"È come se fossi
incastrato fra i miei mostri"
——————————————————————Ennesima notte insonne.
Ennesima notte passata a guardare le stelle, dalla finestra di camera sua.
Ennesima notte passata a sognare qualcosa di diverso e combattere contro i fantasmi del passato.
Per fortuna era sabato, almeno il giorno dopo non sarebbe dovuta andare all'università con delle occhiaie da far paura.
Luna quella sera era uscita con la comitiva e appena si erano ritirati e lei era tornata a casa non era riuscita a prendere sonno, così aveva preso una coperta e, come in tutte quelle notti in cui si manifestava l'insonnia, si era seduta sul davanzale.
Erano le 2 di notte e lei stava fumando una sigaretta mentre pensava a quello che avrebbe fatto il giorno dopo.
Stava pensando anche a tutte le cose più importanti successe tra agosto ad adesso: la patente, lo spettacolo di Vincenzo che era stato meraviglioso, le uscite, le feste, la prima volta con lui e la rivelazione.
Aveva anche scoperto, molti mesi prima, che entrambi facevano il compleanno lo stesso giorno, il 24 maggio.
E ora, in una fredda notte di novembre, Luna era tornata dentro casa, aveva acceso un vecchio giradischi e aveva messo un disco dei queen.
Passò altre due ore sveglia, tra musica e sigarette, e poi andò a dormire sperando di svegliarsi tardi il giorno dopo.
——-Era passato un mese da quella notte.
E nonostante Luna continuasse a stare insieme a Vincenzo sentiva che da tre settimane a questa parte, mancava qualcosa, erano più freddi e litigavano per qualsiasi cosa. Questo lo aveva capito da quella volta quando erano usciti ed erano andati in quel giardino, lui era stato distaccato e lei ci era rimasta malissimo, non sapendo neanche che lì in poi le cose sarebbero peggiorate.
Poi un giorno successe il panico.
Quella sera erano usciti con la comitiva e Vincenzo era stato molto tempo accanto a Melissa a parlare e scherzare e Luna si era arrabbiata.
Quella sera dovevano inoltre dormire insieme a casa di Luna.
Appena arrivarono a casa e Vincenzo posò il borsone con le sue cose, Luna andò dritta in bagno senza neanche guardarlo e rivolgergli la parola, proprio come aveva fatto in macchina.
Appena finì si sedette sul letto e dopo una manciata di secondi arrivò anche Vincenzo dalla cucina.
Lui si sedette sul letto accanto a lei, la guardò e cercò di accarezzarle la guancia ma lei si ritrasse.
Arrabbiato disse.
:"Vuoi dirmi che cazzo ti prende stasera? Non vuoi parlarmi, vuoi neanche guardarmi!"
:"E me lo chiedi pure?"
Scattò Luna furiosa alzandosi dal letto per guardarlo meglio.
:"Cerca di pensare a cosa hai fatto che potrebbe infastidirmi e poi datti una risposta"
Lui pensò un attimo e poi capì.
:"Sei davvero arrabbiata per Melissa! Lei mi sta simpatica e siamo amici tutto qua! Io non ti ho mai impedito di stare con chi vuoi"
:"Con lei è diverso, Vincenzo, lei era la tua ex!"
Rispose Luna ancora più arrabbiata di prima.
:"È tutto apposto, lei sa che deve stare al suo posto, ci siamo incontrati e ne abbiamo parlat-"
:"Vi siete incontrati e io non ne sapevo nulla!"
Gridò Luna portandosi le mani ai capelli, esasperata.
:"Bhe... ecco si... dopo l'accademia, siamo usciti e bhe... ne abbiamo parlato, della nostra amicizia..."
Vincenzo aveva abbassato la voce e aveva un tono di chi stava cercando di arrampicarsi sugli specchi.
:"Dimmi quando è successo"
Gli occhi di Luna erano velati di lacrime ma non avrebbe pianto davanti a lui: non gliela avrebbe data vinta.
:"Qualche giorno fa"
Ammise lui con aria stanca.
Lei iniziò a camminare per la stanza, poi ad un tratto ritornò davanti a Vincenzo, arrabbiata più che mai.
:"Non riesco a credere a quello che hai fatto! Mi hai tradita! Si vede dal modo in cui mi dicevi di questo incontro! Chissà cosa avete fatto che io non so, bastardo"
Vincenzo scattò in piedi proprio davanti a Luna.
:"Io sarei un bastardo, Luna? Io? Tu non sai un cazzo, non ti fidi più di me ecco cos'è!"
:"Allora perché avevi quel tono quando me lo raccontavi? Dimmi la verità"
Stavano urlando entrambi fini a quando lui disse, sempre gridando.
:"Vuoi la verità, cazzo! Eccola: Melissa mi ha baciato e io ho ricambiato! Mi sono staccato subito perché non volevo tradirti, ma era come se fossi ipnotizzato in quel momento"
Vincenzo aveva il fiatone e Luna sgranò gli occhi scioccata. Poi in un attimo si ribaltò tutto: Luna urlò di rabbia e scaraventò Vincenzo sul letto, riempiendolo di graffi sul collo, sul petto, qualsiasi posto le sue unghie riuscivano a trovare. Lui colto alla sprovvista non si difese ma appena si rese conto le bloccò le mani, la prese di forza e la sbattè al muro.
:"Vaffanculo, Luna, vaffanculo! Guarda che cosa mi hai fatto guarda!"
Luna teneva lo sguardo basso e Vincenzo,fuori di sé,
le prese il viso con la forza e la costrinse a guardarlo.
:"Guarda! Sai perché non ho rifiutato il bacio di Melissa, lo sai perché? Perchè lei è dolce, è cambiata.
Lei è meglio di te, non mi avrebbe mai fatto questo"
E dopo aver detto ciò andò a prendere il suo borsone e uscì di casa sbattendo forte la porta.
Luna crollò a terra tremando dalla rabbia, dalla paura e della tristezza e si mise un pugno in bocca per non gridare. Non lo aveva mai visto così, il modo in cui lui aveva reagito le aveva fatto paura. Aveva ragione, forse lei non doveva aggredirlo così ma ormai era fatta. La cosa che le faceva più male però, erano le parole che le aveva detto alle fine. Quelle parole erano diventate come un'animale feroce che le stava mangiando lo stomaco.
Dopo qualche minuto le lacrime iniziarono a scendere e lei iniziò a singhiozzare forte, tremando.
Rimase tantissimo tempo così, dopodiché andò in cucina a bere una camomilla per calmarsi, fumò una sigaretta e poi andò a sdraiarsi sul letto a cercare di addormentarsi, anche se quella notte dormì poco e niente.
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•Anima fragile•
RomanceUn incontro. Due vite che si incrociano. Luna, una ragazza che ha vissuto fin troppe cose, che è uscita a testa alta dagli abusi psicologici del patrigno e che ora vuole solo ricominciare alla grande. Vincenzo, un ragazzo che lotta ogni giorno con...