23- Black day

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"So che non so niente davvero
E sono fuori di me
Sarà solo un giorno nero
Ci sarà niente per me"
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Da quella sera Luna stava ancora più male.
Ci aveva pensato, sarebbe uscita dalla comitiva, a vedere Vincenzo continuamente con Melissa non ce la faceva proprio.
'Meglio soli che mali accompagnati, no?' Aveva pensato. Ma la verità era che stava scappando l'ennesima volta da qualcosa che non riusciva ad affrontare e questo le faceva male, molto male.
Andò alla finestra a fumare una sigaretta e notò un bellissimo tramonto davanti a lei.
Pensò a quella volta, quando insieme erano andati con la moto sopra quella collina e lo avevano visto insieme, quando quella stessa sera avevano giocato ad obbligo o verità. Ripensò che quella era stata una delle poche volte in cui si era sentita viva davvero. Anzi, ora che ci pensava, lei si era sempre sentita viva con lui: Vincenzo l'aveva cambiata, l'aveva resa più solare, lei stessa si vedeva più bella. Quelle imperfezioni, quelle cicatrici che tanto odiava non le erano sembrate poi così male.
E ora che lui non era più accanto a lei, era cambiato tutto.
I giorni e le ore erano diventati martelli, rumorosi e pesanti.
E ora, che era appena passato un'altro giorno nero, non potè far altro che soffocare in un pianto sconsolato.

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Il giorno seguente, dopo aver riflettuto a lungo, quella che era solo un'idea era diventata una decisione: avrebbe spiegato la situazione e sarebbe uscita dalla comitiva.
Lo stesso pomeriggio invitò tutti al ponte vicino casa sua e spiegò il motivo della sua decisione. Tutti sembravano tristi ma tranquilli, mentre Vincenzo ebbe un'altra reazione: sbiancò e cercò di restare impassibile anche se si vedeva lontano un chilometro che avrebbe voluto supplicarla di restare.
Passarono un'ora insieme e poi si salutarono.
Appena Luna imboccò la via per tornare a casa sentì dei passi dietro di lei.
:"Aspetta"
Disse Vincenzo appena arrivò accanto a lei.
:"Posso venire con te? Devo parlarti"
Luna alzò un sopracciglio.
:"Ti stai auto-invitando a casa mia?"
:"Probabile"
Rispose lui abbozzando un sorriso.
Lei alzò gli occhi al cielo, ma acconsentì.

Proseguirono in silenzio fino a quando arrivarono a casa di Luna. Dopodiché chiuse la porta dell'appartamento e lei disse.
:"Allora? Cosa mi devi dire?"
Vincenzo esitò un attimo e poi rispose.
:"Non andartene ti prego"
Luna era senza parole.
:"Cosa?"
:"Non voglio che tu ti isoli da tutti per colpa mia, esco io dalla comitiva piuttosto"
Luna si passò una mano fra i capelli, era rimasta spiazzata.
:"Quindi solo per questo?"
Questa volta fu Vincenzo quello senza parole.
:"In realtà... ci sarebbe un'altro motivo"
Lo disse sussurrando, con la testa bassa e per questo Luna si dovette avvicinare per sentirlo meglio.
:"Cioè?"
Sussurrò anche lei.
:"Io ti amo ancora Luna, non ho mai smesso"
Rispose lui alzando la testa e anche il tono di voce.
Appena sentì queste parole, provò un senso di rabbia che non seppe spiegare neanche lei.
:"Ah quindi, dopo avermi lasciato per Melissa, avermi fatto sentire una merda e non avermi calcolato più per tre fottute settimane, vieni a dirmi che mi ami ancora?"
Disse con freddezza e si allontanò da lui. Vincenzo le prese il polso e l'avvicinò di nuovo a sé.
:"Ho sbagliato, sono stato uno stronzo, c'è un motivo se ti ho lasciato, devi solo farmi spiegare..."
:"Tu non devi spiegarmi proprio un cazzo. Cos'è Melissa non ti vuole più quindi sei venuto a consolarti con me?"
Rispose staccandosi dalla presa e tornando lontana da lui. Vincenzo questa volta rimase al suo posto.
:"Tu non sai niente del rapporto mio e di Melissa"
:"Ah si?"
Disse Luna facendo una risata sarcastica e alzando un sopracciglio.
:"Si, devi solo lasciarmi spiegare, ho sbagliato e sono uno stronzo questo non lo nego, ma io ti amo"
:"Se"
Borbottò Luna voltandogli le spalle.
Vincenzo la girò e questa volta alzò il tono di voce.
:"Ti prego, mi devi ascoltare, ho le mie motivazioni se ti ho lasciato, non è stato per Melissa!"
:"Esci dalla mia vita"
Urlò Luna esausta.
:"Lo sai tutti gli attacchi di panico, i pianti, quelle volte che uscivo con voi e tu neanche mi guardavi, avrei voluto sotterrarmi in quei momenti sai? Dopo tutto l'inferno che ho passato vieni qui a chiedermi di ascoltarti? Tu mi ha ascoltata quando eravamo al ponte? Hai mai pensato a come stessi io? No, no e no. Cresci e vivi la tua vita, che la mia l'hai rovinata ancora di più di quanto lo fosse già."
Molte di quelle cose che aveva appena detto non le pensava davvero, ma ora non le importava. Con quelle parole, voleva farlo stare un minimo male quanto lui aveva fatto con lei. Aveva desiderato tanto che lui tornasse e ora lo respingeva. Aveva pianto tanto la sua mancanza, ma non voleva farsi mettere i piedi in testa.
Si erano amati è vero, ma lo avevano fatto male.
Vincenzo sussurrò un 'va bene' e, dopo aver guardato Luna negli occhi per l'ultima volta, uscì di casa sbattendo la porta.

Spazio autrice
Eii❤️ A quanto pare questo lungo litigio non è ancora finito ahah.
Spero la storia vi piaccia ancora e niente, ci vediamo al prossimo aggiornamento.

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