"Basta poco per sentirsi meglio
A me basti solamente tu
Sono un altro con il chiasso dentro
Se ti vedo non lo sento più"
————————————————————:"E quindi alla fine avete fatto pace?"
Chiese Matilde, la compagna di università di Luna, prendendo i libri dall'armadietto.
Luna aveva appena finito di raccontarle tutto quello che era successo quella sera e il giorno dopo.
In realtà non sarebbe voluta andare all'università oggi, ma aveva fatto troppe assenze per via del litigio con Vincenzo, quindi adesso le toccava faticare un po' di più.
:"Si, per fortuna"
Rispose lei che istintivamente si sentì più felice.
Matilde sorrise e poi chiese ancora, cambiando discorso.
:"Hai portato il libro di letteratura? Mi sono accorta di averlo dimenticato a casa"
:"Come se fosse l'unica volta che dimentichi qualcosa"
Rispose Luna ridendo, poi continuò.
:"Comunque tranquilla, segui dal mio"
Dopo questo suonò la campanella e andarono in classe. Oggi avrebbero fatto lezione per quattro ore, dalle 8 alle 12: due ore di letteratura italiana e le altre due di inglese.
Avrebbero fatto letteratura per due ore e a Luna veniva già il latte alle ginocchia: non perché non le piacesse, ma semplicemente la trovava stancante fatta per due ore consecutive.:"Buongiorno, oggi parleremo di Leopardi"
Annunciò il prof Carmeni con aria di chi aveva intenzione di spiegare mezzo libro in due ore.
Luna sbadigliò, poi si girò verso la sua compagna di banco e rise: Matilde stava letteralmente sbavando per il professore.
:"Insomma signorina un po' di contegno"
Scherzò lei a bassa voce.
Matilde scosse la testa e sorrise, poi però fece l'espressione di chi l'aveva fatta grossa.
:"Vuoi sapere una cosa?"
:"Spara"
Rispose Luna temendo il peggio.
:"Sai che il prof ha facebook, no? Ecco... l'ho seguito e gli ho scritto se poteva darmi ripetizioni questo pomeriggio"
Esclamò Matilde entusiasta.
Luna sgranò gli occhi.
:"E lui?"
Matilde sorrise trionfante.
:"Ha accettato"
Luna si portò una mano alla fronte ma non ribattè, perché tanto aveva capito che fosse inutile.
Allora disse, alzando le spalle.
:"Bhe, buona fortuna"
:"Graziee"
Rispose l'amica tornando a fissare il professore.La prima ora proseguì lentamente, apparte qualche battuta, non successe nulla di interessante. Con sorpresa notò che molte volte il prof ricambiava gli sguardi di Matilde con un sorriso, ma fece finta di non farci caso.
Poi ad un certo punto, sentì il telefono vibrare nella tasca dei jeans.
Lo prese e vide nell'anteprima un messaggio da parte di Vincenzo con scritto.
"Preparati perché alla fine delle lezioni ti farò una sorpresa♡"
Luna fece un sorriso enorme e, attenta a non farsi sgamare, rispose.
"Dai così mi fai venire ansia però"
La risposta arrivò dopo pochi secondi.
"Ahaha, vedrai che poi ne sarai felice"
Luna scrisse un "vedremo" e poi posò il telefono.Dopo mezz'ora la lezione terminò, quindi uscirono e andarono all'aula di inglese.
Dopo essere arrivati in aula ed essersi seduti, iniziarono la lezione.
Il prof avrebbe spiegato Shakespeare, ma Luna in quel momento aveva la testa altrove: stava pensando ancora a quel messaggio e stava fantasticando su cosa le avrebbe fatto.
Passò quindici minuti a prendere appunti, poi quando il prof mise un video riassuntivo alla lim, gli chiese di andare in bagno, anche se in realtà aveva solo bisogno di una passeggiata.
Appena fu fuori dall'aula, iniziò a camminare per tutto il piano fino ad arrivare all'aula opposta, ovvero, quella del prof Carmeni. Sentì delle voci arrivare da lì e, presa dalla curiosità, sbirciò dallo spioncino.
In realtà, sperava di non averlo mai fatto: vide lui con un'altra prof, intenti a ridere e a baciarsi.
E ora? Gli avrebbe detto a Matilde di questo?
Tornò subito nell'aula di inglese e cercò di non pensarci, concentrandosi invece sul messaggio di Vincenzo.Alla fine delle due ore suonò la campanella e uscirono dall'università.
:"Ciao Matilde"
Disse Luna salutando la compagna.
:"Ciao Luna"
Rispose lei andando dalla direzione opposta.
In tutta la confusione, Luna si accorse solo dopo pochi istanti di chi aveva di fronte: c'era Vincenzo accanto alla sua macchina con un mazzo di rose rosse in mano che avanzava verso di lei.
Luna si portò una mano davanti alla bocca sorpresa e corse verso di lui abbracciandolo.
:"Non te lo aspettavi, eh?"
Esclamò lui sorridendo non appena fu a pochi centimetri da lei.
In risposta Luna scosse la testa, sorridendo.
:"Ti amo Vinci"
Le uscì spontaneo, e finalmente, dopo un mese di distanza, poteva dirglielo in faccia.
Vincenzo sorrise guardandola intensamente.
:"Ti amo anche io"
E la baciò.
Questo non fu come il primo che si erano dati, desideroso e appassionato, quasi come se fossero stati in astinenza. Questo fu tutto il contrario: fu lento, profondo, si lasciarono andare veramente questa volta. Vincenzo portò le braccia sui fianchi di Luna, invece lei le portò sulle sue spalle.
Dopo un po' si staccarono e Vincenzo, mentre le accarezzava il viso, notò che il volto di Luna era coperto di piccole goccioline.
:"Sta iniziando a piovere"
Rise Luna precedendo Vincenzo e, staccandosi piano dalla presa, e cercò l'ombrello nella borsa. Appena lo trovò, lo aprì e cercò di coprire entrambi.
Vincenzo sorrise e poi disse.
:"Vieni, ti accompagno a casa"
E così mano nella mano, con la pioggia che diventava sempre più forte e loro due sempre più vicini, si diressero alla macchina e poi partirono.Spazio autrice
Ei! Come state? Spero che la storia vi stia continuando a piacere❤️
Due domande:
1) Secondo voi Luna dirà a Matilde ciò che ha visto?
2)Preferite Vincenzo o Luna?
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•Anima fragile•
RomanceUn incontro. Due vite che si incrociano. Luna, una ragazza che ha vissuto fin troppe cose, che è uscita a testa alta dagli abusi psicologici del patrigno e che ora vuole solo ricominciare alla grande. Vincenzo, un ragazzo che lotta ogni giorno con...