle, cose se ci fossero dei segni indelebili impossibili da cancellare. Luna se ne accorse e si irrigidì, forse stava per succedere quello che non avrebbe mai voluto succedesse. Vincenzo si alzò un po', rimanendo sopra di lei, ma abbastanza da poterla vedere meglio.
Con voce tremante iniziò a dire.
:"E queste?..."

Spazio autrice
Eii. Vi ringrazio tantissimo per le mille visualizzazioni, vi amo❤️ Spero che il capitolo vi piaccia e niente vi lascio con la suspense ahah.

•Anima fragile• Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora