3-Trust me

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"Maybe won't you take it back
Say you were tryna make me laugh
And nothing has to change today
You didn't mean to say I love you"
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Dopo quel giorno in cui si incontrarono a casa di Alice non si rividero più, anche se si erano scambiati i numeri di telefono.
Erano passati tre giorni e Luna ripensava ancora a quel momento nel salotto quando erano stati tanto vicini, quando il proprio respiro si era fuso con il suo. I sentimenti in lei in quel momento erano molto contrastanti: si era sentita protetta così vicino a lui, ma aveva paura di aver detto o fatto di troppo. Non voleva che lui scoprisse il segreto che la notte non la faceva dormire.
Ad un tratto sentì squillare il telefono. Era un messaggio di Vincenzo e diceva:
"Ei, ti piacerebbe andare a mangiare un gelato insieme oggi? Ovviamente se non puoi o non ti va, puoi dirmelo tranquilla"
Il cuore di Luna batteva all'impazzata e voleva tanto vederlo così scrisse:
" Ei, tranquillo per me va benissimo. Per le 6 va bene?"
"Perfetto, allora a dopo"
Luna presa dall'ansia, nonostante fosse ancora mattina, andò a scegliere cosa mettere. Era una ragazza molto sistematica nelle cose anche se in amore... non era proprio così.

Avevano deciso che si sarebbero incontrati al parco.
Luna stava andando lì e non vedeva l'ora di rivederlo.
Arrivata lo trovò già là e lei era molto emozionata
:"Ei, non pensavo di trovarti già qui"
Lui andò verso di lei e rispose ridendo
:"Bhe abito qui vicino"
Lei gli sorrise e poi entrambi si incamminarono verso la gelateria.

:"Raccontami un po' di te"
Disse Vincenzo curioso.
:"Ecco non c'è molto da dire su di me... vorrei fare l'insegnante infatti mi sono iscritta all'università per diplomarmi in letteratura italiana... del resto bhe... è tutto abbastanza complicato, tu invece?"
Lui dando un morso alla sua granita al pistacchio rispose
:"Io invece vorrei diventare un ballerino, quindi dopo essermi diplomato al coreutico mi sono iscritto all'accademia... poi vorrei tanto viaggiare ed entrare nelle compagnie più famose, è stato tutto abbastanza complicato perché i miei genitori vivono lontano e mantenere i miei studi qui è difficile, devo tanto a loro"
:"Oddio anche a me piace tanto ballare, ho ballato per un paio di anni, poi ho smesso perché volevo concentrarmi sull'università"
A Vincenzo venne un'idea così entrambi pagarono, uscirono e andarono nella parte più bella del parco.

Quando arrivarono, Vincenzo mise la musica e disse
:"Hai detto che hai ballato per un paio di anni giusto? Ecco... volevo provare una cosa, tu chiudi gli occhi"
Luna lo guardò perplessa.
:"Fidati di me"
Insistette Vincenzo e lei allora chiuse gli occhi e sentì che lui la stava prendendo. Lei in risposta si fece leggera e dopo essere scesa dalla presa fece una piroette, provò a farne un'altra ma la radice di un albero la fece inciampare. Vincenzo subito la prese prima che potesse cadere e la risistemò in piedi delicatamente. Entrambi erano molto vicino, tanto vicini da riuscirsi a specchiare una negli occhi dell'altro. Stettero così per dei secondi che sembrarono ore quando Vincenzo azzerò le distanze unendo le loro labbra in un tenero bacio. Si staccarono, entrambi scoppiarono a ridere e Luna lo ribaciò. Vincenzo le accarezzava il viso come se fosse la cosa più bella e preziosa, e lei imbarazzata sorrideva e guardava in basso. Dopodiché si sdraiarono sull'erba e stettero un po' accoccolati.
Passarono un'altra ora insieme a conoscersi meglio e scherzare, e quando si alzarono per tornare a casa Vincenzo la prese per mano e Luna pensò di essere in paradiso.

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